Home Ballando con le Stelle Milly Carlucci a TvBlog: Ballando è servizio pubblico. Abbiamo fatto guadagnare alla Rai più soldi di quanti ce ne ha dati

Milly Carlucci a TvBlog: Ballando è servizio pubblico. Abbiamo fatto guadagnare alla Rai più soldi di quanti ce ne ha dati

L’intervista a Milly Carlucci di TvBlog

di Hit
pubblicato 6 Agosto 2014 aggiornato 21 Gennaio 2021 17:13

Siamo al 6 di agosto, ma dalle parti di Ballando con le stelle si sta lavorando per allestire l’edizione del decennale del popolare show di Rai1. Fra una riunione e l’altra, abbiamo contattato Milly Carlucci per parlare di queste giornate febbrili di preparazione del suo programma televisivo prediletto. Ma abbiamo affrontato con lei, anche argomenti “laterali” che, speriamo, non mancheranno di interessare i nostri lettori.

Estate, tempo di vacanze anche per Milly Carlucci ?

Manco per niente. Stiamo lavorando per Ballando, credo che farò giusto il giorno di Ferragosto come vacanza.

Parlaci della tournee che avete fatto in Canada, com’ è andata ?

E’ stato bellissimo. Abbiamo incontrato tantissimi canadesi, figli e nipoti dei nostri connazionali, che conoscono benissimo Ballando, avendolo visto grazie a Rai International. Siamo andati lì con i nostri maestri di ballo e li abbiamo coinvolti nello spettacolo, chiamandoli a ballare sul palcoscenico con noi. E’ stata un’esperienza che ci hanno chiesto di rifare e noi, appena possibile, la rifaremo certamente, magari anche in altri Stati.

Passiamo a Ballando con le stelle, dunque per Albertazzi è fatta? Qualche altro nome da anticiparci ?

No ancora no, ma diciamo che la cosa è in itiniere. Il fatto è che i candidati che stiamo cercando per Ballando, non è che non hanno nulla da fare e stanno aspettando solo noi. Quindi si tratta di far coincidere i loro impegni con le date del nostro programma. Al momento non abbiamo nessun altro nome. Stiamo lavorando su più fronti, guarda è davvero un dramma quest’anno.

Hai almeno un nome che affiora sugli altri ?

Nomi ce ne sono molti, anche perché a noi piace dare al nostro pubblico un panorama molto variegato, nella composizione del cast, con anche qualche sorpresa. Il momento è, come si sa, molto particolare per quel che riguarda il capitolo spesa. Noi siamo un’azienda pubblica, quindi a maggior ragione in questo campo dobbiamo essere molto oculati. Non sempre le nostre offerte sono competitive, rispetto al mercato in cui noi stessi ci muoviamo. Quindi ci troviamo di fronte, detto in parole molto povere, ad alcuni artisti che preferiscono accettare altre proposte, che prevedono un guadagno maggiore, rispetto alla nostra offerta economica. Inoltre l’impegno che chiediamo ai nostri concorrenti non è da poco, visto che praticamente si devono “consegnare” a noi per 3 mesi e mezzo. Quindi uno deve rinunciare magari a molte cose, per questo motivo è ovvio che ha grandi aspettative anche sul fronte economico. La cosa si complica ulteriormente se vogliamo coinvolgere artisti internazionali.

Che tempistica vi siete dati per la definizione del cast ?

Entro la fine di questo mese vogliamo chiudere il cast.

E’ l’edizione del decennale, avete in mente qualche elemento di novità per festeggiarla?

La filosofia non è quella del festeggiare il decennale, anzi è l’opposto, cioè non celebrarlo. Semmai introdurremo novità di scrittura. Tante novità delle precedenti edizioni di Ballando, sono state delle novità “nascoste”, di cui quasi non ci si rendeva conto. L’importante è continuare ad essere interessanti. Faccio mia una frase di Diana Vreeland, mitica editor di Vouge, che disse “Fate qualunque cosa, purchè non siate noiosi”. La noia quindi per me è la cosa da sconfiggere come il Diavolo. Ci saranno delle novità sicuramente. Per esempio posso anticipare per TvBlog che ci potranno essere dei coinvolgimenti di altre strutture ed altri settori della Rai. Diciamo dei “cross over”, ma non farmi dire di più. Stiamo cercando di fare un progetto un po’ globale, vediamo se ci riusciamo. Entro i primi di settembre contiamo di chiudere il cerchio delle autorizzazioni in Rai e poter partire.

Cos’è questa iniziativa del cronista per caso? Come evolverà poi in Ballando ?

Praticamente chiediamo a chi ci segue sul mio Blog e se mi permetti, visto che sono vostra ospite, anche ai lettori di TvBlog interessati alla cosa, di mandarci dei contributi video, fatti anche semplicemente con i telefonini, di piccoli e grandi eventi che si svolgono nel nostro paese, rispetto a feste, gare di ballo ed affini, che proprio in questo periodo estivo impazzano in Italia. Basterà caricare questi reportage sul mio Blog, l’autore del migliore di questi, a fine settembre, verrà invitato a Roma a passare una giornata speciale.

Siete anche alla ricerca di ballerini professionisti per nuovi stili di ballo da inserire in Ballando ?

Stiamo cercando professionalità nuove fra i professionisti del ballo. Nuove nel senso che ci propongano anche stili e modi di ballare diversi. Ne ho visto uno proprio in questi giorni, fra quelli che ci hanno inviato al mio Blog, davvero originale e che molto probabilmente vedremo a Ballando. Quindi invito tutti questi ballerini a mandarmi un video e quelli più originali e nuovi verranno invitati a Ballando. La stessa cosa poi la chiedo, anche a chi balla solamente per passione e per hobby. Se anche fra questi riusciremo a trovare degli elementi adatti al nostro programma, li inviteremo di certo nel programma.

