Home Maria De Filippi Rudy Zerbi a TvBlog (1a parte): “Ad Amici sono servito ad Annalisa e Virginio. Non so se rifarò Italia’s got talent”

Rudy Zerbi a TvBlog (1a parte): “Ad Amici sono servito ad Annalisa e Virginio. Non so se rifarò Italia’s got talent”

Rudy Zerbi è davvero un mago di dialettica, come lo ha definito la sua pigmaliona Maria De Filippi. Intervistarlo significa destreggiarsi in un mare magnum di preterizioni (“Io questo non lo direi mai, non sono il tipo” e poi lo dice), di lusinghe e puntualizzazioni. Il prof più atipico di Amici, più che un falso

pubblicato 13 Febbraio 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 08:45


Rudy Zerbi è davvero un mago di dialettica, come lo ha definito la sua pigmaliona Maria De Filippi. Intervistarlo significa destreggiarsi in un mare magnum di preterizioni (“Io questo non lo direi mai, non sono il tipo” e poi lo dice), di lusinghe e puntualizzazioni. Il prof più atipico di Amici, più che un falso modesto, è uno che si compiace senza pudori della sua schiettezza. Per poi sguazzare con autoironia nei suoi difetti, dalla logorrea alla voglia di visibilità televisiva (“io lo ammetto, a differenza di altri”).

Insomma, quest’uno contro tutti non ha infinocchiato, dopo le recenti critiche, il sottoscritto, ma devo riconoscere al personaggio in questione di essere un simpatico interlocutore con gli attributi. Perciò Rodolfo (all’anagrafe) “si merita” un’intervista in due puntate, realizzata in tandem con le curiosità e critiche di voi lettori. Nella prima parte di oggi parliamo dei suoi allievi di Amici, del ruolo che ha avuto all’interno del programma e soprattutto di com’è nato Mai Dire Amici. Nella seconda parte di domani troverete un lungo e “forte” diritto di replica a Giusy Ferreri, la sua verità sulla lite con Luca Jurman e, infine, getteremo luce sul suo rapporto professionale con Maria De Filippi.

“Prima ancora che tu mi faccia le domande, ti dico che sono lusingato. Avendo appena iniziato a fare televisione non mi aspettavo di ricevere tanto spazio su TvBlog, anche se non propriamente positivo. Non mi è mai successo prima. E dire che vi leggo almeno 5 volte al giorno, perché leggere voi è come recuperare tutta la tv che si è persa. Vi posso dire tutto quello che avete scritto su di me negli ultimi due anni”.

Ad esempio?

“Quando scrivi, ‘la Gialappa’s dice forti verità dandogli dello zimbello’, sei forte nel massacrarmi. E’ quando dici che Mai Dire è un vestitino su misura mia che la cosa diventa penosa, perché mi state letteralmente sopravvalutando, ragazzi. Mi date un’importanza che non ho. Io sono coinvolto, in quanto faccio Amici e sono amico loro, ma non è una mia idea. Magari lo fosse stata. Mi arrogherei dei meriti che non sono i miei”.

Rudy Zerbi
Rudy Zerbi
Rudy Zerbi
Rudy Zerbi
Rudy Zerbi

zerbi mai dire

Però stai obiettivamente rubando la scena a Diana, che doveva essere l’unica vittima dei Gialappi, su.

“Avete tratto conclusioni affrettate. E’ stata una casualità nella prima puntata la mia presenza ricorrente: c’erano la mia diatriba con Jurman, il rapporto con Virginio e quello con Diana, dinamiche che hanno fatto la storia di quest’edizione. Se togli questo, togli gran parte di ciò che è accaduto. Io faccio anche la figura del poco lungimirante, quando dico a Virginio che al serale non ci sarebbe arrivato. Non conosco il montaggio, ma può darsi che nelle prossime puntate neanche sentirete più parlare di me né mi vedrete negli rvm”.

Ci chiarisci una volta per tutte che ruolo hai ad Amici? Da ex discografico, senza essere un maestro di canto, cosa stai insegnando a questi ragazzi?

“Chiariamo una volta per tutte che io non faccio il discografico ad Amici e non lo sarò mai più. Chi mi ha invitato ha compreso che oggi, per preparare dei cantanti alla vita al di fuori della scuola, non bastano lezioni di tecnica di canto, pur fondamentali. I ragazzi devono sapere cosa succede al di fuori, come si sta sul palco, cosa sono i contratti, come si fanno i dischi e i rapporti con le case discografiche. La brillante intuizione è stata quella di offrire ai ragazzi delle persone che insegnino altre cose: trovo che sia una visione moderna e coerente con quello che diventato Amici oggi. Poi, che io non prepari i cantanti è stato dichiarato dal primo momento, essendo sempre supportato da un tecnico in aula”.

