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Berlusconi nei TG: multe dall’AgCom

L’AgCom ha multato i cinque telegiornali che hanno mandato in onda le interviste a Silvio Berlusconi venerdì scorso, Mediaset annuncia ricorso

pubblicato 23 Maggio 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 06:16


L’AgCom multa i cinque telegiornali che venerdì scorso hanno mandato in onda le altrettante interviste a Silvio Berlusconi. L’autorità per le comunicazioni non ha gradito la sovraesposizione mediatica del premier, impegnato in dichiarazioni che contenevano diretti riferimenti alla campagna elettorale per i ballottaggi delle amministrative a Milano e Napoli, e ha stabilito sanzioni economiche per tutti i telegiornali che hanno offerto lo spazio nelle loro edizioni serali a Berlusconi: Tg1, Tg2, Tg4, Tg5 e Studio Aperto.

Escluse naturalmente le uniche due testate generaliste a non essersi prestate: il Tg3 e il Tg La 7 di Enrico Mentana.
Ai tg di Minzolini (che avrebbe già raccolto le critiche del nuovo DG Lorenza Lei) e Fede sono stati comminate multe maggiorate fino alla somma di 258.230 euro, il massimo previsto per legge, in quanto entrambi recidivi: “L’Autorità ribadisce che vige il dovere di equilibrio e completezza di informazione fino alla conclusione della campagna elettorale con i ballottaggi in corso“. Non è bastato dunque l’espediente di utilizzare cinque “interviste” al posto dei videomessaggi già vietati dall’AgCom il 12 aprile scorso.

Immediata la reazione di Mediaset che in uno scarno comunicato ha annunciato ricorso contro la decisione:

Mediaset è allibita per le sanzioni decise oggi dall’Agcom contro le quali ricorrerà immediatamente al TAR. Con questa decisione l’Autority impedisce di fatto alle televisioni di fare il proprio mestiere di informazione e in questo modo diventa parte anziché arbitro, come la legge vorrebbe, del confronto politico.

Voi cosa ne pensate?