Home X Factor Elio sui compagni: “Morgan mi stimola, Arisa può capire i concorrenti e la Ventura conosce la tv”. “Ad Amici cantano tutti allo stesso modo”

Elio sui compagni: “Morgan mi stimola, Arisa può capire i concorrenti e la Ventura conosce la tv”. “Ad Amici cantano tutti allo stesso modo”

Elio parla di Simona Ventura, Morgan e Arisa, i suoi compagni d’avventura in X Factor 5, prima edizione su Sky

pubblicato 15 Agosto 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 04:23


Elio parla dei suoi compagni d’avventura in X Factor 5, prima edizione su Sky del talent-show che fu di Rai 2 e seconda per il leader de Le storie tese. Lo fa rilasciando un’intervista al Corriere nella quale confida che ha accettato soprattutto perché stimolato dalla presenza di Morgan:

L’ingrediente in più che mi ha spinto ad accettare è fare la trasmissione con Morgan, confrontarmi con lui. Penso possa essere un’esperienza interessante

Si sbilancia su tutti i compagni d’avventura, anche se in modo bonario (non era stato lo stesso lo scorso anno con Anna Tatangelo). Su Arisa:

È una che ha vissuto sulla sua pelle tutta la trafila dei provini e ancora adesso non si può dire che sia completamente affermata. È giovane e quindi è in grado meglio di tutti di comprendere anche psicologicamente i concorrenti in gara

Mentre Simona Ventura

La conosco dai tempi di “Mai dire gol” e c’è sempre stata simpatia tra di noi. È oggettivo che musicalmente se ne intenda meno, come io di meccanismi televisivi. Ma mi pare che tra i quattro giudici ci sia un ottimo equilibrio e non ci siano dei punti deboli, è giusto diversificare le capacità. Io e Morgan abbiamo molti stimoli per fare bene e tentare di estrarre ancora qualche asso per la trasmissione. E la Ventura è l’unica dei quattro che ha competenze televisive e che valuta seconda altri metri


Viene chiesto se sia preoccupato del fatto che il passaggio dalla Rai a Sky farà perdere parecchi spettatori al talent:

Non sono un grande esperto di Auditel e non mi interessa come argomento. L’unica cosa che mi preoccupa è che il programma mantenga le sue caratteristiche, che sono la professionalità e la possibilità che viene data a cantanti che altrimenti non ne avrebbero.

Se dell’edizione dello scorso anno è soddisfatto per la sua “performance” di giurato, non lo è altrettanto per il clima che si respirava. Troppi battibecchi:

Veniva richiesto a gran voce dagli autori e dal pubblico, sembrava che se non ci fosse il battibecco poi non ci sarebbe stato neanche X Factor. Sono contrarissimo ai battibecchi, infatti da un certo punto in poi non ne ho più fatti

E su Amici dice:

Mi sembra che cantino bene, ma che abbiano tutti lo stesso stile. Può essere che mi sbagli, ma è la prova del fatto che manca un vero impulso creativo: l’obbiettivo non è quello di esprimersi attraverso l’arte, ma vincere e vendere dischi […] La musica è un arte? Secondo me sì. E allora non si può trattare come una merce

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