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Paola Ferrari tarpa le ali a Twitter: querela in arrivo per il noto social network

Paola Ferrari minaccia di querelare Twitter per i troppi commenti insulti ricevuti

di grazias
pubblicato 5 Luglio 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 03:38

La calunnia è un venticello e nel 2012 soffia su Twitter. Questo il parere di Paola Ferrari, noto volto di Rai Sport al timone di Stadio Europa durante gli ultimi Europei. E proprio questa sua ultima fatica sportelevisiva le aveva attirato valanghe di commenti al vetriolo, quando non veri e propri insulti, direttamente dal famigerato social network. La Ferrari, restia alla tattica del buon viso a cattivo gioco, avrebbe deciso di denunciare. Chi? Tutto Twitter.

L’illuminata presentatrice si è sfogata a Klauscondicio, il programma di Klaus Davi su Youtube, togliendosi qualche macigno dalla scarpa e spiegando tutto ciò che a suo parere non funziona nella (troppa?) libertà d’espressione sul web:

Non è giusto usare la rete e i social network per insultare le persone, senza la possibilità di un contraddittorio, e questo accade soprattutto con Twitter. Se il web e i blog vogliono giocare un ruolo serio nell’informazione, allora devono comunque attenersi alle regole deontologiche di base e alle norme civili che valgono fuori dalla rete. Nessuno si riunisce pubblicamente per diffamare o insultare qualcun altro o, se lo fa, per lo meno è passibile di denuncia. Ecco, credo allora che la cosa valga anche per Twitter

Ciò che Paola Ferrari proprio non riesce a mandar giù è l’anonimato del social network. In effetti sarebbe complicato portare in tribunale Chetti34LOL piuttosto che Cita45XD, e quindi la conduttrice ha deciso di denunciare tutto il sistema Twitter, cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto la legge a questi tipi di fenomeni molesti che la presentatrice bolla come cyberstalking.

La mia sarà una battaglia per una informazione più civile che si basa su una semplice regola: sì e sempre alla libertà di critica, ma no alla libertà d’insulto e di diffamazione vigliacca e, soprattutto, anonima.

Ma, in caso la Ferrari si decidesse a procedere per vie legali e dovesse davvero uscirne vittoriosa, cosa se ne farebbe della cifra ottenuta in risarcimento? Beneficenza. What else?

Se dovessi ricevere un giusto risarcimento per i danni recati alla mia immagine professionale e personale, per altro costruita con il lavoro negli anni.Tutto l’ammontare andrà ai terremotati dell’Emilia, gente, quella sì, che merita a prescindere per la compostezza e il coraggio che mostra.

Ebbene, la questione è piuttosto intricata ma chi la spunterà? Paola Ferrari, Twitter o Klaus Davi?
A voi la parola (ma non il tweet, mi raccomando).

Rai 1