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Oscar Tv 2013, Fabrizio Frizzi a TvBlog: “Mi sarebbe piaciuto fare dei programmi su una radio web”

La nostra intervista al conduttore degli Oscar TV.

pubblicato 12 Marzo 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 20:24

Al termine della conferenza stampa di presentazione degli Oscar Tv 2013 – Premio Regia Televisiva, abbiamo fatto quattro chiacchiere con il conduttore, Fabrizio Frizzi.

Attualmente al timone di Red Or Black insieme a Gabriele Cirilli, ci ha raccontato un po’ della sua esperienza come conduttore degli Oscar Tv essendo anche lui impegnato anche in un’altra conduzione, e del suo rapporto con il web. E a proposito di TvBlog: ci ha chiesto se in conferenza fosse presente anche il nostro Lord Lucas!

In conferenza si è parlato di un premio al web e di maggior attenzione a questo mondo, cosa ne pensi?

E’ giustissimo: ci sono mille maniere diverse di esprimere il proprio talento, il proprio messaggio, la propria cultura attraverso programmi, attraverso Youtube, attraverso mille forme di comunicazione. Io stesso ho pensato, ma poi non c’è mai stato tempo di farlo, ad una radio web per fare dei programmi che in qualche modo mi assomiglino. Cosa che non ho potuto fare nei canali ‘tradizionali’, è un modo in più per esprimersi. Ho conosciuto anche dei grandi talenti delle tv via web, giovanissimi, con tanta esperienza e tanta creatività. Sarebbe bello poter interagire andando io magari da loro e trovando uno spazio nuovo lì, o facendo qualcosa loro nella tv generalista.

Ma com’è il tuo di rapporto con il web?

Il mio rapporto con il web è profondo, perchè ho cominciato a frequentarlo dall’inizio. Io sono uno di quelli che ha usato il computer dall’inizio, soprattutto per scrivere e per informarsi. Dalla fine 89, è proprio una vita. Quindi ho seguito l’evoluzione di Internet, dei siti, dei blog e di tutto quello che è venuto dopo. Cerco di essere al passo anche se ci vuole tempo per seguire tutto, a volte si impazzisce, gira un po’ la testa. Sono un fruitore a tempo perso, e qualche volta al tempo ‘rubato’ al riposo.

Sei attualmente impegnato anche nella conduzione di un programma su Rai1: dicevi in conferenza che tra conduttori non c’è più rivalità, ma più sportività.

Non sono più i tempi di Corrado e di Mike che si prendevano a battute – che poi in realtà secondo me lo facevano per far divertire il pubblico, non c’era rivalità neanche tra loro -. Ognuno fa il proprio mestiere, si cerca di farlo al meglio e si cerca di fare bella figura con il proprio mestiere. Quando va meno bene pazienza, quando va bene si semina per qualcosa di nuovo. Questo vale per noi ma anche per gli altri: sono un tifoso anche del lavoro degli altri. Ad esempio sono felice per Fazio e Littizzetto, che sono usciti da una situazione non facile e hanno fatto un Festival molto bello, molto personalizzato, che aveva i sapori delle loro esperienze ma aveva anche la leggerezza del Festival; sono felice per Giulio Golia e le Iene che sono riusciti a sbloccare la situazione del Ministero della Salute, consentendo a una bambina di giocarsi di nuovo la carta della vita; sono felice per X Factor, hanno fatto un programma molto bello, emozionante per il modo in cui era raccontato. Guardo nel nostro orticello, abbiamo tanti bei programmi: è stato bellissimo “Volare”, molto bravo nel suo impegno assoluto Giuseppe Fiorello…Beppe…anche se ormai è ‘Giuseppe’, perchè è diventato un attore quasi inarrivabile. Quindi il lavoro degli altri lo vivo quasi e soprattutto come spettatore, e come addetto ai lavori: non sono invidioso del successo degli altri, anzi, cerco spunti per migliorare magari il mio di lavoro.