Home Announo, il fallimento è meritato!

Announo, il fallimento è meritato!

Le domande non poste al sindaco Marino, il talk confuso, l’insensatezza della presenza in studio di Lotito.

pubblicato 21 Novembre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 21:45

Il crollo di ascolti (3,7% di share, programma meno visto della serata) di Announo è meritatissimo. Dispiace per Giulia Innocenzi, nella cui buona volontà crediamo convintamente. Ma la seconda puntata del talk show di La7, andata in onda ieri sera, si è rivelata fallimentare praticamente su tutti i fronti. La padrona di casa ha faticato tantissimo per tenere a bada gli scatenati ragazzi, incapaci (nonostante il vistoso rinnovo del cast) anche stavolta di dare vita ad un dibattito lineare. In studio tante urla, molte banalità e tanto rumore. Per nulla.

Announo | Ignazio Marino ospite

Non ditelo al severissimo Marco Travaglio, ma la Innocenzi è riuscita a non porre nemmeno una domanda (una, non due, bastava una!) sul caso multe-Panda rossa al sindaco di Roma. Eppure, anche non volendo insistere su un tema inflazionato, soltanto la sera prima Le Iene avevano offerto nuovo materiale a riguardo, paventando il rischio che le multe pagate dal primo cittadino della Capitale possano tornare indietro al mittente (cioè a Marino stesso) alla luce della cancellazione delle contravvenzioni. Peraltro il modellino di Panda regalato da Silvia Sardone, una delle giovani del cast fisso di Announo, al sindaco sembrava rappresentare l’assist perfetto per una domandina. E, invece, niente.

Announo | Claudio Lotito ospite

Perché? Perché il Presidente della Lazio è stato ospitato nell’ultima parte – la peggiore – di diretta ieri sera? Onestamente risposte sensate non se ne riescono neanche ad immaginare. L’inutilità della presenza del patron bianoceleste è palese, in una puntata incentrata sul tema dell’immigrazione e del degrado delle periferie romane e delle grandi città italiane. L’unica consolazione (sic) è la gaffe che Lotito, tra una citazione di Socrate, l’ostentazione del noumeno e qualche incertezza sulla data dell’unificazione dell’Italia, ha regalato difendendo l’amico Tavecchio dall’accusa di razzismo.

giulia innocenzi parla

La7