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Tg1: polemica sugli ascolti, Garimberti zittisce Minzolini

Pomeriggio di ordinaria tensione alla Rai. Al centro della polemica, guarda la novità, è sempre il contestatissimo direttore del Tg1 Augusto Minzolini e la sua reazione di fronte ad un comunicato di Nino Rizzo Nervo, consigliere d’amministrazione, sugli ascolti in calo del telegiornale della rete uno. Repubblica, che ha ripreso i dati forniti da Nervo,

pubblicato 15 Aprile 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 16:39


Pomeriggio di ordinaria tensione alla Rai. Al centro della polemica, guarda la novità, è sempre il contestatissimo direttore del Tg1 Augusto Minzolini e la sua reazione di fronte ad un comunicato di Nino Rizzo Nervo, consigliere d’amministrazione, sugli ascolti in calo del telegiornale della rete uno. Repubblica, che ha ripreso i dati forniti da Nervo, ha raccontato:

I dati mettono a confronto le gestioni del Tg1 degli ultimi 5 anni (concentrandosi su 5 mesi chiave, dal primo ottobre al 31 marzo). Si parte dal 2005-2006 quando il telegiornale era firmato da Mimun passando per il triennio di Riotta. In questo lustro, il dato che più colpisce è il milione circa di ascoltatori persi dall’edizione delle 20 di Minzolini – quella principale – rispetto al primo anno di Riotta (2006-2007). In termini di share è stato polverizzato il 4,67% scendendo sotto i 7 milioni di spettatori. E i dati sono allarmanti per tutte le edizioni. Alle 8 del mattino, rispetto al primo Riotta il tg della rete ammiraglia ha smarrito 220 mila spettatori (con una flessione del 6%). Alle 13.30 ha ceduto 348 mila ascoltatori (meno 2,5%). A sgretolarsi è anche il vantaggio del Tg1 rispetto al diretto concorrente, il Tg5. Al mattino, Minzolini conserva appena un 3,5% rispetto al 7-9% ereditato dai predecessori.

Noi non abbiamo nemmeno avuto il tempo di allertare il nostro Hit per capire se si tratta di dati attendibili che arriva la risposta di Minzolini, un’autentica rasoiata al consigliere d’amministrazione della Rai critico nei suoi confronti:

E’ un fazioso e non sa leggere i dati. E’ un uomo ridicolo, fa da sei mesi solo una campagna contro questa testata, io ho contenuto la perdita degli ascolti.


Per Minzolini un consigliere d’amministrazione della sua azienda è “un uomo ridicolo“.

Così, in serata, è intervenuto il presidente Garimberti, altrettanto duro:

Un conto è il diritto di critica, anche aspra. Altra cosa sono gli insulti. Come presidente del consiglio di amministrazione della Rai, non posso tollerare che un direttore insulti un consigliere. Al di là dei chiarimenti, che non mi pare smentiscano la sostanza delle cose, Minzolini ha perso una buona occasione per tacere. Ma più in generale si sta perdendo in Rai una buona occasione per tenere il dibattito sulle questioni Rai all’interno delle regole e dei confini aziendali

Un gran bel clima, non c’è che dire. Vedremo se Hit riuscirà a fare un po’ di chiarezza sul tema nei prossimi giorni.

Rai 1