Home X Factor Morgan: «Sto cercando di uscire dalla tv, non ne posso più». Ma la tv è addiction

Morgan: «Sto cercando di uscire dalla tv, non ne posso più». Ma la tv è addiction

Il cantante e giudice di X Factor oscura il suo debutto alla regia lirica con un’intervista in cui parla della tv.

pubblicato 15 Agosto 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 02:39

Morgan non ce la fa, a non rilasciare dichiarazioni che stridono, dissonanti come Stravinskij, rispetto al suo ruolo televisivo: è più forte di lui. E così, mentre si fa intervistare da Valerio Cappelli del Corriere della Sera per parlare del suo debutto alla regia lirica con Il matrimonio segreto di Cimarosa, non può fare a meno di parlare di televisione. E fatalmente sono quelle esternazioni che oscurano tutto il resto e diventano titolo (una conseguenza perfettamente logica di quel che analizza Morgan a proposito del mondo televisivo).

Colui che continua a fare il giudice a X Factor, infatti, dichiara:

«Sto cercando di uscire dalla tv, non ne posso più, un mondo ossessivo, morboso, dominato dalla pubblicità che crea mostri di marketing, mi hanno sbattuto come un gatto preso per la collottola, uno strumento in mano loro».

E allora perché si continua a farla, la tv? Per i soldi? Non può essere nemmeno per quello, a sentir Morgan, che dice anche:

«Ti pagano due euro e ti dicono di essere contento perché diventi famoso».


E allora è lecito chiedersi (e infatti Cappelli lo chiede a Morgan) se, alla luce di questi strali, di questa sensazione di soffocamento che Morgan prova nei confronti della tv, continuerà a farlo, X Factor.

Lui, Morgan, è di nuovo dissonante:

«Per quest’anno sì, in futuro credo proprio di no. Non posso stare in quel banchetto a dire cretinate. Prima la tv la frequentavo in modo saltuario. Mi ha allontanato dalla musica».

La questione che emerge molto chiaramente è questa contraddizione, questo amore-odio che il cantante prova per il mezzo televisivo. Questa sensazione di schiacciamento che sembra provare, costretto nei pochi centimetri quadrati di un televisore, questo soffocamento che sfocia in una critica continua al mezzo che poi continua a frequentare, diventandone, tutto sommato, l’esponente perfetto.

E’ una contraddizione sincera, o Morgan la cavalca? Non saprei dirlo. Quel che so dire è, se Morgan avverte davvero, in maniera genuina, tutto il marcio che c’è in televisione – perché c’è, è inutile che si dica di no facendo finta che sia tutto bello e illuminato e colorato – allora dovrebbe semplicemente trovare la forza di separarsene definitivamente. E invece che fa, Morgan? Continua a farla, parlandone male. E dentro, ci trova persino la fidanzata, Jessica Mazzoli

Ma anche la tv è addiction. Guardarla e farla, in disegual misura.

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