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Simona Ventura rinnega la Rai battezzando Kalispéra. E co-conduce con Signorini alla Will & Grace. Garko nella 2a puntata

UPDATE: In anteprima possiamo dirvi che l’ospite di punta della puntata di mercoledì prossimo di Kalispéra è Gabriel Garko. E’ Simona Ventura, dando ad Alfonso Signorini del cortigiano per poi mostrare la sua foto-ricordo di un passato etero, a battezzare il debutto di Kalispéra su Canale 5. Più che un talk show, un numero zero

pubblicato 15 Dicembre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 10:16


    UPDATE: In anteprima possiamo dirvi che l’ospite di punta della puntata di mercoledì prossimo di Kalispéra è Gabriel Garko.

E’ Simona Ventura, dando ad Alfonso Signorini del cortigiano per poi mostrare la sua foto-ricordo di un passato etero, a battezzare il debutto di Kalispéra su Canale 5. Più che un talk show, un numero zero alla Will & Grace, con una Super Simo indispensabile nel contraltare col conduttore:

“E’ da maggio 2001 (aveva condotto come ultimo show Piccole canaglie, ndr) che non dico ‘benvenuti a Canale 5’. Se ritorno? No comment”.

E l’one man show che non ti aspetti, dicendole ‘amore, sei un amica’, dimostra che oggigiorno gli scazzi tra i potenti della tv… si risolvono in tv. Si sono odiati in tutti gli ultimi anni a mezzo stampa, ora fanno pace ‘col botto’. E nella seconda serata di Canale 5 torna il colore: Kalispéra è un Verissimo al cubo, senza la necessità di abbassare il livello perché la Toffanin sembri più intelligente di Signorini.

La Ventura in ogni caso buca il video a Mediaset (nonostante delle brutte luci diano risalto al suo viso scavato): a quando un suo ritorno in pianta stabile, dopo la sua recente decadenza in casa Rai? L’intervista verte quasi tutta sul privato, in un’atmosfera da versione televisiva di ‘Chi’. E Signorini torna al gossip salottiero dei tempi di Nessuno è perfetto con la Giacobini. Il momento clou è quando cita il caso Giorgio Gori come presunta causa della rottura del suo matrimonio. La Ventura risponde che “non esistono persone o cose che possono rompere determinati rapporti, non è mai colpa di una terza persona”. Ed è orgogliosa di aver lanciato la rediviva Elena Santarelli, nel cast fisso del programma. La mission di Kalispéra è di trasformarla in una nuova showgirl.

Kalispéra – le foto della prima puntata
Kalispéra - le foto della prima puntata
Kalispéra - le foto della prima puntata
Kalispéra - le foto della prima puntata
Kalispéra - le foto della prima puntata
Kalispéra - le foto della prima puntata
Kalispéra - le foto della prima puntata
Kalispéra - le foto della prima puntata
Kalispéra - le foto della prima puntata

La Gelmini “è solo” in collegamento (e dà a Signorini della simpatica canaglia), mentre Rutelli è il secondo ospite della puntata. Insieme commentano le vicende di ieri a Montecitorio, ma subito l’atmosfera diventa da spettacolo della politica, come solo Signorini sa fare (mostrando per giunta una comparsata da attore figurante di Bocchino, nelle vesti di cameriere). Rutelli stesso lo dice:

“Siamo riusciti quasi a non parlare di politica”.

Kalispéra è il programma nazionalpopolare perfetto per Canale 5, lo stesso Signorini sottolinea che lui non vuole fare tv di finzione. E, rispetto ad altri colleghi, la sua mancanza di puzza sotto al naso aiuta per far passare un nuovo clima di freschezza e solarità.

Signorini sa fare la televisione con più verità di conduttori veri? Di certo lui non intervista, ma cazzeggia e spettegola amabilmente, il che per la seconda serata è azzeccatissimo. In più, la trovata di un cane scodinzolante di nome Vespa è di un metatelevisivo irresistibile.

Se non fosse per quella casa-cartonato meno credibile della peggiore sitcom low-cost, potrebbe quasi essere un programma ‘adatto’. Specie per le tante idee, tra cui si staglia un ritorno al gossip d’autore con la rubrica Beh va beh. Roba per nostalgici di Lucignolo, con la differenza che ora Signorini è abbastanza potente per farsi la tv da solo.

Una nota a margine, avanzata dai nostri lettori. Visto l’intento mimetico, di creare un’intimità tra le mura domestiche, perché non eliminare il rumoroso pubblico?