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Speciale MTV EMA 2011 – Belfast By Night

Lo Speciale TvBlog sugli MTV EMA 2011.

pubblicato 6 Novembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 02:10


MTV EMA 2011 – Fra poco sarà il momento di seguire il red carpet e poi di rendere conto del live dello show, che promette tante sorprese per gli amanti del pop. Ma prima bisogna parlare un po’ di Belfast: c’è un solo modo per capire che cosa succede davvero in un posto che ospita un evento. Ed è aggirarsi per quel posto mescolandosi agli autoctoni, per quanto possibile. Anche se gruppi di italiani in città non passano certo inosservati. Comunque, mentre la coda delle auto che fuoriescono dall’albergo – scegliamo, per iniziare la nostra visita, il momento peggiore – si affollano, si chiama un bel taxi van. La prospettiva è di metterci almeno dieci minuti dall’ingresso alla strada.

Verso il centro


Così, uno del gruppo che ha l’aria del giornalista di lungo corso ha un’idea geniale: invece di aspettare davanti alla hall, scavalchiamo tutta la coda e lo fermiamo all’ingresso, così ci risparmiamo l’ingorgo. L’idea funzionerebbe alla perfezione, se non fosse che siamo nel nord dell’Europa e al taxista, di fare retromarcia e mantenere il vantaggio che ci siamo italicamente guadagnati, non balena nemmeno per un istante. Anzi: si sarà chiesto perché lo aspettassimo al freddo. Anche se lui è in maniche di camicia. E’ il freddo Nord che trionfa sul caldo e creativo Sud.

Arrivati vicino al centro, mentre fervono preparativi di palchi, ogni tanto spuntano troupe di MTV; fan di vari artisti si accalcano davanti agli alberghi che, presumibilmente, li ospitano, nonché assaltare qualsiasi automobile con i vetri oscurati. Dopo aver evitato accuratamente i locali che, palesemente, sono troppo turistici, ecco un pub irlandese, decisamente popolato da uomini e donne irlandesi, che bevono da irlandesi. Cioè tanto. Del resto, non c’è alcun problema – come dimostrano i numerosi manifesti accattivanti che campeggiano in città – ad ostentare un elevato consumo d’alcol come stile di vita. Su uno dei popolari taxi neri (popolari nel senso che sono molto diffusi) si legge che una corsa in stato d’ubriachezza molesta richiede un “extra-charge” di 50 sterline.

La serata pre-evento


D’altro canto fa cosi freddo (per le nostre abitudini stagionali. In verità, globalmente, il clima qui è abbastanza temperato. Piove tanto, ma la pioggia è clemente con noi), la sera, che bisogna pur scaldarsi in qualche modo. Al tavolo, ci comunicano con una certa educazione ma fermezza – un foglio stampato – che dalle 9 alle 10 il locale si trasformerà, che ci sarà musica forte, che alle 10 diventerà un night club e che il nostro tavolo è riservato. E quindi, tocca uscire e affrontare la cena.

Ora, una cena fra giornalisti si trasforma ben presto, qualunque sia il settore d’appartenenza dei giornalisti, una gara di aneddoti, posti esotici visitati e cose incredibili, irripetibili, straordinarie cui si è assistito. Avete presente quei format tv tipo Megastrutture o Pesci giganteschi, con frasi tipo «Mai visto prima», «Il più grande in assoluto», «Un’impresa tentata per la prima volta» e cose così? Ecco. Allora ve la risparmio volentieri, anche perché non è che si possano esaltare più di tanto le doti culinarie dei nordirlandesi. Si può esaltare la Guinness, però. E così, passiamo al dopocena. Sempre per una rigorosa immersione nella fauna locale. Cui piacciono, evidentemente, la musica, la birra e una certa forma di “controllo” (del resto, i recenti eventi storici di cui parleremo, giustificano questa “ossessione”), tutti racchiusi nello scatto qui sopra: una delle tante telecamere di sorveglianza della città. Sono ovunque. E in particolare agli ingressi dei pub.

Del resto, non è che gli italiani disdegnino musica, birra e “controllo”. E’ l’abbigliamento anti-freddo che ci qualifica, ancora una volta e definitivamente come forestieri. Fra gli uomini autoctoni va di moda una mise alla “taglialegna”. Il trend uomo autunno inverno 2011-2012 sembra essere: maniche di camicia, ovviamente, rigorosamente a quadretti. Anche con temperatura vicina allo zero. La parte femminile degli indigeni, invece, ha preso alla lettera il concetto di «scarpa col tacco e col plateau», rendendo obsoleta l’affermazione «tacco 12». E ha preso alla lettera anche il concetto di «mettersi giù da gara»: vestitini leggeri, shorts, scarpe aperte, gonnelline svolazzanti con sprezzo del pericolo climatico ed estetico. Le fanciulle che frequentano nottetempo le strade di Belfast sono spregiudicate sia dal punto di vista climatico che da quello dei chili di troppo e della cellulite (per carità, qui si è fortemente contrari alla donna photoshoppata, ma c’è il modo di valorizzare comunque la propria apparenza, se proprio si desidera puntare tutto su quello). E anche loro non fanno mistero di dedicarsi con passione all’alcol.

Nel “club” in cui finiamo – dopo essere passati, ma solo di striscio, al Voodoo, che mi ha personalmente accolto con le fattezze di un avventore decisamente avanti nel numero di Guinness che, al mio palesarmi come italiano, ha esaltato la Juventus e Alex Del Piero (come dargli torto) -, oltre alla selezione musicale improbabile, colpiscono appunto queste mandrie di tagliaboschi e di giovini – e meno giovini – poco vestite con look copiatissimi dalle pop star più in voga e anche oggettive difficoltà di deambulazione. Buttafuori rugbysti sono pronti a vigilare sull’andamento della serata: alle ragazze controllano il documento, visto che la quantità di trucco potrebbe ingannare circa l’età; i maschi molesti, invece, vengono trattati più o meno con la stessa delicatezza del pallone ovale tanto amato da queste parti. Anche perché, indistintamente, tagliaboschi e sgallettate finiscono per provarci o molestare tutto ciò che si muove e c’è quel clima che sembra di stare in un pub di Second Life, solo che sei nella vita vera e hai la sensazione che possa scoppiare la rissa da un secondo all’altro.

La serata finisce mentre il taxi ci riporta in albergo – niente extra charge per noi – e i manifesti colorati con Selena Gomez roteano nei tabelloni luminosi del centro cittadino.

MTV Italia