Home Notizie FIGHETTITUDINE: la vera essenza della Tv, secondo Eros Luciana

FIGHETTITUDINE: la vera essenza della Tv, secondo Eros Luciana

Il ricordo non stinge col passare dei giorni. Riguarda uno dei meravigliosi, densi e spiritosi interventi di Luciana Litizzetto con gonna larga e calze strizzapelle davanti a don Fabio Fazio che strabuzza gli occhi e li alza verso il Signore, in richiesta di perdono. Falsone: perchè la Luciana sexy in punta di lingua e di

pubblicato 2 Marzo 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 08:17

Il ricordo non stinge col passare dei giorni. Riguarda uno dei meravigliosi, densi e spiritosi interventi di Luciana Litizzetto con gonna larga e calze strizzapelle davanti a don Fabio Fazio che strabuzza gli occhi e li alza verso il Signore, in richiesta di perdono. Falsone: perchè la Luciana sexy in punta di lingua e di ginocchia tira su le balls in cui ci precipitano certi ospiti del don Fabio.

Memore della felicità pubblicitaria, Luciana sfodera battute a trecentosessanta gradi e oltre (sfonda il muro dei gradi) e va a segno. Se in pubblicità dice alla coop che, come marito, si acconterebbe non di un fusto ma di un fustino (citazione doc di un Paolo Ferrari d’antan) in “Che tempo che fa” Luciana – ruby rubarisate- ha proposto una parola chiave per capire la tv di oggi.

La parola è FIGHETTITUDINE, qualcosa che ai più anziani amanti della poesia ricorda la NEGRITUDINE di Leopold Senghor o ai più giovani la BENIGNITUDINE (condizione dell’anima dantesca di Roberto, ex frequantatore assiduo della scuola linguistica nella casa de popolo di Prato).

Ma la FIGHETTITUDINE, condizione pur ben nota, assurta a novità grazie di Luciana, è tutta speciale e nuova. Passa fra i corpi senza posa, numerosi come la popolazione miliardaria cinese, delle Vallette, Veline, Velone, Vipere e Viperette del gossip proibito e propone una filosofia dell’essere che non ha freni, e continuerà a coniare in senso digitale (e non solo) le mille e mille notti della sadiana somoda e gomorra che illuminano con fari eretti le televisioni d’oggidì.

Non a caso ho parlato di fari eretti. Penso che la FIGHETTITUDINE, vocabolo da inserire nei dizionari della crusta e condom, vada estesa come parabola lingustica e significante. Essa può essere ancora meglio applicata a tutte le signore e signorine V sopra elencate (V come Veneri tascabili del video) ma anche a tutti coloro che entrano nello spazio erotico delle telecamere, il colpo grosso che continua.

La FIGHETTITUDINE, in un certo senso, appartiene soprattutto agli U che rispetto alle V sono o credono o comunque si considerano molto di più delle svariate V, essendo loro stessi a conferire il passaporto nel regno a più pollici della dimesione in nome del Voyeurismo che ci domina.

Gli U, ossia gli Uomini, sono protagonisti della FIGHETTITUDINE. Faccio qualche nome di conduttori e showmen un pò alla rinfusa: Michele Santoro, Gigi Marzullo, Carlo Conti, Bruno Vespa, Enrico Mentana, Maurizio Costanzo, Pippo Baudo e…Ognuno di loro dopo tanti anni di dura esposizione mediatica ha diritto di entrare nel recinto descritto da Luciana, altro che fustini.

Per rafforzare gli U, adesso in tv pensano al ritorno di Giuliano Ferrara, Vittorio Sgarbi e sicuramente qualcun altro che sta facendo riscaldamento a bordo campo.
Ecco, cara Luciana, la vera sfida: V contro U. A chi andrà l’egemonia fighettistica?
Te ne sarò grato se ti sentirò parlarne a don Fabio, che di FIGHETTITUDINE con te ha imparato molto. Linguisticamente.

Italo Moscati