Conto alla rovescia, la difesa di Gerry Scotti: “Io non perdo tempo, lo dico ai sapientoni a casa”
A Conto alla rovescia Gerry Scotti risponde per le rime a chi lo accusa di far perdere tempo ai concorrenti: “Posso leggere le domande solo quando il computer mi dà il consenso, lo dico ai sapientoni”
Gerry Scotti non ci sta e risponde per le rime. Accusato di essere troppo lento nel leggere le domande e quindi di far perdere tempo ai concorrenti, il conduttore di Conto alla rovescia replica alle critiche mostrando il petto.
“Fatico anche io, io le posso leggere- e lo dico a tutti i sapientoni che da casa sono più veloci – solo quando il computer mi dà il consenso, mi dice sì e mi dà la risposta”, puntualizza Scotti.
A differenza di Caduta Libera, dove il concorrente può osservare la domanda sul monitor ancor prima che il presentatore termini di leggerla tutta, a Conto alla rovescia chi gareggia dipende esclusivamente da Scotti.
Il nuovo game di Canale 5, inoltre, è legato a doppio filo al concetto di tempo, su cui si basano quasi tutte le manche previste.
Nel caso del ‘Time Out’, ad esempio, il concorrente è chiamato a dare venti risposte corrette in tre minuti. Il regolamento prevede che il montepremi si abbassi con lo scorrere del cronometro. Se il concorrente riesce a dare tre risposte esatte consecutive, il cronometro si ferma ed il concorrente può rispondere alle domande successive senza limite di tempo. In caso di errore, il cronometro riprende il conto alla rovescia.
“Non sono qui per farvi perdere tempo – precisa Scotti – sono qui per farvi vincere, questo è chiaro”.
Anche ai tempi di Avanti un altro Scotti ricevette critiche simili, soprattutto nella fase del gioco finale.