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Lucia Annunziata querela Beppe Grillo

La conduttrice di In mezz’ora ha annunciato che porterà il leader del M5S in tribunale per aver affermato il falso su di lei nel corso di un comizio in Sicilia.

pubblicato 4 Giugno 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 17:44

Raccontandovi dell’ultimo show di Beppe Grillo anti tv raccontato in (quasi) diretta televisiva qualche ora fa vi avevamo segnalato l’attacco del leader del M5S nei confronti di Lucia Annunziata. Tutto è nato dall’ospitata del deputato pentastellato Roberto Fico a In mezz’ora, programma della domenica pomeriggio di Rai3 condotto proprio dal direttore dell’Huffington Post nostrano. In quell’occasione il nuovo capogruppo alla Camera del M5S aveva citato la fondazione Vedrò di cui fanno parte alcuni esponenti del governo Letta, tra cui lo stesso Premier.
E proprio a proposito del fatto che Vedrò è una fondazione sostenuta economicamente dall’Eni, Grillo ieri nel corso di un comizio tenuto in Sicilia, in vista delle elezioni amministrative, ha detto:

Anche l’Annunziata era sulla busta paga dell’Eni. Ma quando il Tg3 deve fare un servizio giornalistico sui pozzi, come pensate che lo faccia il giornalista?

Proviamo a fare chiarezza. Come già segnalato da PolisBlog, la Annunziata non fa parte di Vedrò (ecco l’elenco). Ma fa parte, invece, di Aspen Institute Italia. Che in effetti è sostenuto anche dall’Eni. La precisazione è doverosa.
A prescindere dalla questione del merito la notizia è però che l’ex direttore della Rai ha annunciato querela nei confronti dell’ex comico genovese per aver detto che “l’Annunziata quando era direttore del Tg3 ha ricevuto 150mila euro dall’Eni per una performance teatrale a Milano, e altri 150mila euro per la gestione del giornalino interno”.

La giornalista ieri sera ha inviato una nota alle agenzie di stampa per denunciare una presunta diffamazione perpetrata da Grillo:

Per quanto riguarda il mio caso personale ha sostenuto cose non vere: che io sia stata contemporaneamente direttore del Tg3 e collaboratrice dell’Eni. Sono stata direttore del Tg3 dal 1996 al 1998 mentre la mia collaborazione con l’Eni è cominciata nel 2008 e finita nel maggio del 2012. Se non mi crede prenda pure le mie dichiarazioni dei redditi e verifichi.

Poi, dopo aver ammesso di aver collaborato con l’Eni in un periodo in cui “non avevo nessun incarico dirigente in nessun altro media” per la stesura di un testo teatrale per il Piccolo di Milano e per aver coordinato il comitato scientifico di Oil, ha annunciato la querela:

Se questo significa che sono “pagata dall’Eni” – pratica di corruzione e come tale infamante – Grillo dovra’ dimostrarlo con molto più di queste insinuazioni. E dovrà dimostrarlo davanti a un giudice.

Ora si attende la risposta di Grillo.

In mezz'oraRai 1