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Quelli che il Calcio, Nicola Savino confermato? “Ne sto parlando con Teodoli”

La stagione sta per terminare e si tirano le somme di questa prima esperienza nella domenica di Rai 2.

pubblicato 15 Aprile 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 05:36

Cinque giornate alla fine del Campionato di Serie A, ergo cinque puntate alla fine della stagione 2013/14 di Quelli che il Calcio, la prima targata Nicola Savino.

Prima perché sembra imminente l’annuncio di un bis per il conduttore, come fa capire in un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni.

“Un bis a Quelli che il Calcio? Penso di sì. Ne stiamo parlando con il direttore di Rai 2”

dice Savino, che si sente

“migliorato con più fiato. C’è molto da fare, ma il prossimo anno sarà più semplice”.

Certo il conduttore non è nuovo a Rai 2 viste le esperienze con Scorie e poi l‘Isola dei Famosi, ma per la prima volta alle prese con tre ore e mezza di tv pomeridiana, tra calcio e ‘cabaret’.

“Se dovessi cambiare titolo lo chiamerei “Quelli che ridono” oppure “Quelli che il varietà”. Io mi diverto parecchio, più adesso che i primi mesi, nei quali tutto era nuovo e più difficile”.

Il calcio però resta, per Savino, il nucleo del programma:

“E’ il calcio che dà il ritmo al racconto domenicale. (…) La formula è inossidabile: il calcio scandisce gli elementi del varietà. Venti anni fa Fazio e i suoi hanno avuto un’ottima idea. La formula si è erosa solo con l’avvento delle pay-tv, che si sono accaparrate i diritti tv del calcio”.

 

Non manca molto neanche alla finale dell’Eurovision Song Contest, che commenterà con l’amico Linus in diretta su Rai 2 il prossimo 10 maggio:

“L’Eurovision Song Contest l’ho sempre guardato con interesse e anche con un pizzico di ironia. Abbiamo ricavato un piccolo studio radiofonico all’interno dello studio di Quelli che il calcio. Da lì io e Linus faremo brevi interludi in voce tra i vari cantanti”.

Per il resto non gli dispiacerebbe condurre un “Quelli che i mondiali” magari con una gloria delle ultime edizioni vinte, come Rossi o Materazzi. Per adesso però ha ancora da fare la domenica pomeriggio (anche il sabato, visto che la prossima puntata andrà in onda il 19 aprile), mentre per un altro prime time bisognerà aspettare. E gli si chiede che ne pensa del possibile trasloco de L’Isola dei Famosi su Canale 5, commenta con il più serafico atteggiamento aziendalista:

“Certo, mi dispiacerebbe non farla più. (…) La Rai è un’azienda pubblica e magari in questi anni di grande crisi economica le immagini del sole e delle palme magari stridevano un po’. Ma sono mie ipotesi…”

precisa Savino. In tempi di crisi, più che altro, bisogna massimizzare i risultati e ridurre i costi. Intanto Savino continua a far palestra:

“I fondamentali li ho imparati da un pezzo, ma questo è un mestiere in cui bisogna fare tante ore di volo per acquisire sicurezza. Faccio ancora errori per inesperienza. Magari un collega che ha più anni o più esperienza di me non li farebbe”

dice Nicola facendo autocritica. C’è sempre da imparare…

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