Home Gomorra - La serie Gomorra – La serie stupisce la critica inglese: paragonata ai film di Quentin Tarantino ed a The Wire

Gomorra – La serie stupisce la critica inglese: paragonata ai film di Quentin Tarantino ed a The Wire

Gomorra-La serie ha debuttato in Inghilterra, dove va in onda su Sky Atlantic Uk, ottenendo buone critiche dalla stampa, che ne apprezza il contenuto fin dalla prima puntata della serie tv

pubblicato 6 Agosto 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 01:46

Una volta tanto, sono gli inglesi a seguire una serie tv che noi abbiamo già visto ed apprezzato negli scorsi mesi, e non viceversa: lunedì scorso, infatti, Sky Atlantic Uk ha mandato in onda la prima puntata di Gomorra-La serie, dando il via alla distribuzione internazionale della fiction nostrana, venduta in sessanta Paesi (tra cui l’America, dove si sta pensando ad un remake) con il titolo “Gomorrah” ed in versione sottotitolata.

A parlare, soprattutto, sono le critiche della stampa, tutta d’accordo nel definire Gomorra-La serie uno show da seguire e che ribalta l’idea che all’estero si ha del nostro Paese. Jasper Rees del “The Telegraph” si sofferma sulla regia di Stefano Sollima e su come la serie porti il pubblico in un contesto tutto nuovo:

“Il suo stile consiste meno nel riprendere i dialoghi piuttosto che nell’origliare cosa dicono i personaggi. Alla fine del primo episodio di Gomorra sembra di essere entrati in un programma di protezione testimoni. E’ crudo e brutto (nel senso buono) e, per coloro che tendono a romanticizzare l’Italia, è un altro antidoto frizzante”.

Per Ellen E. Jones del “The Independent”, invece, la serie va addiritura paragonata ai film di Quentin Tarantino:

“Il nostro eroe Ciro (Marco D’Amore) ed il suo mentore nel crimine Attilio sono gangster alla maniera di Tarantino, a cui piace mettere il becco su tutto e tutti. […] In Gomorra, anche la pacchiana casa del Don è sovrastana da condomini reali, mentre gli abiti di classe sono sostituiti da abiti macchiati e tute spiegazzate.”

I paragoni continuano sul “Guardian”, dove Bim Adewunmi cita The Wire e “Quei bravi ragazzi” di Martin Scorsese:

“Se osservate bene, Gomorra non è lontana dalla Baltimora del superlativo The Wire. O addirittura alla Brooklyn di Quei bravi ragazzi. I clichè sono clichè proprio perchè fanno parte della nostra idea popolare di gangster: amano le loro mamme, il buon cibo, fanno il segno della croce, si baciano sulla guancia. Ma sono spietati. Non si può essere troppo seri con i clichè. Sarebbe come lamentarsi dei baci in una commedia romantica”.

Se Gomorra-La serie sembra aver fatto centro tra la stampa, anche su Twitter lo show ha suscitato commenti positivi. Robin Jarossi di CrimeTimePreview ha consigliato la serie a tutti:

“Attenti a #Gomorra questa sera su #SkyAtlantic. Una delle migliori serie tv ora in onda”.

La scrittrice Anna Whitwham, invece, ha apprezzato il tono dello show:

“Impressionata dal primo cupo episodio di #Gomorra su @Skyatlantic. Poco romanticismo e non rende attraente la violenza”.

Insomma, la prima uscita internazionale di Gomorra-La serie è andata bene. Un buon lancio che permette alla serie di iniziare a farsi conoscere al pubblico straniero e di diventare, anche all’estero, uno show apprezzato tanto quanto in Italia, se non di più.

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