Home Rai 1 Mission, Bianchetti: “La Rai ha avuto coraggio”. Bocci: “Polemiche ridicole”

Mission, Bianchetti: “La Rai ha avuto coraggio”. Bocci: “Polemiche ridicole”

La conduttrice in merito alla diaria percepita assicura che è stata donata, ma è chiaro se totalmente o soltanto in parte.

pubblicato 12 Dicembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 10:46

Questa sera su Rai1 andrà in onda la seconda e ultima puntata di Mission, il docu-reality (o come volete chiamarlo) condotto da Rula Jebreal e Michele Cucuzza (su TvBlog il liveblogging dalle ore 21.10). Protagonisti dell’appuntamento odierno saranno anche Cesare Bocci e Lorena Bianchetti che hanno trascorso 15 giorni in Ecuador. La conduttrice, da qualche mese orfana di un programma tutto suo, ha spiegato al quotidiano Avvenire:

Per me Mission è stata un’esperienza fondamentale. Il mio impegno non finisce qui. Ho accettato di diventare testimonial di Acnur e continuerò ad occuparmi dell’Ecuador.

La Bianchetti ha elogiato la Rai per aver proposto una trasmissione che veicola un nobile messaggio:

Quando la Rai mi ha proposto di partecipare ho detto subito sì perché era un progetto serio. L’azienda ha avuto il coraggio di rischiare in prima serata per far sentire la voce di chi non ha voce. In Ecuador ho conosciuto una realtà di cui non sapevo nulla, quella dei rifugiati colombiani che fuggono dal narcotrafficante che li depredano delle terre, violentano le donne e uccidono barbaramente. Non si può chiudere gli occhi.

A proposito del rimborso spese (700 euro a giorno) la conduttrice ha assicurato che “il mio andrà tutto a favore della gente che ho conosciuto sul campo” anche se alla Nazione-Carlino-Giorno ha detto che “gran parte” andrà in beneficenza.

Anche Bocci, reduce dalla conduzione di Miss Italia 2013 su La7, ha difeso in toto Mission definendo “ridicole” le polemiche che lo hanno anticipato negli scorsi mesi:

Si può criticare il programma quanto si vuole, ma dire che è eticamente scorretto è sbagliato. È un’esperienza che mi ha dato molto. Quando mi hanno proposto di partire ho detto immediatamente di sì. Non solo perché c’è una tradizione di volontariato in famiglia. Per fare queste esperienze devi avere un grande coraggio o un’occasione. Io il gran coraggio non lo ho avuto.

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