Home Enrico Mentana Mentana alla Telefonata di Belpietro: “Voglio guardare in faccia i miei giornalisti e se c’è un patto di fiducia le dimissioni rientreranno”

Mentana alla Telefonata di Belpietro: “Voglio guardare in faccia i miei giornalisti e se c’è un patto di fiducia le dimissioni rientreranno”

Enrico Mentana in diretta telefonica da Belpietro su Canale 5 starebbe tornando sui suoi passi sulle dimissioni

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pubblicato 15 Dicembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 01:10


Enrico Mentana è appena intervenuto in diretta alla Telefonata di Belpietro dopo la notizia di ieri delle dimissioni dal Tg La7. Mentana ha ribadito il motivo delle dimissioni, ossia l’impossibilità di lavorare con chi lo aveva appena denunciato alla Magistratura per ‘comportamento antisindacale’. Dopo il chiarimento della notte però sembrerebbe che tutto stia rientrando come ha dichiarato lui stesso poco fa:

“Dopo un lungo e faticoso parto, è stato emesso un documento in cui la rappresentanza dei miei giornalisti riunita in assemblea ha sconfessato l’operato del sindacato territoriale, cioè l’Associazione della Stampa Romana, dicendo che era un’iniziativa sbagliata e chiedendo di ritirarlo”.

Alla domanda di Belpietro se le dimissioni a questo punto rientrano, il direttore è stato possibilista:

“Voglio guardare in faccia i miei giornalisti e se c’è un patto di fiducia rientrano. Nessuno vuole fare il Don Chisciotte o lo spaccamontagne sulla pelle degli altri. Abbiamo fatto un progetto, lo abbiamo portato avanti e se ci sono le condizioni si andrà avanti. Non mi piace distruggere per il gusto di andare sulle prime pagine”.

Se qualcuno ha pensato ad un Mentana che abbia fatto tutto questo per farsi pubblicità e per risolvere problemi interni, si sbaglia – non credo di aver bisogno di pubblicità, mi pare che le cose vadano abbastanza bene – ricordando che non si sarebbe mai sognato di fare questa azione se non fosse arrivata una denuncia dell’Ass. Stampa Romana d’intesa con il Cdr del Tg La7.

Interessante la motivazione per cui il direttore non ha letto quel famoso comunicato da cui è scaturita la denuncia e di seguito le sue dimissioni:

“Non l’ho letto perchè non faccio il passacarte ma il direttore. […] La7 è di proprietà di Telecom Italia e non ho mai dato in questo anno e mezzo un comunicato del proprietario. Perchè dovevo dare un comunicato non importante della Federazione della Stampa, cioè del sindacato dei giornalisti. E’ più importante il sindacato del mio editore?”


Enrico Mentana e Belpietro
Sulla possibilità che Mentana possa approdare al Tg1 dopo l’allontanamento di Minzolini, Mentana smentisce categoricamente:

“Se io volessi aspirare al Tg1 avrei bisogno di fare questo can can? […] Ho la perfetta caratteristica per non andare al Tg1: dico chiaramente che non vado a votare; non amo le liturgie sindacali; non amo i contratti a termine che sono quelli del Tg1 e non amo l’intromissione dei partiti che c’è alla Rai. Se me ne dovessi andarmene dal Tg La7 tenterei di fare come Santoro e tanti altri di far decollare un prodotto giornalistico come un telegiornale fuori dai circuiti normali”.

Infine da un esperto come lui, una parola sul Governo Monti e l’ipotesi di andare a votare già in primavera:

“Abbiamo visto ieri le prove tecniche. La Lega può aver fatto tutto quel can can al Senato perchè evidentemente guarda all’opinione pubblica, ai voti che si possono raccogliere facendo opposizione. Non ho mai visto fare questo tipo di lavoro pensando alle elezioni fra un anno e mezzo…”

Enrico MentanaLa7