Home Mai più sepolti in casa, su Real Time gli accumulatori seriali si mettono in affari

Mai più sepolti in casa, su Real Time gli accumulatori seriali si mettono in affari

Anche gli hoarders possono guarire: che fare di tutte le cianfrusaglie raccolte negli anni? Semplice! Si vendono.

19 Settembre 2013 16:46

Mescolate Sepolti in casa e uno dei tanti format sulle aste e avete la formula di Mai più sepolti in casa, nuova serie al via questa sera, giovedì 19 settembre, alle 22.10 su Real Time (DTT, 31; Sky 124).

Inutile dire che il titolo italiano omaggia le icone dello stile Real Time, ovvero Carla Gozzi ed Enzo Miccio e i loro ‘Mai più senza/Mai più con…”: appiccicato il marchio di famiglia al programma di importazione anglosassone, la rete si prepara a creare un altro piccolo fenomeno di costume tra i telespettatori italiani.

Splendido esempio di ottimizzazione delle risorse televisive e perfetta concretizzazione del principio secondo cui della tv, come del maiale, non si butta via niente (giusto per restare in tema), Mai più sepolti in casa si presenta in fondo come una via di mezzo tra uno spin-off e un sequel del fortunato (e scioccante) format dedicato agli accumulatori seriali, i cosiddetti hoarder, che finora abbiamo visto alle prese con le prime fasi del loro percorso di guarigione, ovvero la presa di coscienza del problema e l’inizio dello svuotamento delle loro ‘case’, o meglio delle discariche in cui si erano abituati a vivere.

Ma come ci spiega il promo della nuova serie, la terapia attraversa cinque fasi:  la negazione, la rabbia, la depressione, l’accettazione e per ultima la contrattazione. L’ultima di queste è forse la più dura, ma quella risolutiva, vero segno della liberazione dal passato: e così la vendita delle cianfrusaglie organizzata nel giardino di casa (il classico Yard Sale all’americana) diventa il clou di Mai più sepolti in casa. In basso il promo.

Questa serie, però, non ha niente a che fare con quella della TLC: nasce infatti in Gran Bretagna, su Channel 4, col titolo originale di “Get Your House in Order” e si differenza da quella made in USA proprio perché accompagna i protagonisti attraverso le cinque fasi della terapia: in tutto la prima stagione è composta da 6×55′ in cui ogni protagonista riconquista la propria libertà grazie all’aiuto di due esperti, l’antiquario Nick Allen e l’interior designer Abigail Aher. Sono loro a rimettere gli accomulatori sulla retta via insegnando loro anche come fare un po’ di soldi. Del resto si sa che l’oro del Terzo Millennio è l’immondizia, no?

Basta guardare il caso della 26enne Amie Ormand, protagonista della puntata di questa sera, che mette in vendita il suo guardaroba per ripagarsi la ristrutturazione del suo appartamento, o della vedova 59enne Sylvia Stewart (protagonista della seconda puntata), che in decenni di acquisti compulsivi stima di aver speso almeno 100.000 sterline in oggetti inutili con cui ha riempito casa: decisa a cambiar vita per il figlio, Sylvia mette in vendita il superfluo. C’è poi il caso di Joy che ha aperto un negozio per mettere in vendita la sua sterminata collezione di bambole e giocattoli, il 59enne Ray Byrne, soffocato dagli oggetti che l’hanno cacciato di casa, Stuart, che cerca casa a New York e il 42enne Barry Phillip, ossessionato da tutto quello che è tv.

Ce n’è per tutti i gusti: appuntamento questa sera alle 22.10 con la prima puntata di Mai più sepolti in casa.

 

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