Home Serie Tv Mission, a metà tra una gag di Zalone che si prende sul serio e un photocall di Claudia Koll in prima serata

Mission, a metà tra una gag di Zalone che si prende sul serio e un photocall di Claudia Koll in prima serata

Michele Cucuzza e Rula Jebreal hanno presentato in studio Mission, il docu-reality umanitario di RaiUno. Il live e la recensione su TvBlog

pubblicato 4 Dicembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 11:06

Non si vedeva un programma così ammantato di ipocrisia da tanto tempo. L’ipocrisia di fare un reality mascherato da tv sociale, perché il reportage da solo non regge, però poi il reality indigna e non c’è ipocrisia maggiore di chi occulta deliberatamente il corpo del reato.

L’ipocrisia di ridare una prima serata all’epurato Michele Cucuzza solo perché tutti i neo-Big di RaiUno, come Massimo Giletti o Marco Liorni, non ci hanno voluto perdere la faccia. L’ipocrisia di dare a Rula Jebreal la sua prima co-conduzione su RaiUno non perché è brava, ma perché “fa colore” e pendant con le figuranti di colore, che solitamente non si vedono nei programmi non benefici.

L’ipocrisia di farci fare la morale da Al Bano, che con i soldi guadagnati in Russia con Romina poteva finanziare un ospedale da campo e che è riuscito – grazie a Mission – a garantire un pacchetto di ospitate alle figlie, tra daytime e eventi estivi.

L’ipocrisia di “respingiamo le polemiche, non facciamo tv del dolore” e poi si indulge sugli occhi gonfi dei vip e sui primi piani sofferenti di bambini senza liberatoria, rigorosamente con musichetta patetica di sottofondo.

L’ipocrisia di un siparietto anti-razzismo spettacolarizzato, con il calciatore bianco che fa la sorpresa alla squadra tutta nera. L’ipocrisia di far cantare la sigla finale a Marco Masini, profugo per eccellenza della musica italiana.

L’ipocrisia di un noto agente nel twittare: “Vado a letto alle 21.30” perché nessuno dei suoi artisti è della partita. L’ipocrisia di molti altri volti Rai di tifare per Mission, sperando che il Direttore gliene sia presto grato.

L’ipocrisia di fare educazione civica dal divanetto buono, come Candida Morvillo, tra una serata di gala e l’altra. L’ipocrisia di dare una mano quando sei il primo ad ammettere di non saper neanche infilare “un chiodo vero”, vedi Pannofino.

Mission sembra una gag sulla beneficenza radicalchic del film di Checco Zalone, con la differenza che Mission si prende sul serio. Mission è lo spin off televisivo dei primi photocall delle riviste patinate, che mandavano Claudia Koll o Maria Grazia Cucinotta a fare le cover story del volontariato in Africa.

Però Mission non è neanche trash. Non è eccessivo, se non nella durata. Non è niente. E’ solo un tentativo estremo di Giancarlo Leone di giocarsi la carta socialmente utile, per non sconfessare un anno di imperdonabili flop. Peccato, l’ennesima occasione di approfondimento buttata in strumentale retorica.


23.04 In collegamento inatteso (in realtà è un filmato preregistrato) Roger Waters, il fondatore dei Pink Floyd:

“Dobbiamo cercare di vendere meno armi alle persone povere”.

Rula rientra in studio dicendo “uguaglianza, parole importanti”. Romina è contenta di aver smosso le coscienzei dei telespettatori. Si termina con Imagine cantata da Marco Masini.

23.03 Pannofino ha detto che la presenza dei bianchi rassicura in Africa: “”se tornano i bianchi vuol dire che stiamo tornando alla normalità”. Frase infelice.

23.02 Intervista in studio a Paul, un operatore che si occupa di progetti in tutela dei minori.


22.59 Fine viaggetto puli-coscienza di Morvillo e Pannofino. Il doppiatore ha promesso che rifarà un viaggio in Africa col figlio, non appena avrà 18 anni.

22.58 La prossima volta i vip, prima che a Mission, mandateli a lezione di faidate a Detto fatto.


22.53 La Morvillo la peggiore. Sembra uscita da una gag sulla beneficenza radicalchic di Checco Zalone. Ci crede davvero, nel piantare un chiodo per la costruzione di una tenda:

“E’ abbastanza faticoso, ma anche molto veloce. Non me lo aspettavo”.

22.49 Si parla di mutilazioni genitali su RaiUno, un tema non frequente in effetti. Ma dopo due ore di patetismo vip scivola addosso.

22.42 Vediamo una missione in cui sono coinvolti i caschi blu.


22.39 Pannofino il più sincero: “Mi sono sentito un cretino, non sapevo cosa fare”. L’unico vero che non si atteggia a guru.


22.31 Tanti i bambini che non sopravvivono al parto in Mali.

22.29 Al Bano si commuoveva, Pannofino suda e ammette:

“Non ho infilato un chiodo vero. Mi sono messo umilmente a servizio”.

22.24 E’ arrivata la musichetta di Ludovico Einaudi di Quasi Amici, immancabile.


22.20 La Morvillo e Pannofino sono andati in Mali. La prima avrà accettato la proposta dopo che La vita in diretta non l’ha più invitata, in quanto legata ai salotti di Mara. La commenta dal divanetto buono delle riccone annoiate.


