Home Ballando con le Stelle Ballando con le Stelle – Carlucci: “Taglieremo i compensi, obbedisco”

Ballando con le Stelle – Carlucci: “Taglieremo i compensi, obbedisco”

Polemiche per i cachet di Vieri e Gianni Rivera, il Cda impone il taglio del 30%, la Carlucci obbedisce, non senza qualche rimostranza

pubblicato 21 Dicembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 00:59


C’è poco da fare, Milly Carlucci e la produzione del suo Ballando con le Stelle 2012, devono ottemperare. Il Cda Rai ha imposto un taglio del 30% dei cachet dei futuri concorrenti, in particolare quelli più alti, e non c’è alternativa se non quella di accontentare le richieste del consiglio d’amministrazione. Sono due, in particolare, i compensi finiti nell’occhio del ciclone, quelli destinati ai due ex calciatori Christian Vieri e Gianni Rivera. Le cifre pattuite erano state di 630 mila euro per Vieri e di 480 per Rivera, ma sono troppo alti per gli standard Rai, e si vanno a sommare a quelle necessarie a mettere insieme l’intero cast di questa nuova edizione.

La Carlucci è pronta a rispettare la richiesta, ma lo fa affidando alla stampa dichiarazioni che tendono a sottolineare come la produzione di Ballando sia tutt’altro che in perdita, anche grazie ai nomi dei concorrenti che richiedono compensi alti e garantiscono il relativo ritorno in termini di pubblicità e sponsorizzazioni:

Noi non usiamo un centesimo del canone, noi siamo un programma che serve, come altri, a fare cassa. I prodotti che fanno cassa sono quelli che mantengono tutti gli altri che fanno servizio pubblico. Quanto più un personaggio è appetibile tanto più questo personaggio attrae pubblico e investitori. Noi quest’anno siamo già stati venduti non solo per le pubblicità ma anche per le telepromozioni e la vendita è stata fatta sugli ascolti dell’anno scorso e sul cast che ha convinto gli investitori. Con un cast di nomi da pomeriggio non credo che gli investitori avrebbero fatto carte false.


La conduttrice sottolinea come l’ultimo investimento elevato fatto dalla Rai, quello di Fiorello e del suo show, dimostri che serve spendere per ottenere risultati:

Fiorello è l’ultimo esempio di investimento virtuoso che ha fatto la Rai: soldi ben investiti perché hanno riacceso una rete, un’azienda, hanno riportato sulle prime pagine una Rai che stava diventando uguale a tutto il resto. Come lo fai questo se non con lo splendore? Non credo che tu possa produrre automobili di prima qualità tagliando su tutto, perché si vede. Se no diventa come la Trabant: era fatta di cartone pressato ma così valeva: come cartone pressato.

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