Partiamo da Annalisa. Ai più sembra che tu abbia puntato su di lei solo perché è il cavallo di razza di Amici 10. Ti senti responsabile per non essere riuscito a farla “venir fuori” in molte esibizioni?

“Innanzitutto, io sono stato l’unico a darle i voti più alti ai provini. Quindi, la mia è stata un’intuizione e non può essere una colpa. Lo stesso Luca Jurman da subito ha puntato su altri ragazzi. Poi, l’avete visto, Annalisa ha una particolare difficoltà nell’esprimere i propri sentimenti. Io e lei veniamo dalla stessa montagnetta della Liguria, siamo fatti nello stesso modo: per entrambi non conta nient’altro, se non la volontà di fare le cose. Parliamo poco di noi e ci confessiamo quelle cose che ci siamo conquistati da soli. Ieri ci siamo ritrovati in una saletta e ci siamo detti che fuori da qui non passerà un giorno senza sentirci”.

Addirittura? E dire che in tv sembrate quasi “ignorarvi” a vicenda…

“Invece siamo diventati amici, ma la differenza grossa è che io non le ho mai chiesto di parlare bene di me o di ringraziarmi per farmi bella figura. Non ce ne frega niente: io l’adoro perché mi ci ritrovo enormemente. Il rapporto che si percepisce dall’esterno è sobrio, forse proprio per questo più autentico. Anche se lei non mi dice che ‘mi ama’, come Diana, non significa che non creda in me. E’ semplicemente più riflessiva e moderata degli altri, vista anche la sua età”.

Quanto a Virginio, un lettore ritiene che tu ti sia addentrato con lui in analisi psicologiche improvvisate. E che il distacco tra voi sia stato, per questo, inevitabile. Ti sta ancora a cuore il suo percorso?

“Io ritengo Virginio uno straordinario artista di grandissima sensibilità. L’unico neo che gli ho sempre riconosciuto è il fatto che non riuscisse a tirar fuori un certo carattere e che rimanesse chiuso in un suo mondo. Anche la commissione esterna lo giudicava sempre in modo mediocre, cioè da sufficienza risicata: la sua vita era un 6. Io mi sono arrabbiato tantissimo con lui, visto che lo considero uno da 9 e sono felice che finalmente sta venendo fuori. Oltretutto ha avuto occasioni importanti rispetto ad altri, da Sanremo al disco, e le ha sempre affrontate con uno spirito da 6. La cosa che mi ha dato più soddisfazione è quando al serale lui, tre puntate fa, ha voluto sapere la mia opinione. Maria gli aveva chiesto di chi gli interessasse sentire il parere della commissione e ha scelto tra tutti me, nonostante non lo seguissi da settimane”.

Insomma, Virginio non ti ha rinnegato come mentore anche se si prepara con Perris ora?

“Diciamo che, anche se non lavoriamo più insieme, lui sa che quello che questo rapporto conflittuale ha tirato fuori in lui è un elemento fondamentale del prosieguo della sua carriera. Il nostro è il classico rapporto maestro-alunno, ma anche un po’ genitore-figlio. E’ anche questo che faccio lì dentro, magari io a Virginio non ho mai insegnato canto ma di sicuro gli ho dato una struttura personale. Questi ragazzi devono essere preparati ad assorbire quello che può capitargli, perché si perde la testa in un minuto e mezzo quanto fai qualsiasi cosa ti porti alla celebrità (e in questo leggici anche un’autoconsiderazione), figurati quando vendi dischi e hai successo di colpo”.

Per tagliare la testa al toro, chi vuoi che vinca tra Virginio e Annalisa?

“Noi insegnanti non dobbiamo essere i protagonisti, ma soltanto aiutare i ragazzi a venir fuori. Se ci troviamo in finale due allievi di talento che si giocano la cosa più importante, hai solo l’entusiasmo di dire che chiunque vincerà sarà il migliore. Non proverò rivalità, avrò solo la voglia di vedere due fantastici artisti che si giocano una cosa importante della loro carriera. Io sono così dall’inizio, non avendo alcuna aspirazione di fare il cantante non soffro del successo degli altri”.

E quale sarebbe la vittoria professionale che vorrebbe portarsi a casa Rudy Zerbi?

“Io ho un sogno, da sempre amo parlare di musica, perciò il mio sogno è condurre un programma musicale tutto mio. A differenza di altri (la frecciatina a Jurman è innegabile, ndr), io ammetto che mi piace andare in tv e avere visibilità”.

Non a caso, ti rivedremo a breve in Italia’s got talent…

“Non è mica detto”.

Ma come? Non ti rivedremo né in Mai Dire Amici, né in Italia’s got Talent. Vuoi farci esultare? Non siamo così cattivi…

“In realtà non ho avuto conferme per rifarlo in quest’edizione. Ma, se anche Maria non mi desse conferme, l’alta considerazione che ho di lei resterebbe immutata”.

continua…

Maria De Filippi