Home Porta a porta Avetrana, caso Scazzi: via le tv da casa Misseri. Ma il sipario non cala ancora

Avetrana, caso Scazzi: via le tv da casa Misseri. Ma il sipario non cala ancora

Quante cose ci sarebbero da dire sul caso di Sarah Scazzi. Un giallo che sembra essere stato partorito da una mente “geniale” e che, televisivamente parlando, ha arricchito cani e porci. Qualcuno si starà augurando che, una volta diminuita l’attenzione degli spettatori sulla morte della piccola Sarah, arrivi un altro dramma simile a monopolizzare l’attenzione

pubblicato 26 Ottobre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 11:37


Quante cose ci sarebbero da dire sul caso di Sarah Scazzi. Un giallo che sembra essere stato partorito da una mente “geniale” e che, televisivamente parlando, ha arricchito cani e porci. Qualcuno si starà augurando che, una volta diminuita l’attenzione degli spettatori sulla morte della piccola Sarah, arrivi un altro dramma simile a monopolizzare l’attenzione del pubblico. Con un paio di gialli del genere l’anno, i vari Bruno Vespa, Alessio Vinci, Barbara D’Urso, Lamberto Sposini (con la bella statuina Mara Venier, disoccupata o quasi) ecc., camperebbero per l’intera stagione televisiva.

Non vogliamo fare di tutta l’erba un fascio, sia chiaro. Su Sarah Scazzi è stato fatto anche del buon giornalismo, con inchieste interessanti e originali, oltre ad interviste che hanno “soddisfatto” il voyeurismo degli spettatori, ma a forza di spremere, si sa, il succo finisce. E a due mesi dalla scomparsa della ragazza, salvo novità eclatanti nei prossimi giorni, tutto ciò che c’era da dire è stato detto; tutto ciò che c’era da mostrare è stato mostrato.

Ma il circo mediatico non si ferma e continuano ad essere decine di ore quelle dedicate ogni giorno dalla tv al giallo di Avetrana. Le interviste riciclate (causa esaurimento degli argomenti) sono all’ordine del giorno. Pur di fare qualche scoop, vengono chiamati a “testimoniare” ex compagni di scuola o amici d’infanzia di vittima e carnefici, che probabilmente non avevano più rapporti con loro da anni e che non sanno dire altro – in un italiano spesso stentato – che “Sono sbalordito. Non ci credo ancora“.

Prima o poi il sipario su questa vicenda dovrà calare. Si mettano il cuore in pace i vari psichiatri, criminologi, magistrati, avvocati e tuttologi che in questi due mesi si sono guadagnati il pane e qualche ora di notorietà. E se la tv non pare voler smettere, ci sta pensando il paesello di Avetrana a chiudere i battenti: proprio oggi il sindaco ha infatti comunicato alla stampa la sua decisione di chiudere alle tv la via in cui è collocata casa Misseri.

La via, che pullulava di giornalisti e cameraman a tutte le ore del giorno e della notte e che faceva da sfondo a tutti i collegamenti con i vari programmi televisivi, è stata resa off limits dopo le proteste dei vicini dei Misseri, che per due mesi hanno dovuto sopportare una grave violazione della loro privacy. I giornalisti verranno ora “reclusi” nella zona del cosiddetto Torrione.

Quanti di loro rimarranno ad Avetrana, ora che non possono più seguire in tempo reale gli spostamenti di Cosima, Valentina e degli altri protagonisti di questa terribile vicenda? E quali e quanti altri provvedimenti dovrà prendere ancora il sindaco affinché ad Avetrana ritorni la calma che regnava fino allo scorso 26 agosto?

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