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Auditel Rewind – 1971

Il monopolio Rai sembra avere i primi scricchiolii in quest’anno. Arriva infatti la registrazione da parte del tribunale della sua città per Telebiella come “giornale periodico a mezzo video”, direttore è Peppo Sacchi, regista formatosi alla Rai di Milano. Dal confine jugoslavo arrivano i primi segnali di Capodistria che trasmette ogni sera 3 ore di

di Hit
pubblicato 12 Agosto 2010 aggiornato 21 Gennaio 2021 16:08



Il monopolio Rai sembra avere i primi scricchiolii in quest’anno. Arriva infatti la registrazione da parte del tribunale della sua città per Telebiella come “giornale periodico a mezzo video”, direttore è Peppo Sacchi, regista formatosi alla Rai di Milano. Dal confine jugoslavo arrivano i primi segnali di Capodistria che trasmette ogni sera 3 ore di programmi a colori che si captano dal Veneto fino alle Marche. Umberto Delle Fave diventa presidente della Rai. Passiamo ora alla nostra top ten del 1971 che parte come sempre dal decimo posto occupato dallo sceneggiato interpretato da Renato Rascel “I racconti di Padre Brown”, una specie di “Don Matteo” ante litteram, con una media di 18.900.000 telespettatori.

Stesso ascolto e stessa posizione per lo sceneggiato televisivo interpretato da Tino Buazzelli “Nero Wolfe” tratto dai romanzi di Rex Stout, con la partecipazione di Paolo Ferrari che fece registrare una media di 18.900.000 telespettatori. Al nono posto con 19.700.000 telespettatori un tandem di programmi, si tratta della proposizione televisiva della commedia “Un mandarino per Teo” e del teleromanzo “E le stelle stanno a guardare” con Alberto Lupo per la regia di Anton Giulio Majano. Ottavo posto per il varietà “Speciale per noi” con una media di 19.800.000 telespettatori.

Al settimo posto si piazza il varietà “Teatro 10” condotto da Alberto Lupo con la partecipazione di Mina, celebre la sigla finale cantata a due dal titolo “Parole parole” (di cui ci occuperemo nella puntata di domani) con una media di 20.100.000 telespettatori. Sesto posto per la telecronaca diretta dell’incontro di calcio fra Borussia e Inter del primo dicembre con una media di 20.500.000 telespettatori, mentre al quinto posto c’è “Mai di sabato, signora Lisistrata” con 20.700.000 telespettatori. Quarto posto per uno dei più celebri titoli condotti da Mike Bongiorno si tratta del “Rischiatutto” con una media sul secondo canale di 21.400.000 telespettatori. Terzo posto per lo sceneggiato con Alberto Lupo di Biagio Proietti “Come un uragano” con 21.900.000 telespettatori, mentre il secondo e il primo posto sono dopo il continua.


Il secondo posto è occupato dalla serata finale il 27 febbraio dell’edizione numero 21 del festival di Sanremo con 24.400.000 telespettatori mentre al primo posto della classifica dei programmi più visti del 1971 c’è “Canzonissima” con l’edizione bis di Corrado e Raffaella Carrà che fa registrare una media di 25.400.000 telespettatori.

[Dati tratti da “Storia della tv italiana” Garzanti]

I Ricchi e Poveri che arrivarono al secondo posto di Sanremo ’71 con “Che sarà” :

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