Home Domenica In Domenica In Speciale Sanremo 2024, Ghali risponde all’ambasciatore israeliano: “Da quando ho 14 anni parlo di ciò che succede nel mondo, non dal 7 ottobre”

Domenica In Speciale Sanremo 2024, Ghali risponde all’ambasciatore israeliano: “Da quando ho 14 anni parlo di ciò che succede nel mondo, non dal 7 ottobre”

Il cantante ha risposto al rappresentante di Tel Aviv in Italia, che lo aveva accusato di ‘diffondere odio’.

11 Febbraio 2024 20:00

AGGIORNAMENTO ORE 19.55 – In chiusura di puntata Mara Venier ha letto un comunicato stampa da parte dell’amministratore delegato Rai Roberto Sergio.

“Ho vissuto assieme all’ambasciatore Bar ed alla presidente Di Segni gli eventi che la Rai ha dedicato alla memoria della Shoah nell’ultima settimana di gennaio. E ogni giorno i nostri telegiornali e i nostri programmi raccontano – e continueranno a farlo – la tragedia degli ostaggi nelle mani di Hamas, oltre a ricordare la strage dei bambini, donne e uomini del 7 ottobre. La mia solidarietà al popolo di Israele ed alla comunità ebraica è sentita e convinta”.

Non si è fatta attendere la risposta di Ghali all’ambasciatore israeliano in Italia che lo aveva accusato di diffondere odio con il suo messaggio di stop al genocidio in Palestina nel corso delle ultime due serate del Festival di Sanremo 2024. Il cantante ha parlato durante lo speciale di Domenica In, ma prima occorre riavvolgere il nastro.

Ecco cosa aveva scritto su X Alon Bar, rappresentante di Tel Aviv in Italia:

“Ritengo vergognoso che il palco del Festival di Sanremo sia stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile. Nella strage del 7 ottobre, tra le 1200 vittime, c’erano oltre 360 giovani trucidati e violentati nel corso del Nova Music Festival. Altri 40 di loro, sono stati rapiti e si trovano ancora nelle mani dei terroristi”.

A chiedergli lumi è stato Luca Dondoni de La Stampa, dopo che Mara Venier ed Enrica Bonaccorti si erano prodigate in complimenti sulla sua avvenenza:

“Scusami (Mara, ndr), rischiamo però di essere anacronistici se non citiamo una cosa che è successa poco fa e che chiede che Ghali possa dare assolutamente una risposta. L’ambasciatore israeliano si è lamentato perché ieri sera ha detto “Stop al genocidio” dicendo che su questo palco non si dovrebbero fare questo tipo di proclami, ‘odio e provocazione’. Invece credo che tutti quanti siamo d’accordo sulla parola ‘stop alla guerra’, ‘stop al genocidio’, ‘stop al versamento di sangue’. Cosa dici, Ghali, di questa cosa? Come rispondi?”.

Ghali comprensibilmente era all’oscuro della dichiarazione di Bar, dimostrandosi da subito comprensibilmente stizzito: “Ti dico la verità. Non so cosa rispondere. Mi dispiace tanto che abbia risposto in questo modo. C’erano tante cose da dire in realtà, ma ha scelto di … Cos’è che ha detto? Non ho capito”.

Dondoni gli ha fornito prontamente chiarimenti: “Ha detto che non avresti dovuto usare questo palco per dire ‘Stop al genocidio’ “.

A quel punto il cantante ha affrontato la questione con grande maturità, diventando un fiume in piena: E per cosa lo devo usare? Io sono un musicista ancora prima di essere su questo palco. Ho sempre parlato di questo da quando son bambino. Sono uno di quelli “nati” grazie a Internet, quindi Internet può documentare che da quando son bambino, da quando ho fatto le mie prime canzoni a 13 anni-14 anni, che parlo di quello che sta succedendo nel mondo. Non è dal 7 ottobre che succede, questa cosa va avanti già da un po’”.

L’interprete non si è fermato: E la gente ha sempre più paura, che lui dica così non va bene perché continua questa politica del terrore, la gente ha sempre più paura di dire ‘stop alla guerra’, ‘stop al genocidio’ perché stiamo vivendo in un momento in cui le persone sentono che vanno a perdere qualcosa se dicono ‘Viva la pace’, cioè è assurdo. E non deve succedere questo. Poi l’Italia è un Paese che porta valori completamente opposti a questa cosa“.

Non è mancata una considerazione sulle vittime più giovani del massacro: “Ci sono dei bambini di mezzo, ieri ero un bambino che sognava e ora sono qua. Quei bambini che stanno morendo in questo momento, chissà quante star, chissà quanti dottori, chissà quanti insegnanti, geni sono in mezzo. Perché?”.

Una risposta assolutamente impeccabile, arrivata tra gli applausi dell’Ariston. Ghali, già ospite al Festival di Sanremo 2020, ha partecipato a questa edizione con il brano Casa mia, concludendo la kermesse al quarto posto.

 

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