Di qualsiasi età?

Si, qualsiasi età.

Una stagione pienissima la tua quest’anno. Dopo Ballando arriva subito Notti sul ghiaccio. A proposito di quest’ultima trasmissione, parte a gennaio la nuova edizione di questo programma?

Ci sono stati una serie di avanti e indietro. Prima si parlava di fine marzo, poi di gennaio. Diciamo che i palinsesti sono molto “magmatici”, quindi staremo a vedere.

Avete già la location per Notti sul ghiaccio ?

Nella precedente edizione di Notti sul ghiaccio, avevamo praticamente “costruito” appositamente lo spazio in cui si è svolto il programma. Per fortuna ora esistono delle piste di ghiaccio, stante anche la popolarità di questo sport, rispetto a quell’epoca. Certamente questa cosa ci permetterà di risparmiare sui costi, dettaglio questo molto importante, come ben sai.

Quante saranno le coppie che parteciperanno al programma?

Dipende da quante puntate la Rai ci darà nel palinsesto. In base a quello ed alle conseguenti eliminazioni decideremo quante coppie parteciperanno alla trasmissione.

Televisivamente parlando, rinunceresti a Ballando con le stelle, per esempio per Sanremo ?

A Ballando con le stelle non rinuncerei mai, perché è lo spettacolo perfetto per me. Sanremo per esempio è il più grande onore che un conduttore possa avere. Però il Festival ti consente una libertà creativa molto inferiore a Ballando. Dico però che chi ha fatto Sanremo, poi ha fatto anche un altro programma, quindi una cosa non esclude l’altra (ride, ndr).

Quest’anno il budget di Ballando è inferiore rispetto a quello dello scorso anno?

Certamente, non c’è proprio paragone. Voglio fare poi un paragone con l’estero, lì si investono i soldi in base a quello che il dato programma rende. Purtroppo questa non è la logica italiana, della Rai in particolare. Qui non importa se sei quello che raccoglie di più.

A proposito di costi, ormai Sky si può permettere, quasi, tutto. Faresti un Ballando con le stelle da quelle parti con i cordoni della borsa aperti, potendo arruolare chiunque?

Ti correggo parzialmente, perché non è vero che loro spendono su qualunque cosa. Ci sono alcuni programmi, come X factor, che sono la loro punta di diamante, ma anche molti altri che sono a bassissimo costo. E’ vero che su alcuni programmi gli investimenti sono massicci. Lì c’è un modo diverso di investire sui soldi degli sponsor. Ballando per esempio fa una grandissima raccolta di sponsor e di denaro, poi però i soldi che fa guadagnare alla Rai, non vengono reinvestiti nel nostro programma, ma vengono spalmati in altre trasmissioni della televisione pubblica. Quando dicono che noi per ingaggiare i componenti del nostro cast spendiamo denaro pubblico, sperperandolo, mi vien da ridere, perché noi, alla fine della fiera, facciamo guadagnare i soldi alla Rai, rispetto a quello che ci danno come budget. Mi chiedi se farei Ballando su Sky? Ballando è un programma targato Rai1 ed una bandiera della prima rete della televisione pubblica, non credo che lo farei su Sky.

Quando dici che il denaro che fa guadagnare alla Rai Ballando con le stelle, viene poi distribuito ad altre trasmissioni, ti riferisci a programmi di servizio pubblico?

Mah, non è detto. Cos’è poi servizio pubblico? Io ritengo, per esempio, che Ballando sia servizio pubblico. Oltre a far emergere degli sport minori, divulga una serie di valori positivi che fanno bene, in una società un po’ in crisi come la nostra di oggi. Il valore del merito, della positività, del progetto, di crederci sempre, di non mollare, di sognare. Se una società non è capace di avere degli ideali e di sognare, fa fatica ad andare avanti. Lo facciamo nel rispetto dell’educazione ed addirittura della lingua italiana. Questo secondo me è fare servizio pubblico: intrattenere cioè tutta la famiglia in maniera pulita.

Hai lavorato con Sky in passato, lo farai ancora in futuro?

Ho in mente vari progetti per Sky, anzi a dire il vero anche dall’estero. Quando però ti butti su progetti nuovi, è necessario dedicarci tempo. Ora con Ballando e con Notti tempo ne ho pochino, quindi se ne riparlerà nella prossima estate.

Sarà sempre più difficile fare televisione generalista?

Fare tv generalista è sempre più difficile ed è ormai una questione di investimenti. Se tu fai un progetto televisivo dedicato ad una precisa fetta di pubblico, come fanno le reti satellitari e tematiche, faccio l’esempio del canale del Golf, sai il tipo di pubblico che vai ad interessare, quindi imposti tutto il programma su quel dato target. Al contrario se fai una cosa che deve piacere a tutti, devi dargli una forza così potente, così bella, così ben fatta, quasi da “costringere” il telespettatore a guardarti, abbandonando magari la loro prima scelta, che è ad esempio il canale del golf, oppure dei viaggi, dei cartoni animati, dello sport e così via. Chiaramente per fare questo, per coinvolgere quindi quanto più pubblico possibile, necessariamente, servono degli investimenti massicci. Lo diceva anche Fellini: “Sono i soldi che fanno venire delle idee.”

Grazie a Milly Carlucci e buona estate, di lavoro!

Ballando con le StelleMilly Carlucci