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Veronica Mars

Questa sera Italia1 programma Veronica Mars, teen-drama-detection di produzione WarnerBros. Mario A. Rumor regala a TvBlog una bella recensione: la proponiamo, in attesa di vedere i primi tre episodi, uno dietro l’altro. Quando i protagonisti della teen-tv vogliono seguire le orme di detective e poliziotti e cingere d’assedio le sfumature più accessibili del noir classico

12 Aprile 2006 11:26

Questa sera Italia1 programma Veronica Mars, teen-drama-detection di produzione WarnerBros. Mario A. Rumor regala a TvBlog una bella recensione: la proponiamo, in attesa di vedere i primi tre episodi, uno dietro l’altro.
Veronica Mars Quando i protagonisti della teen-tv vogliono seguire le orme di detective e poliziotti e cingere d’assedio le sfumature più accessibili del noir classico di solito si mettono a sorseggiare caffè (in luogo di tradizionali bevande altamente alcoliche), parcheggiati dentro le loro auto in attesa che accada qualcosa, qualunque cosa, mentre pedinano, spiano… insomma non si fanno gli affari loro. Veronica Mars inizia così. C’è poco da scherzare (à la The O.C.) e poco da psicanalizzare (à la Dawson’s Creek). Veronica Mars (Kristen Bell), teenager di diciassette anni, è propriow come la vedete: battuta pronta, armadietto chimera, contro-adolescente salvifica di sfigati di colore, un tempo popolare prezzemolina dei più mefitici gruppi “in” della scuola, oggi anticristo dal biondo capello corto. Il peggior incubo per coetanei e adulti, ma nessuno ancora ha compreso la portata vendicatrice della ragazza. Forse nemmeno papà (Enrico Colantoni), che il detective lo fa per davvero. Ma se neanche vi avvicinate di un grammo alle intemperie esistenziali della Nostra, fareste bene a ritornare sui vostri passi e 1) giocare ai bimbi viziati a Newport Beach; 2) ragionare sulla vostra vita pescando un qualsivoglia film di Steven Spielberg, oppure 3) provare a spiccare il volo come Superman in quel di Smallville. Qualcosa troverete. Veronica Mars ha all’attivo traumi impossibili da archiviare: almeno non in televisione. La madre l’ha abbandonata senza un perché (andrebbe cercata, giusto?). La migliore amica, collega di party, è stata assassinata (chi diavolo è stato?). Il fidanzato cool l’ha piantata in asso facendola retrocedere al grado zero di esistenza scolastica (il beneamato nerd-world) e, oltraggio ontologico, una notte s’è svegliata in un letto sconosciuto senza memoria e senza più verginità. Un minimo di incazzatura è sempre concessa.

Creato da Rob Thomas (Cupid), Veronica Mars è il contraltare nero e crudo della teen-tv sognante e ottimistica. Quella che serba risposte preconfezionate ai dissapori della vita mentre ricicla con successo la formula del telefilm-jukebox per restare avvinghiato alle palpitazioni pop giovanili. Difficile capire a quale generazione potrebbe parlare. Un po’ di confusione regna anche negli States dove la serie ha conquistato un posto di riguardo, s’è aggiudicata la seconda stagione ed è già promossa in terza. Quelli della UPN, il canale che lo trasmette, si augurano che Veronica possa diventare ciò che per il Network era stato a suo tempo Buffy the vampire slayer. Ovvero alta (e altra) difformità dell’universo teen codificato e precisino. Se avete letto le righe di chi ci ha preceduto, saprete che il telefilm è nel cuore di Damon Lindelof (LOST) e dello Zio Stephen King. Tutto confermato. Non vi resta che seguire l’esempio. Poi fateci sapere.
[Sito ufficiale di Veronica Mars]
Mario A. Rumor

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