Home Notizie Eugenio Scotto e Francesco Facchinetti portano il Sole delle webstar? La tv in mano alla crew ha un problema culturale

Eugenio Scotto e Francesco Facchinetti portano il Sole delle webstar? La tv in mano alla crew ha un problema culturale

Francesco Facchinetti e Eugenio Scotto hanno monopolizzato la Rete comprandosi gli Youtubbers. Ma cos’hanno da insegnargli?

pubblicato 17 Ottobre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 23:11

Non ci sono più i canuti Bibi Ballandi e i Beppe Caschetto, che dall’alto della loro esperienza hanno sempre vissuto nell’ombra (il sano lathe biosas degli epicurei). I nuovi Mecenati della tv sono più giovani (e inesperti) di Anna Tatangelo quando faceva la giudice di X Factor. E, soprattutto, sono persino più sovraesposti di Lucio Presta. Gli studi televisivi sono stati letteralmente infestati da vere e proprie gang di ex sbarbatelli, che cercano di camuffare la giovane e inesperta età col barbone da ragazzacci vissuti.

Il problema è che fino a qualche tempo fa si limitavano a infestare i social network facendoci vedere le loro gengive e ostentando la loro bellavita insieme alla star figlia di papà di punta. Ora, invece, hanno deciso di trasformare il loro cazzeggio su internet in monopolio del mercato delle webstar.

Francesco Facchinetti e il suo fido Eugenio Scotto hanno deciso di fare sul serio, fondando la Newco Management, l’agenzia che rappresenta i nuovi fenomeni della Rete, da Selvaggia Lucarelli (tu quoque!) a Francesco Sole e Frank Matano. Quest’ultimo sara la nuova stella di Italia’s got talent su Sky, mentre Gabriele Dotti è quello che si vanta di portare il “Sole” a ogni sua apparizione e che ora è stato buttato allo sbaraglio in prima serata, su Canale5, con Tu sì que vales. Ma vale davvero uno che va avanti a post-it copiati da Fabio Volo, parla con la zeppola di Silvio Muccino, sfoggia la frangetta unta che Zac Efron ha mollato da un pezzo e dice aggratis fanculo e cazzo?

Insomma, i nuovi destini commerciali sono in mano dell’ex Dj Francesco, ormai sparito dalla tv dopo una lunga serie di flop e un X Factor riportato alla qualità da Alessandro Cattelan. Ed Eugenio Scotto. Chi è Eugenio Scotto? Uno che segue da fan Facchinetti dall’età di 17 anni, quando ha rinunciato ad avere una vita per stare a sua completa disposizione, giorno e notte.

scotto facchinetti

Così Scotto ha raccontato la sua ‘illustre’ gavetta ai microfoni di una radio:

