Home Ballando con le Stelle Teo Teocoli a Blogo: “Ho detto sì a Ballando perché qui non si bleffa. Con Fazio rapporto ok. Che tempo che fa troppo intellettuale per me”

Teo Teocoli a Blogo: “Ho detto sì a Ballando perché qui non si bleffa. Con Fazio rapporto ok. Che tempo che fa troppo intellettuale per me”

Teocoli a Blogo: “Giurato in tv? Non è il mio mestiere. Io non giudico, mi esibisco”

pubblicato 3 Ottobre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 23:47

Blogo ha rivolto alcune domande a Teo Teocoli, durante una pausa delle prove di Ballando con le stelle 10, che vede lo showman 69enne tra i concorrenti in gara (balla insieme a Natalia Titova), a partire da sabato 4 ottobre 2014 (Rai1 ore 21.10).

Parlerò piano, perché ho appena finito di ballare e sono stanco.

Non c’è problema. A Panorama pochi anni fa dicesti “la tv mi annoia, e sinceramente non vorrei farla più”. Come ha fatto Milly Carlucci a farti cambiare idea?

Milly è un’amica da tantissimi anni. Da molto temo mi invitava: ‘fai qualcosa, vuoi fare la giuria?, dai vieni’. Le avrebbe fatto piacere una mia partecipazione, anche decidendo all’ultimo cosa fare. Alla fine ho deciso di accettare perché, indipendentemente da tutto, qui si balla. Non si bleffa, non si usano trucchi, stratagemmi. Se balli bene piaci alla gente, se non balli bene non piaci. Ho fatto il cabarettista, il deejay, il cantante, l’intrattenitore, lo sport, ma il ballerino mai così. Mi sono voluto misurare questa volta.

L’anno scorso a Ballando ha partecipato il tuo amico Massimo Boldi. Vi siete risentiti per l’occasione? Ti ha dato qualche consiglio?

È venuto a trovarmi qui agli studi. Massimo non credo possa darmi tanti consigli, non è mai stato un ballerino ed ha qualche acciacchino. Mi ha detto che ha sofferto molto in certi momenti – le prove per esempio – però alla fine è stato molto contento di aver fatto questo esperimento. Mi ha detto che ci si diverte; in effetti è divertente, solo che l’impegno è molto duro. 3-4 ore al giorno di sala prove, con luci molto forti perché riprendono anche le prove. Sei sempre sotto osservazione. È molto dura. Domani sarà il giorno della verità.

Hai timore della giuria o non te ne frega niente?

Non me ne può fregar di meno. Io ballo, so che il ballo l’abbiamo imparato bene io e la mia maestra. Poi se c’è un intoppo o ti capita qualche svarione, pazienza. La prendo come un gioco, non mi sto candidando al Bolshoi. Una volta finito Ballando, credo che non ballerò più per almeno una decina di anni (ride, Ndr).

In conferenza stampa ho visto che hai saluto il direttore di Rai1 Leone…

Non lo vedevo da 10 anni, cioè da quando ho lasciato la televisione. Che poi non è che ho lasciato la televisione, dicendo ‘non la farò più’. Ho iniziato a fare tour teatrali che vanno ancora molto bene e quindi mi sono disinteressato alla televisione. Ballando con le stelle l’ho visto pochissimo in quanto il sabato sera si lavora a teatro. Tornando a Leone, è una persona molto cordiale, simpatica.

Riferivo di questo saluto per chiederti: l’esperienza di Ballando la vivi come la possibilità di rientrare in tv magari con un tuo spettacolo? Ad oggi qual è la situazione? Tu proponi idee e non vengono accettate o ti vengono proposti progetti che rifiuti?

One man show non ne fanno più. Li fanno col contagocce per via delle spese, sono prodotti molto costosi. Gli spettacoli alla Fiorello o alla Celentano – in entrambi ci sono stato – sono finiti. E una volta finiti quelli io non saprei cosa fare. Dovrei tornare indietro di altri dieci anni e inventarmi un Mai dire gol, un Emilio, un Quelli che il calcio, uno Scherzi a parte. Ma sono cose che non fanno più. Adesso ci sono molti game show, talk show… tutte queste parole in inglese show. Io mi sento più tranquillo a starne fuori, anche perché non sono più un ragazzino. Mi piace di più viaggiare in autostrada di notte dopo uno spettacolo che stare in uno studio ad aspettare gli eventi, le telecamere e i costumi. Preferisco fare il teatro di intrattenimento: faccio imitazioni, canto, ballo, racconto storie.

Veniamo a Tale e quale show, che mi pare un programma molto nelle tue corde…

Si, ho partecipato ad una puntata l’anno scorso, che andò anche molto bene, come ospite imitando Cesare Maldini e Adriano Celentano…

Certo. Volevo però chiederti se in passato ti hanno proposto di fare il giurato in trasmissioni di questo tipo.

Sì, molte volte, ma non è il mio mestiere. Io non giudico, mi esibisco. Lascio che mi giudichino gli altri. Non mi piace il ruolo di giudice. Non ho potuto fare Tale e quale show perché io risulto un professionista dell’imitazione, mentre lì vogliono personaggi famosi che non hanno mai fatto imitazioni. Mi dispiace molto, è una trasmissione molto allegra e divertente. È uno dei pochi format che in questo momento fa spettacolo di varietà.

Siccome devo lasciarti andare per le prove, ti faccio scegliere a quale ultima domanda rispondere. La prima: tra i ‘nuovi’ personaggi del panorama calcistico, da Ferrero a Tavecchio, chi vorresti imitare?

Quello della Sampdoria? Sì, Ferrero sì.

Aspetta, la seconda è: quali sono i tuoi rapporti con Fabio Fazio in questo momento?

Con Fabio Fazio i rapporti sono normali, ma non siamo a contatto di gomito. Lui ha cambiato il suo modo di lavorare. Che Tempo che fa è diventato il regno delle interviste, un po’ troppo intellettuale per me. Io sono un saltimbanco, come diceva Jannacci. Rapporto normale, di amicizia. Se mi avesse invitato a Sanremo sarei andato, non mi invitato e non sono andato. Ma non mi sono arrabbiato.

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