Home La7 La7, Cairo: “Tra Gruber e Floris ottimo rapporto. Ascolti di DiciannovEquaranta? Per i primi due mesi non li guardiamo”

La7, Cairo: “Tra Gruber e Floris ottimo rapporto. Ascolti di DiciannovEquaranta? Per i primi due mesi non li guardiamo”

Su DiMartedì: “Ci soddisfa, funziona. Ballarò ha vinto la serata? Parliamo della prima partita, il campionato è lungo”

pubblicato 23 Settembre 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 00:14

Urbano Cairo prova a fare chiarezza rispetto a quanto sta accadendo a La7. L’editore a Il Corriere della Sera ha spiegato l’avvicendamento Gruber-Floris a Otto e mezzo e ha assicurato che la striscia quotidiana DiciannovEquaranta (andata in onda per due settimane) “è stata sospesa ma riprenderà appena Lilli Gruber tornerà a guidare il suo Otto e mezzo”.

Lilli deve assentarsi per qualche tempo per motivi di salute. Abbiamo optato per un’idea, che la stessa Lilli condivide pienamente: chiedere a Floris di condurre la sua trasmissione, tra Giovanni e la Gruber c’è un ottimo rapporto e ci siamo tutti trovati in piena sintonia. (il rientro di Lilli) Dalle notizie che ho dovrebbe avvenire in tempi non lunghi, anzi abbastanza rapidi. Nel frattempo Floris piloterà un format consolidato e molto importante per la nostra rete, direi anzi fondamentale. Manterrà la stessa redazione, a partire dall’autore Paolo Pagliaro.

A proposito di DiciannovEquaranta, Cairo ha negato di essere preoccupato per i bassi ascolti, mostrando ottimismo a lungo termine:

Ho piena fiducia nel progetto di fascia quotidiana di Giovanni. Sappiamo tutti bene quanto conti l’abitudine per il pubblico sia televisivo che della carta stampata. Si tratta di un’operazione completamente nuova con una collocazione oraria inedita. Abbiamo dall’inizio pensato a un cammino lungo. Gli ascolti? Ho detto a Giovanni per i primi due mesi di non guardarli nemmeno, di non preoccuparsene. Chi parla di una nostra delusione sbaglia completamente. Molte trasmissioni, ora di successo, sono partite da una base del 3%. E, anzi, mi dispiace dover interrompere la striscia per ragioni indipendenti dalle nostre scelte.

In attesa di capire cosa potrebbe succedere nel caso in cui dopo due mesi di messa in onda gli ascolti di DiciannovEquaranta non dovessero crescere, veniamo a quanto dichiarato da Cairo in merito all’altra novità della rete, sempre affidata a Floris. La sconfitta di DiMartedì a vantaggio di Ballarò è tutta colpa dell'”abitudine”:

Ballarò è un marchio consolidato e forse non tutti i telespettatori sapevano del cambio. E chi lo sapeva aveva la curiosità di vedere come si sarebbe mosso Giannini. In più c’è stato il grande battage della Rai. La trasmissione del martedì di Floris ci soddisfa, funziona. Quanto ai risultati, l’ho già detto: parliamo della prima partita, il campionato è lungo.

Cairo ha speso parole positive per Michele Santoro, da giovedì prossimo di nuovo in scena con Servizio Pubblico (“è un autore proiettato nel futuro, impegnato in una continua progettazione”), per la prima puntata di Piazzapulita, andata meglio di quella della scorsa stagione e per L’Aria che tira, che la mattina viaggia intorno al 6%.

Sul rischio di stancare il pubblico con un’offerta piena zeppa di talk show:

Io penso che la qualità vinca sempre e comunque e che il pubblico sia in grado di scegliere e decidere. E credo anche che il nostro palinsesto abbia un ritmo serrato che premia i prodotti.

Infine l’annuncio del lancio di un nuovo canale:

Abbiamo acquistato un multiplex dallo Stato che ha 22,3 Megabyte di potenza. Con La7 ne utilizziamo appena un terzo. C’è ampio spazio per l’ideazione e il lancio di un nuovo canale. Tra la fine del 2015 e metà del 2016 il progetto potrebbe essere pronto.

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