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Sky smentisce lancio di pacchetto di canali gratuiti in chiaro: “Nostro core business resta pay tv”

“Sky è focalizzata come sempre sul suo core business pay tv” si legge nella nota diffusa dopo le indiscrezioni de La Repubblica.

pubblicato 21 Ottobre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 23:00

“Sky è focalizzata come sempre sul suo core business pay tv e sono pertanto prive di fondamento le indiscrezioni pubblicate oggi (ieri, Ndr) da Repubblica in merito al lancio di un pacchetto di canali gratuiti in chiaro. La presenza di Sky sulla televisione free continuerà a essere garantita da Cielo, il canale in chiaro che nel mese di settembre ha toccato l’1,35% di share medio e che nel corso del 2014 è il canale nativo digitale cresciuto maggiormente rispetto allo stesso periodo del 2013: +74%”.

Con questa nota Sky Italia smentisce le indiscrezioni riportate da La Repubblica, in merito al trasloco dei canali di informazione dalla pay tv in chiaro, all’interno della battaglia contro Mediaset, iniziata con l’assegnazione a quest’ultima dei diritti tv della Champions League per il triennio 2015-2018. D’altronde la piazza in chiaro è già abbastanza affollata; si pensi che il numero dei canali in chiaro in Italia è quasi tre volte quello della Francia e il 30% in più della Gran Bretagna (in Francia sono 28, in Spagna 32 e nel Regno Unito 63 mentre in Italia sono 83).

L’Ad di Sky Andrea Zappia ha anche assicurato che “Netflix non ci preoccupa”. In ogni caso nelle scorse ore l’Adnkronos ha ri-lanciato un’altra ipotesi (datata febbraio 2014), quella cioè che prevede lo sbarco sulla tv terrestre di SkyTg24, già visibile in chiaro su internet. E magari anche di X Factor – come scrive Il Giornale – per tamponare il calo di abbonati e il bilancio (l’ultimo chiuso con 8 milioni di euro di rosso).