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Twin Peaks, annunciata la miniserie: nove episodi in onda su Showtime

Showtime ha annunciato una miniserie da nove episodi di Twin Peaks, che seguirà gli eventi successivi a quelli delle due stagioni. A scrivere gli episodi David Lynch e Mark Frost, già autori della serie tv cult

pubblicato 6 Ottobre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 23:39

I rumors dei giorni scorsi hanno ottenuto conferma: Twin Peaks torna in tv, su Showtime, con una miniserie da nove episodi che andrà in onda nel 2016. Non si tratterà di un reboot, ma di un vero e proprio sequel, che porterà di nuovo i fan della serie tv cult della Abc nella cittadina al centro di uno dei misteri più famosi della tv. Non solo: la miniserie sarà scritta da David Lynch e Mark Frost, autori delle due stagioni andate in onda, con Lynch alla regia di tutti gli episodi. Un annuncio fatto con un video diffuso nelle scorse ore (e che vedete in alto).

Una sorpresa per i fan dello show, che in questi anni avevano ipotizzato un ritorno del telefilm, dal momento che nell’ultima scena della seconda stagione Laura Palmer (Sheryl Lee) diceva all’agente Cooper (Kyle MacLachlan) “Ti rivedrò tra venticinque anni”. Così, dopo i tweet pubblicati nei giorni scorsi da Lynch e da Frost, ecco la conferma. Nulla si sa, ovviamente, sulla storia o sul cast, ma Frost, intervistato da TvLine, ha voluto spiegare come si sia arrivati alla decisione di realizzare la terza stagione della serie:

“David ed io siamo rimasti in contatto e siamo rimasti amici nel corso degli anni. Tre anni fa stavamo pranzando da Musso & Frank (ristorante di Hollywood, ndr). Abbiamo iniziato a parlare di qualche idea su Twin Peaks. Improvvisamente, era un posto che volevamo visitare ancora. E da lì abbiamo iniziato”.

La serie non andrà in onda sulla Abc, ma su Showtime:

“Non siamo andati da altri network. Showtime è stato l’unico network con cui abbiamo parlato. C’è un buon senso di continuità, perchè Gary Levine, che è il braccio destro di David Nevins (presidente del network, ndr), era il nostro rappresentante creativo. Conosciamo Gary da un sacco di tempo. Abbiamo avuto un ottimo incontro con loro. E David (Lynch) ha apprezzato i dipinti nell’ufficio di David (Nevins)”.

Lo show prenderà spunto anche da “Fuoco cammina con me”, il film-tv prequel della serie:

“Fa definitivamente parte della mitologia dello show, riflette il lavoro che abbiamo fatto e quello che faremo”.

Per quanto riguarda il cast, i due autori vorrebbero riportare sul set gli attori della serie originale, ma anche qualche volto nuovo:

“Sia quelli che vogliono vedere vecchi volti che quelli che vogliono vedere nuovi volti non saranno delusi. E’ troppo preso per parlare di persone. Non siamo ancora a quel punto”.

Come faranno, però, con gli attori che non saranno presenti o con quelli scomparsi, come Frank Silva, interprete di Bob?

“Non lo posso dire. E’ difficile dirlo senza rivelare troppo”.

Di certo, l’idea è quella di tornare in onda con uno show che è ancora oggi tra i più apprezzati. Frost ribadisce che la miniserie sarà realizzata da lui e da Lynch, promettendo così ai telespettatori continuità:

“La prima cosa che ci siamo detti è stata che se lo avessimo fatto lo avremmo fatto noi. E’ iniziato con noi e sentiamo che potrebbe continuare solo con noi. Così ci siamo detti subito che lo avremmo scritto noi, e David ha detto di voler dirigere tutti gli episodi. E lo produrremo noi. Queste sono le basi da cui abbiamo deciso di iniziare”.

Ma non si tratterà solo di un regalo per i fan. La miniserie vuole anche tenere incollati al piccolo schermo nuovi telespettatori, che poi potrebbero andare a vedere le prime due stagioni:

“E’ giusto dire che non ci sono molti show che hanno una fan base appassionata e dedita come la nostra. E siamo grati a tutte queste persone per aver portato nuove generazioni a vedere la serie. Quindi, avrà un significato particolare per queste persone. Ed allo stesso stempo speriamo che nuove persone si uniscano alla festa”.

Ed alla domanda se la miniserie andrà a svelare nuovi misteri, Frost è stato abbastanza esplicito:

“Se te lo dicessi dovrei dare l’ordine di ucciderti ai droni che circondano casa tua. E non sarebbe bello”.

In effetti, non sarebbe bello, ma i fan sapranno aspettare.