“Mio fratello mi dice, vedi che c’è Dj Francesco a Reggio. Ci mettiamo cinque, sei amici e andiamo in centro. A un certo punto vidi Francesco che in mezzo alla folla fa ‘voi due’… Lui trasmetteva da un camion. Ho fatto una foto subito, abbiamo iniziato a parlare. Gli faccio, mi sblocco in quel momento lì, da essere timido gli faccio ‘guarda, qua sei a casa mia, qualsiasi cosa hai bisogno chiedimela’. Gli lascio il mio numero, torno a casa super entusiasta, racconto a mia nonna… Lì aveva appena fatto la canzone del Capitano. Tutti a dirmi ‘a te chiama’. Dopo venti minuti mi chiama: ‘Io devo andare a comprare un costume. Ti va di accompagnarmi, che non so dove andare’. Lui ci fa andare in camera con lui, scherziamo un po’. Eravamo io, mio fratello, un altro amico Teo. Andiamo sul lungomare di Reggio Calabria. Ci invita a cena, ma io non volevo essere invadente. Già per me era la giornata più bella della mia vita. Mi chiama Dj Francesco, mi invita con i suoi amici. Ci andiamo a prendere il gelato, stiamo in giro. Siamo stati tutta la sera fino alle tre a parlare. Dice che vuole conoscere anche i miei genitori. Questo tour durava due giorni. Il giorno dopo abbiamo cazzeggiato in radio. Finite le giornate arriva un po’ di malinconia, i giorni più belli della mia vita… Ma quando ti capita qualcosa di così bello, per una persona del sud, te la racconti. Io avevo il numero, ma non mi permettevo. Passano 10-15 giorni, mi dice che non l’ho più chiamato. Io sono a Catania tra qualche tappa, se ti va sei mio ospite. Mio padre affitta un pulmino e siamo andati in 12 persone, ci ha dato i pass, casino. Ci ha ospitato a cena, una persona magnifica. In quel momento ho detto ‘è un grande’. Ho messo un X su tutto, l’atletica, le ragazze. Ho iniziato a concentrarmi su di lui: ‘Sono a tua completa disposizione, chiamami notte, giorno’. Ho iniziato a sentirlo sempre, ora come lui prima delle 4 del mattino non riesco ad andare a dormire. Vivevo solo per Francesco. Ottobre mi chiama, mi fa ascoltare al telefono Era bellissimo che portava a Sanremo, nel mondo della musica il brano di Sanremo è top secret. I miei professori mi prendevano in giro davanti alla classe. I compagni ti deridono. Io in classe soffrivo di questa cosa qua, ho iniziato a odiare la scuola ancor peggio di prima. Io ho detto, ‘so quello che faccio, devo dimostrare a tutti’. Stavo notte e giorno sveglio, ci sentiamo venti volte al giorno, faccio il quarto superiore. Io chiedo ai miei genitori di non fare la vacanza d’estate, ma di andare a Sanremo, lì è un casino perché anche la camera più bettola di tutte costa 600-700 euro a settimana. Parto con mio fratello e mio papà in treno a Sanremo, quella è stata un’esperienza bellissima. Tu sei Eugenio e questo personaggio è tuo amico. Ero anche diventato amico di Meneguzzi. Noi ormai facevano parte della sua crew. Poi gli ho festeggiato il compleanno, ormai eravamo amici. Io la persona più contenta del mondo che a Capodanno stava a Reggio. Andiamo da lui in hotel, giochiamo alla playstation. Ho detto a mia madre di non prendersela, ‘Io sto con Francesco’. Ma poi ho portato Dj Francesco a casa mia all’una e mezza. Ho fatto il Capodanno mangiando riso in bianco con lui in hotel, solo. In quel momento mi mancavano i miei genitori. Poi arriviamo a casa mia, voleva stare con me. Avevo 17 anni, Meneguzzi l’aveva invitato in una discoteca. Tempo mezz’ora, a casa mia c’era metà Reggio Calabria, tanto che dopo ci hanno scritto anche un articolo. Se prima ero impazzito, da quel momento non esisteva niente, neanche la scuola. Gli faccio la festa di compleanno in Calabria, tutto il tour in Calabria. Non andavo lì con la cosa di fan, per me era anche capire come si muoveva lui. Quando avevo 17 anni mi davi 12 anni. I manager dicevano ‘Ma chi è questo qua?’. La cosa importante è ‘trovi il tuo io’. Prima alle interrogazioni leggevo ‘balbuziante’ (ha detto proprio così, ndr). Ho iniziato a prendere i miei obiettivi. Finito il tour estivo rinizia la scuola, io compio i 18 anni. Francesco mi ha fatto gli auguri in diretta su Radio Italia. Io sono venuto a Milano a trovarlo. Finita la scuola io vado da mia mamma e mio padre e gli dico ‘io me ne vado via, voglio rinascere. Io a Reggio ero visto come un ragazzo che non era un leader’. Io voglio andare in un altro posto dove non sono nessuno e essere quello che voglio essere. Contro il parere di mio padre, ‘Che vai a fare a Milano’, lui aveva fatto una società per noi per darci un futuro nella nostra città. Alla fine, dopo un’estate di litigi con mio padre, arriva settembre e convinco mio padre che mi manda a Milano. Il giorno della partenza è stato bruttissimo, sapevo di conoscere Dj Francesco ma non stava sempre con me. I miei genitori mi davano 600 euro al mese, quindi vado a cercare un affitto che pago poco. Mi arriva voce di un’amica che vive a Busto Arsizio, 100 euro. Dico sì. Decido di iscrivermi allo Iulm. Mi faccio iscrivere, mio padre sale con me, lui se ne va giù. Quando sono ripartito solo la partenza è stata traumatica”.

Così si spiega tutto. Si spiega perché i nuovi talenti della rete abbiano mezzi potentissimi e una visibilità dirompente, ma non abbiano i testi. Non abbiano un progetto artistico serio alle spalle. E’ un problema culturale. I nuovi Mecenate dello showbiz si sono formati sulla Playstation e sul cazzeggio. Vivono di contatti, ma non hanno una formazione solida alle spalle. E di conseguenza non hanno nulla da insegnare ai propri adepti, proprio come Rudy Zerbi non ha mai fatto una lezione di canto ad Amici.

eugenio scotto sole

Il mondo delle webstar va avanti a opportunità, a fuochi di paglia destinati a bruciarsi un po’ come i talent usa e getta. Poi uno non deve ripetere fino allo sfinimento che, se Fedez sta avendo una marcia mediatica in più come Maître à penser, è perché il suo spin doctor è un ufficio stampa navigato come Betti Soldati, una che ha studiato sui numeri ed è stata allevata da Giorgio Gori ed è diventata il braccio destro di Maria De Filippi.

Qui, invece, non sai se è più bimbominkia l’agente o il youtubber, scovato sul web e aggiunto alla crew per fare casino tutti insieme negli hotel, tanto è tutto pagato.