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Adriano Celentano: “Se va via Annozero spegniamo per un giorno a settimana la Tv”

Adriano Celentano decide che è ora di dire la sua a proposito della vicenda Annozero e lo fa dalla pagine de la Repubblica a cui affida una lettera. E’ il solito, caro, vecchio Adriano, figlio della foca, che non si smentisce mai e lo stile è inconfondibile: parte nella sua missiva dal picco del petrolio,

di marina
pubblicato 7 Giugno 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 15:09

Adriano Celentano decide che è ora di dire la sua a proposito della vicenda Annozero e lo fa dalla pagine de la Repubblica a cui affida una lettera. E’ il solito, caro, vecchio Adriano, figlio della foca, che non si smentisce mai e lo stile è inconfondibile: parte nella sua missiva dal picco del petrolio, per giungere alla marea nera nel Golfo del Messico, sino alle trivellazioni in Sicilia. Poteva mancare in questo quadro un accenno alle previsioni Maya per la fine del mondo nel 2012? Ovviamente no! Ma c’è una logica in tutto cioè e sono tutti segnali, scrive Adriano:

Un avvertimento quindi dalle dimensioni catastrofiche che tuttavia sembra non impressionare minimamente il governo italiano. E’ di pochi giorni infatti, la notizia che riguarda un via libera da parte del nostro folle governo a trivellare il bel mare della Sicilia.

Come arriva alla questione Masi-Annozero? Dalle centrali nucleari, passando per la libertà di stampa. Scrive Adriano:

Senza contare poi la riapertura delle centrali nucleari contemporaneamente alla chiusura della LIBERTÀ DI STAMPA, a onor del vero non ancora a REGIME, ma il governo ci sta lavorando con tenacia e perseveranza. Tutti segni questi (di SQUILIBRIO), che vanno di pari passo con l’incazzatura del Pianeta. Un altro dei tanti segni apparentemente di minore importanza, è per esempio quello del direttore generale della RAI Masi, il quale ha epurato la trasmissione di Michele Santoro, spezzato a metà la voce della Dandini, mentre la danza di Ballarò si avvia ad essere più fuori che dentro.


Perciò, ragiona Adriano, se è tutto deciso e pensato nella regola del profitto, che senso ha oscurare una trasmissione come Annozero? Spiega Adriano che non c’è un ricco più ricco di un povero:

La vera grande ricchezza non è quella dei ricchi. Ma quella dei poveri. Non c’è nulla di più ricco di chi non ha niente. Poiché è il popolo dei poveri che decreta la ricchezza dei potenti.

E dunque ecco la proposta di smettere di guardare la tv per un giorno a settimana, per far capire ai ricchi, a coloro che agiscono per profitto che anche i poveri hanno un loro profitto e che dunque assieme riescono a essere democrazia:

Dobbiamo solo decidere il giorno, non ha importanza se di mercoledì, giovedì o lunedì. L’importante che nessuno guardi la televisione nel giorno in cui Santoro 1 è stato cancellato. Un Buco Nero, quindi, per Rai e Mediaset che durerà finché egli non sarà riammesso col suo “Annozero”. Viene spontaneo domandarsi quanto potrebbero reggere sia la Rai che Mediaset il peso dei mancati introiti provenienti dalla pubblicità nel giorno in cui nessuno guarderà la televisione. Sarà, dunque, il giorno di una nuova rivoluzione. Una rivoluzione silenziosa che non avrà bisogno di finanziamenti. Poiché senza una lira, ma soprattutto senza alcuna violenza avremo registrato il maggior profitto mai realizzato nelle perdite del consumismo. Sarà quindi il giorno della nascita dell’ANTIPROFITTO, che sconfiggerà i mali del profitto.