Home Sipra, è rivoluzione: via Aldo Reali dopo i disastrosi risultati degli ultimi tempi

Sipra, è rivoluzione: via Aldo Reali dopo i disastrosi risultati degli ultimi tempi

Aldo Reali lascerà la concessionaria di pubblicità della Rai: per la sua sostituzione si parla di Lorenza Lei, ma non tutti sono convinti

pubblicato 1 Settembre 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 02:18

La fine dell’estate porterà grossi cambiamenti in casa Rai, e soprattutto all’interno della Sipra, la concessionaria della pubblicità di viale Mazzini. Il direttore generale della tv pubblica Luigi Gubitosi, infatti, vorrebbe le dimissioni di Aldo Reali, amministratore delegato Sipra: mercoledì prossimo al consiglio di amministrazione verrà chiesto di rimpiazzarlo causa interruzione del rapporto fiduciario.

Per la sostituzione di Reali si è fatto il nome di Lorenza Lei, anche se sono in molti a manifestare dubbi a proposito della candidatura del’ex direttore generale, visto che era proprio lei alla guida della Rai nel momento in cui la concessionaria inanellava sconfitte più o meno disastrose, una dietro l’altra.

Basti pensare che rispetto al 2011 la Sipra, tra gennaio e maggio, secondo i dati Nielsen ha subìto un pessimo -19,6 %, a fronte del +12,8 % di Sky e al +20,2 % di La7. Persino la tanto vituperata Mediaset è riuscita a fare meglio (anche se forse sarebbe il caso di dire “meno peggio”), con un –11,2 %.

Traducendo dalle percentuali, gli incassi subiranno una riduzione stimata di circa cinquanta milioni di euro: un brutto colpo, soprattutto tenendo conto delle previsioni del 2011, tutt’altro che pessimistiche.

Foto | © TM News

La fine del regno di Reali, per altro, rappresenterebbe una sorta di fine di un’epoca, contrassegnata da un tacito patto di non belligeranza tra la Sipra e Publitalia, concessionaria di Mediaset. In più di un’occasione il centrosinistra ha avuto modo di lanciare sospetti di accordi tra le due concessionarie.

Il cda della Sipra concluderà il suo mandato tra nove mesi, ma non è escluso che si possa decidere per una rivoluzione anticipata.

Rai 1