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Modern Family 4, il cast non si presenta al table read ed avvia una causa contro la 20th Century Fox

Il cast di Modern Family non si è presentato alla lettura dei copioni della quarta stagione ed ha intentato una causa contro la 20th Century Fox per ottenere l’aumento del compenso

pubblicato 25 Luglio 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 03:09

Vi ricordate quando vi abbiamo detto che il cast di “Modern Family” avrebbe rinegoziato il proprio contratto in vista della quarta stagione dello show rivelazione della Abc? Nessuno, forse, pensava che la rinegoziazione avrebbe potuto creare i problemi che sta creando in questi giorni, o forse sì, visto che il cast principale della serie è consapevole di poter sfruttare il successo dello show per portarsi a casa un compenso maggiore.

Fino alla terza stagione, Julie Bowen (Claire), Ty Burrell (Phil), Jesse Tyler Ferguson (Mitchell), Eric Stonestreet (Cameron) e Sofia Vergara (Gloria) hanno guadagnato 65 mila dollari ad episodio. Discorso a parte per Ed O’ Neil (Jay), che ne ha guadagnati 105 mila a puntata.

Alla luce del successo del telefilm, che l’anno scorso ha fatto guadagnare alle Abc 164 milioni di dollari, il cast ha quindi deciso di giocarsi la carta della rinegoziazione, prassi ordinaria quando gli attori di una serie di successo e con un contratto fino a sette stagione si trovano al quarto anno di produzione dello show.

I cinque attori, però, ad oggi non hanno ottenuto ancora nessun aumento: avevano chiesto di essere pagati duecento mila dollari a puntata, mentre O’ Neil si era chiamato fuori, forte del suo compenso maggiore rispetto agli altri. Di fronte ad un nulla di fatto, sono quindi giunti a giocarsi la carta dello “sciopero”. Ieri, infatti, il cast si sarebbe dovuto riunire per il “table read”, ovvero la prima lettura dei copioni, ma di loro nessuna traccia (c’era solo O’ Neil).

Non solo: i cinque membri del cast hanno avviato una causa legale contro la 20th Century Fox, che produce la serie, accusandola della violazione della “legge dei sette anni”, che proibisce contratti personali di servizi oltre i sette anni.

Hanno quindi assunto Jeff McFarland, avvocato civilista esperto in questioni del genere, per premere affinchè gli studios concedano loro un aumento. Altrimenti, non presentandosi sul set, la quarta stagione rischia di non esserci. Per rafforzare l’importanza della causa, pare che anche O’ Neil si sia unito al resto degli attori, mostrando solidarietà nei loro confronti.

Dubitiamo che “Modern Family” non avrà una quarta stagione: situazioni come queste sono spesso accadute in passato (come nel caso di “The Big Bang Theory” o di “Friends”, quando il cast si è unito ed ha ottenuto l’aumento dei compensi) e servono soprattutto a spingere affinchè gli attori ottengano quello che vogliono: dallo loro hanno la certezza che la casa di produzione non può farsi scappare un intero gruppo di autori ed annullare lo show. Ecco perchè puntano a delle cifre stellari: 200 mila dollari a puntata per la quarta stagione (150 mila più 50 mila di bonus) e per la quinta, 225 mila dollari ad episodio per la sesta e fino a 325 mila dollari fino alla nona stagione.

[Via (e foto da) TheHollywoodReporter]