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Vespa e Formigoni – La polemica su Porta a Porta continua

Roberto Formigoni e Bruno Vespa. La lite continua.

pubblicato 6 Giugno 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 05:53


Bruno Vespa e Roberto Formigoni proseguono a distanza la polemica a proposito di Porta a Porta e delle partecipazioni al programma.

Aveva cominciato il governatore della Regione Lombardia, lamentando di non venire invitato a Porta a porta, sottolineando che il governatore della Regione Piemonte Roberto Cota è spesso invitato e chiedendosi, peraltro, come venissero scelti gli ospiti dal giornalista e lanciando una pesante invettiva (sotto forma di domanda):

C’è qualcuno che sceglie per lui o che gli impone dei vincoli?

Vespa aveva replicato, stizzito:

Adesso Formigoni esagera. Capisco la sua conoscenza non approfondita della politica romana, ma sarebbe bastato chiedere, non dico ai leader, ma a qualunque portavoce di qualunque partito per sapere con quale assoluta autonomia di giudizio vengono fatte da sedici stagioni le nostre scelte. E si sarebbe risparmiato una offesa gratuita e pesante. Se Roberto Cota è spesso presente nella nostra e in altre trasmissioni lo si deve solo al fatto che è il solo dirigente leghista insieme con Reguzzoni e Salvini a dare una certa disponibilità, mentre nel Pdl la scelta è molto più vasta, tra ministri e titolari di incarichi di vertice.

Formigoni non è certo rimasto a guardare. Anzi, ha accusato Bruno Vespa di mentire:

il criterio indicato da Vespa è falso perché i politici regionali sono invitati eccome. Gli ho chiesto stamattina e gli chiedo ora: dica Vespa qual è il criterio con cui fa gli inviti e soprattutto dica se non ritiene opportuno che una trasmissione pagata dai cittadini sia equilibrata negli inviti delle persone e rispettosa delle scelte democratiche dei cittadini che hanno eletto Cota, ma hanno eletto anche Formigoni. Vespa non si innervosisca e dia risposte a queste semplici e legittime domande che, ne sono convinto, interessano l’opinione pubblica e gli spettatori della sua trasmissione.

Così Vespa ha pensato di chiudere la partita fornendo un elenco di date in cui Formigoni sarebbe stato ospite di Porta a porta.

Questa la dichiarazione di Vespa, che sperava, evidentemente, di aver l’ultima parola:

Mettiamo la parola fine a questa storia. [Roberto Formigoni] è stato ospite di porta a Porta in studio o in collegamento negli ultimi 4 anni il 5 aprile 2007, il 6 febbraio 2008, il 13 novembre 2008, il 29 marzo 2010, il 10 maggio 2010. La linea editoriale di Porta a Porta può essere discutibile, ma si è occupata, come le altre principali trasmissioni di approfondimento, del dibattito politico nazionale. Non risulta che fino all’ultima settimana Formigoni ne sia stato uno dei protagonisti principali. Ci auguriamo che lo diventi e che Porta a Porta ne faccia pertanto uno dei suoi ospiti più assidui.

Solo che Formigoni aveva ancora qualcosa da aggiungere in merito. Rincarando la dose e accusando nuovamente Vespa di mentire, come riporta Libero.

Il 29 marzo 2010 ho avuto la parola in collegamento da Milano per 1 minuto e mezzo. Il 10 maggio 2010 sempre in collegamento da Milano ho potuto interloquire con l’ospite in studio Ermete Realacci con due interventi di durata non superiore ai 2 minuti. Fa 3 minuti e mezzo in un anno. Analogamente sono dimostrabili come false le dichiarazioni di Vespa per quanto riguarda le date precedenti. Dunque rimangono a maggior ragione piu’ che legittime le mie domande a Vespa: spieghi ai telespettatori e non solo a me i criteri dei suoi inviti e delle sue esclusioni. […] A proposito degli inviti in studio a personalità non legate alla politica nazionale, segnalo oltre alle nove presenze del governatore Cota nell’ultimo anno, la presenza del governatore Zaia, e gli interventi del governatore Errani, del sindaco di Firenze Renzi, ecc. ecc. Tutti legittimi, beninteso: ma che contraddicono le tesi di Vespa. Vespa, Vespa, le bugie hanno le gambe corte e il tuo pungiglione è fatto a boomerang.