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Teo Mammucari doveva condurre Striscia la notizia con Raffaella Carrà

Teo Mammucari spara a zero su Antonio Ricci, Ezio Greggio, Flavio Insinna, Enrico Brignano e tanti altri colleghi dalle pagine del settimanale Chi

pubblicato 5 Settembre 2012 aggiornato 12 Ottobre 2020 17:21

E’ un fiume il piena Teo Mammucari che, dalle pagine del settimanale Chi, ha sferrato un duro attacco contro stimati colleghi ed autorevoli addetti ai lavori. Una parola buona per tutti, insomma!!! Il popolare conduttore ha qualcosina da rimproverare al papà di Striscia, Antonio Ricci che, in passato, gli avrebbe promesso la conduzione del suo tg satirico in coppia con Raffaella Carrà. Un progetto sfumato sul nascere per motivi inspiegabili:

Avrei dovuto condurre Striscia la notizia’ con Raffaella Carra’, era quasi fatta. Ma poi e’ successo qualcosa che e’ meglio non racconti, e non se ne fece nulla. Ero uno dei pupilli di Ricci, avevo fatto tanti programmi con lui, poi sono improvvisamente sparito dalla sua trincea. Ho provato a chiedere ad Antonio come mai non lavorassimo piu’ insieme, ogni tanto andiamo ancora a cena insieme al vegetariano, ma non posso dire la risposta, chiedete a lui. Rivalita’ con Greggio? Non ci avevo pensato, ora che me lo dice… in effetti Ezio mi ha portato via due programmi, mi ci sta facendo pensare.

Il buon Teodoro non risparmia esplicite punzecchiature ad Enrico Brignano (con cui avrebbe dovuto condividere il palco de Le Iene nella scorsa stagione):

Qualche anno fa fui vicino a condurre Le Iene. La scorsa stagione, invece, mi chiamo’ Davide Parenti, il fondatore del programma, e mi disse che non ero giusto vicino a Brignano. Lo ringraziai di averlo detto perche’ non l’avrei mai fatto vicino a Brignano a lui devi mettere di fianco l’attorino altrimenti scappa, non puo’ fare il monologo di un’ora e mezza. No, non potevamo convivere, se gli fai due battute che sono fuori dal copione va in panico. I vari Cirilli, Laganà, Insinna, Brignano li chiamo i ‘figli di Proietti’ quelli che fanno ridere con giochi di parole tipo ‘dice, dice, dice’. Ma li rispetto perché sono un gran fan di Gigi.

Dei suoi esordi televisivi, Mammucari va fiero di Libero, il programma di scherzi telefonici che l’ha fatto conoscere dal grande pubblico:

Dopo di me ci provarono anche Max Giusti e Paola Cortellesi ma quando un format diventa personale è difficile ripeterlo. Quando lo offrirono a Nicola Savino gli dissi: ‘Non lo fare quel programma, è troppo legato a me’. Per anni mi avrà odiato ma era come rifare Tira&Molla di Paolo Bonolis o il Karaoke di Fiorello o Quelli della notte di Renzo Arbore.

Che gran prova di umiltà!

Foto © TM News

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