22.15 Arriva in studio una squadra africana, il Koabosco. Anche loro sono “migranti”, giocano in campi diversi. Prima erano in Calabria, dove scoppiò la rivolta degli immigrati, ora a San Ferdinando. Poi arriva il calciatore Gianluca Zambrotta, a dare non si sa quale contributo. Fa appello all’integrazione e all’anti-razzismo nel mondo del calcio, che “è un’importante scuola di vita”.

22.12 Cristel promette che farà uno stage in Giordania. A quando uno spin off su SkyUno prima che ci ripensi?


22.07 Basta ai ragazzini che piangono nei talent. Facciamoli piangere in Africa, invece, e inquadriamoli. Con tappeti musicali melensissimi.

22.03 Al Bano porta a spesso capre, zappa. E Romina e Cristel eseguono ciò che dice il pater familias.

21.57 Al Bano e le figlie tornano a casa. Si porteranno un bellissimo ricordo. W la pace. Si ritorna ai pomodori dell’orto e all’olio di oliva griffati. Dai, che tra un po’ arriva il voice over di Pannofino per illudere che si tratti di Clooney.

21.48 Si parla di rifugiati siriani al confine con Israele.

21.43 Si torna nello studio-bunker. Cristel dice di essere cambiata, che non vede l’ora di tornare. Quindi ci risparmierà i suoi inutili inediti a Domenica In? Questa si chiama conversione benefica.

21.41 Se i profughi tornassero nel loro Paese sarebbero ammazzati. Ci voleva Al Bano? Il punto sono i pensierini appiccicati addosso ai vip.


21.36 Al Bano canta a un bambino africano.

21.35 Al Bano: “Non c’è vendemmia, c’è speranza di vita”. Ecco, la retorica è arrivata.

21.30 La volontaria Cristina parla della distribuzione dei viveri nel campo profughi. Cristel dà voce a una donna che vive in tenda con il bimbo piccolo: vorrebbe vivere in un container.

21.28 Storie fortissime, di bombe e di spari. E’ tutto molto forte, ma anche un po’ fine a se stesso. Al Bano è un narratore molto coinvolto e coinvolgente senza retorica, ma si vede la logica perversa di mischiare il reportage e il reality, per poi ripensarci subito.


21.26 La fila per le vaccinazioni, con i bambini terrorizzati e un sacco di profughi rimasti bloccati al confine. Al Bano:

“Dobbiamo ringraziare che ci permettono di filmare. E’ assurdo vedere tanta miseria e tanta disgrazia”.


21.21 Il volontario doppiato con voce impostata parla di guerra, armi chimiche. Ma Cristel ha un perfetto chignon e Al Bano non rinuncia al look iconico da vendemmia. Va detto, però, che per ora il racconto non è trash e il cantante di Cellino è una voce narrante molto “toccata”.


21.19 Per Al Bano questo viaggio è stato formativo per le figlie. Parte il primo reportage in Giordania.


21.16 Si comincia con musica etnica tensiva (poi parte la sigla dei Sigur Ros), sfondo al buio, uno studio mestissimo e due conduttori terrorizzati che leggono il gobbo. Sa tanto di Survivor. E non possono mancare le figlie di Al Bano. Cucuzza promette che le polemiche verranno placate.

Saranno Michele Cucuzza (qui l’intervista esclusiva a TvBlog) e Rula Jebreal i conduttori di Mission, programma attesissimo dopo mille polemiche e dichiarazioni aziendali che debutta stasera su Rai1 alle 21.10. Su TvBlog lo seguiremo come sempre in liveblogging e con recensione a posteriori.

Il programma, realizzato in collaborazione con l’Unhcr- l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati- e Intersos, ha lo scopo di far conoscere realtà distanti e dimenticate.



Mission porterà alcuni personaggi noti a vivere per 15 giorni consecutivi insieme ai volontari che lavorano nei campi profughi in giro per il mondo, facendoli immergere in una dimensione umana e ambientale fino a quel momento a loro direttamente sconosciuta.


I protagonisti dovranno essere capaci di immergersi nella vita del volontario, al fianco di chi dedica parte del proprio tempo ad aiutare i più bisognosi. Racconteranno in studio l’esperienza vissuta, ripercorrendo le emozioni che hanno provato nel periodo in cui hanno preso parte alla missione umanitaria.



La prima puntata di stasera avrà fra i suoi protagonisti Al Bano insieme con le figlie Cristel e Romina Jr., da poco rientrato dall’esperienza in Giordania a fianco di UNHCR. L’attore Francesco Pannofino e la giornalista Candida Morvillo racconteranno invece la loro permanenza in Mali, il Paese dell’Africa Occidentale devastato da una terribile guerra civile.

Mission è realizzato dallo studio TV1 della Rai di Torino ed è un programma di Antonio Azzalini e Tullio Camiglieri scritto da Celeste Laudisio, Enrica Marchesi, Mario Audino, Emiliano Sacchetti, Davide Corallo, Riccardo Mazzon.

La regia dei filmati è di Gianluca Staffa, l’edizione è di Ivo Vacca. La regia del programma da studio è di Celeste Laudisio la scena è di Marco Calzavara la fotografia è di Gianni Caporali. Mission è un programma prodotto da Rai1 in collaborazione con Dinamo Italia.