Carlo Conti a Che Tempo Che Fa: “A Sanremo 2025 saremo veloci”
Il Sanremo 2025 di Carlo Conti

Carlo Conti a Che Tempo Che Fa presenta il suo Sanremo 2025 al pubblico di Nove: ospite di Fabio Fazio nella puntata di oggi, domenica 9 febbraio, in collegamento dalla cittadina ligure che nella prossima settimana sarà il cuore delle cronache mediali italiane. In qualità di Direttore Artistico del Festival, Conti ha perpetrato la tradizione che si è consolidata con Amadeus, ‘traghettatore’ della presentazione dell’imminente Sanremo dalla promozione meramente aziendale a quella ‘concorrenziale’. Fin quando, infatti, il Direttore Artistico ha approfittato del programma domenicale – di grande ascolto – della Rai per presentare il proprio Festival la ‘notiziabilità’ poteva essere nell’ideale passaggio di testimone – o nella condivisione di un’esperienza – tra il padrone di casa, che di Sanremo che ha condotti e diretti quattro, e l’ospite.
Con il passaggio di Fazio al Nove l’ospitata del Direttore Artistico non era affatto scontata, ma Amadeus ha colto l’occasione di creare ‘l’evento’, presentandosi in collegamento con l’amico Fiorello nella domenica pre-Sanremo 2024, creando un importante precedente, al quale non ha rinunciato neanche Carlo Conti.
Cosa ha detto Carlo Conti a Che Tempo Che Fa?
“Posso immaginare la sua ansia, la sua angoscia, la sua tensione…“: il gioco di Fazio con Sanremo è sempre basato sull’ansia dell’evento, ma Conti prendeva il sole in barca qualche giorno fa.
“E’ una tradizione che dura da tanti anni” ribadisce Fazio, ringraziando Conti.
“Tutto bene all’Ariston, tutto normale per quanto sia normale il festival, dove uno sternuto divernta un terremoto. In questi 10 anni Sanremo è cresciiuto sempre più con i due anni di Baglioni e con i 5 straordinari di Amadeus: qualcuno dice che tutto ha avuto inizio proprio con i miei, non lo so, ma oggi con i social ha catalizzato ancora di più l’attenzione di tutti. Ed è cambiata tanto anche la musica”
dice Conti, che racconta un po’ dello show di Jovanotti che ha fatto le prove, mentre Damiano David arriverà domani. Si ricordano gli altri ospiti, dai premi alla carriera di Zanicchi e Venditti ai Duran Duran, che “di certo faranno Wild Boys”.
“Diciamo che dopo di me Sanremo è cresciuto“ dice con un po’ di amarezza Fazio, il cui ultimo Festival è stato tra i meno seguiti degli ultimi anni.
Quanto dureranno le serate di Sanremo?
Ovviamente l’altro gioco di Fazio sul Festival è sulla durata. Fazio fa i conti: “29 canzoni x 5’30” fanno 153′ + un’oretta di pubblicità + una mezz’ora ai co-conduttori (“No, no, molto meno – dice Conti, che evidentemente non ha voglia di fare il protagonista – Io, Clerici e Scotti andiamo via veloci veloci”) + 8 minuti di Jingle (“Ehh, esagerato, noi fare Zan Zan!”) + uno sforo di 10′ e mi viene 4 ore e 46 minuti, che poi è una puntata di CTCF”. Conti risponde: “No, ma io non ce la faccio a fare tardi! per questo ho messo il DopoFestival. Io penso di finire all’1:15/1:20 perché ho un obbligo pubblicitario all’1:05, mentre venerdì e sabato faremo un po’ più tardi, verso l’1:30/l’1:40“.
Conti conferma che quest’anno Panariello e Pieraccioni non ci saranno: magari li ‘recupera’ l’anno prossimo. Intanto dal suo primo Festival sono passati 40 anni: era il 1985 quando con la sua macchinina arrivò al Festival per raccogliere interviste per la sua radio. Nel 1985 anche Fazio era a Sanremo come inviato de L’Orecchiocchio e nel 1985 Conti ebbe il suo primo contrattino Rai per Discoring. 40 anni di Rai per Conti, traguardo raggiunto anche da Fazio qualche anno fa: “E’ un anno un po’ particolare, te lo dico… ti auguro il meglio“. Immaginiamo che Conti abbia approfittato dell’inquadratura alta per un qualche gesto apotropaico.
Ezio Bosso sarà ricordato nel corso della prima serata: proprio una sua dichiarazione sulla musica, ovvero che si fa insieme, quando Conti lo ospitò proprio all’Ariston ha ispirato il direttore artistico nella scelta di co-conduttori. Voleva fare qualcosa insieme ad altri: e la scelta dei nomi lo fa capire.
In chiusura una gag con i due co-conduttori del mercoledì, Nino Frassica e Max ‘Cristiano Malgioglio’ Giusti. Più un provino per Simona Ventura come 30esimo Big al posto di Emis Killa sulle note di Grazie dei Fior con Peppe Vessicchio a dirigere un’orchestra immaginaria. Quanto meriterebbe la Ventura un altro Festival…