Home Notizie I programmi estivi che ci mancano – Gelato al limone (1995)

I programmi estivi che ci mancano – Gelato al limone (1995)

Nell’estate del 1995 andava in onda su RaiUno, tutte le domeniche, Gelato al limone con Massimiliano Pani e Benedicta Boccoli

pubblicato 26 Luglio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 02:05

Qualcuno dirà che era artigianalissimo, qualcun altro che fu un insuccesso. Ma il sottoscritto ricorda sempre con una punta di sorriso quello spin off estivo di Domenica in, andato in onda per una sola stagione nel 1995, dal titolo Gelato al limone.

Alla conduzione una coppia sui generis, formata dal figlio d’arte Massimiliano Pani prestato alla tv e da Benedicta Boccoli, sorella dell’allora più famosa Brigitta.

Il primo (e ultimo?) contenitore estivo Rai, già dal debutto, fece un ascolto inferiore alle aspettative di quegli anni, 1.814.000 e il 16.57% di share. Ma ricordiamo meglio di cosa si trattava.

Gelato al limone andava in onda in diretta dalle 14.00 alle 20.00, intervallato da episodi della serie Ricominciano con sei e poi da film. Ideato dagli autori Massimo Cinque, Paolo De Andreis, Enrico Magrelli e Gustavo Verde, con la regia di Renato Casali, lo show vedeva alternarsi nella scaletta ospiti, balletti, giochi ed eventi vari.

Con il concorso delle 60 ragazze che popolavano la spiaggia di Gelato al limone, i telespettatori potevano partecipare in diretta a tre diversi giochi telefonici, da ”Mamma di ricordi quando ero piccoletto”, e ”Gelati gelai”, a ”Passa la chiave”, con varie sorprese e la possibilità di vincere molti premi.

Ospiti in studio erano, invece, cantanti vari della musica leggera italiana. Sul finale di puntata lo stesso figlio di Mina, assieme al sassofonista Maurizio Gianmarco, rievocava reinterpretandoli gloriosi successi d’epoca.

Ecco come Aldo Grasso, della trasmissione, difendeva (quasi) solo Pani:

“C’è qualcosa che attrae, in questo brutto programma: la conduzione di Massimiliano Pani. E inconsueta per ricchezza lessicale (parla un buon italiano, il ragazzo) e sorprendente per noncuranza: il giovane Pani sembra dirci: ‘Guardate, io sono qui a fare Tv, però arei anche felice se stessi componendo musica o facendo una gita sul lago’. Per ora è cosi’ : Pani sembra uno dei pochi conduttori garbati, non invasati dall’abbraccio della moltitudine. Ed e’ in questo clima che il “contenitore”, fatto di canzonette e quizzettini, ci ha regalato una piccola rivelazione: come risolvere la spinosa questione della cultura in Tv. Durante il pomeriggio e’ stato proiettato un gioiello di Stanley Donen, “Cenerentola a Parigi” con Fred Astaire e Audrey Hepbur (…) Finitao la quale è tornato Gelato al limone”. La soubrette Benedicta Boccoli ha detto sul film qualche frase di circostanza e Pani, invece, ha preso una bella scivolata. Si è chiesto se il film fosse stato colorato adesso. Ecco, per essere un buon presentatore, diverso dagli altri, bisogna esibire molta nonchalance, che e’ un dono di madre natura e di madre Mina; cui pero’ va aggiunta un po’ di cultura. Che serve. Specie nell’ anno centenario del cinema”.

Peccato per la stroncatura. Pani ha dimostrato, anche in veste di giurato a Ti lascio una canzone, di essere un gran signore che può dare ancora lezioni di stile alla tv di oggi.