Home Striscia La Notizia Antonio Ricci e le Veline. La battaglia continua: “Io non sono Dio, sono un pontefice”

Antonio Ricci e le Veline. La battaglia continua: “Io non sono Dio, sono un pontefice”

Nel corso della conferenza stampa che presenta il cambio di conduzione di Striscia la notizia, Antonio Ricci prosegue la sua crociata in difesa delle Veline e contro tutti quegli altri che mercificano il corpo della donna. Ricci ne ha davvero per tutti. Su di sé e sul suo ruolo di creatore delle veline afferma: Io

pubblicato 24 Marzo 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 07:45


Nel corso della conferenza stampa che presenta il cambio di conduzione di Striscia la notizia, Antonio Ricci prosegue la sua crociata in difesa delle Veline e contro tutti quegli altri che mercificano il corpo della donna.
Ricci ne ha davvero per tutti. Su di sé e sul suo ruolo di creatore delle veline afferma:

Io non sono Dio, sono un pontefice. Se avessi inventato le veline sarei Dio, invece ho dato loro solo un nome.

Poi attacca le telegiornaliste (il Tg di SKY):

Anni e anni fa ho sostenuto che le telegiornaliste vengono scelte con criteri di selezione come quelli di Miss italia. Si attaccano le Veline e poi vedi il tg di SKY che sembra la finale di Miss Italia.

E ancora, con evidente riferimento a Lady Burlesque:

Perché il burlesque è una figata culturale e due ragazze che ballano sono il male del mondo?


Andiamo con ordine.
Il 14 marzo scorso, Striscia la notizia annuncia che rinuncerà a Veline e lancia una sfida alla Rai e a De Benedetti. I termini della questione? Molto semplici: Ricci è disposto a rinunciare alle veline (e anche al programma Veline), a patto che la Rai rinunci a Miss Italia e il gruppo L’Espresso al settimanale “D-La Repubblica delle donne” e al mensile “Velvet”.

La provocazione non viene raccolta, al momento. E così Ricci può sfogarsi alla grande, portando avanti la sua battaglia personale – e una trovata mediaticamente geniale, senz’ombra di dubbio, perché a prima vista condivisibile – anche in questa conferenza stampa. Il creatore di Striscia cavalca addirittura la questione del successo estivo del programma Veline (e dell’occupazione) e dice:

Rinuncio a Veline, lascio a casa delle persone che lavoravano su Veline e probabilmente andrà in onda Paperissima sprint.

E gli altri che fanno? Sembra voler dire Ricci. Continuano a mostrar donne nude?

Ecco. Questo più o meno è il quadro complessivo. Questo il riassunto di una vera e propria campagna promozionale, portata avanti a volte con i toni del martirio, a volte con quelli enfatici e beffardi di chi ha messo, ancora una volta, nel sacco l’avversario.

Ora. Al sottoscritto, personalmente, piacerebbe davvero pensare che questa fosse una battaglia per ideali e morale. Ma non lo è, e dovrebbe apparire evidente a tutti.
E’ piuttosto uno scontro che ha molto a che vedere con la politica, e con l’immensa stima che Antonio Ricci ha di se stesso. Ne parleremo.

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