Home Barbara D'Urso Pomeriggio Cinque, la D’Urso non spaccia (“droga né attivisti”). E sdogana il binomio grillini-gieffini

Pomeriggio Cinque, la D’Urso non spaccia (“droga né attivisti”). E sdogana il binomio grillini-gieffini

La conduttrice di Pomeriggio Cinque risponde a tono al leader del Movimento 5 stelle.

pubblicato 7 Marzo 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 20:36

Alla fine vince sempre lei. Bene o male, il fine mediatico giustifica i mezzi d’ursiani, che riesce a finire sulle prime pagine sia per le attenzioni di Berlusconi che per quelle di Grillo. Dopo la polemica scoppiata ieriPomeriggio Cinque è finito nel mirino del Movimento 5 stelle per aver dato spazio a un improbabile attivista – Barbara D’Urso si è presa il consueto primo piano con risposta a tono:

“Non ho mai attaccato Beppe Grillo e il movimento 5 stelle nelle mie trasmissioni, anzi ho sempre detto che trovo Grillo un uomo troppo intelligente per avere qualcuno dietro di lui. Lo conosco da quando avevo 18 anni. Ho fatto parlare grillini qua. Non sapete neanche che cosa io abbia votato. Mah, lo so solo io. Ora vi racconto. Il giorno prima c’era un blogger, che si chiama Daniele Martinelli, ed è un sostenitore del Movimento 5 stelle. A chiamare la redazione che lavora per me, per intervenire su quello che il blogger diceva, è questo Matteo De Vita. Io sono una testata giornalistica, ci sono giornalisti ottimi che si preoccupano di verificare se questo signore fosse o non fosse attivista del Movimento 5 stelle. Se ci chiede di parlare perché censurarlo, no? Bene, è iscritto. Che sia iscritto in un giorno o l’altro non cambia molto per noi. Peraltro, quando ieri l’ho presentato, gli ho chiesto come voleva essere definito e lui ha detto ‘io sono un attivista’”.

A questo punto, dopo aver mostrato – atteggiandosi a paladina della libertà – alcuni stralci di critiche e tweet insultanti sul suo conto (i meno offensivi), ha inchiodato tutti con la schermata del blog del Movimento, che vede effettivamente figurare come iscritto (ma solo di un meetup) tal Matteo De Vita di Bari. Ha quindi rilasciato una replica memorabile:

Pomeriggio Cinque, la D\’Urso risponde a Beppe Grillo




“Tutti i giornalisti che hanno controllato hanno visto male. Noi non abbiamo spacciato. Perché la D’Urso, poi è sempre colpa della D’Urso… Non spaccio né droga né liquori né attivisti. Io sono sicura che Beppe non intendesse me, non sono mai stata pagata da nessun partito. Non faccio propaganda. Mi viene contestata la frase ‘Vieni pure in studio la prossima volta, sempre che tu non venga espulso’. Innanzitutto sono anche una cialtrona, era una battuta ma non tanto una battuta, visto che ce ne sono stati di espulsi dal partito”.

A questo punto è ritornato in collegamento l’attivista dell’ultima ora, Matteo De Vita:

“Per il Movimento, innanzitutto, esiste il portavoce, l’attivista e il simpatizzante votante. Ieri abbiamo più urlato che parlato. Oggi spero di poter parlare meglio. Noi attivisti abbiamo organizzato dei meetup sul territorio. Non ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B”.

A scagliarsi contro di lui, ma anche contro la negligente redazione Videonews, nientemeno che Jacopo Fo, il figlio di Dario, anche lui in collegamento:

“Questo è un mitomane. Per determinare che una persona fa parte di un Movimento non basta che si è iscritto dieci giorni prima. Credo che l’Italia sia in un momento grave. Credo che la prima cosa che bisogna fare è iniziare a non calunniare le persone. State intervistando una persona che si è inventata tutto. E’ una persona che non ha nessun rapporto col Movimento 5 stelle. Io non sono d’accordo col Movimento, ma la menzogna autorizzata a questo livello non fa bene a nessuno. Io credo che la vostra redazione, se faceva un minimo di verifica approfondita, avrebbe visto che non era un esponente. E’ incredibile questa sceneggiata, è il delirio. Vi invito a riflettere”.

A questo punto la furbizia della D’Urso, dietro la sua aria da finta massaia ignorante, è stata nell’evidenziare – in un programma popolare – le contraddizioni interne del Movimento 5 stelle:

“Ammetterai che ieri noi, credendo che tu potessi a parlare a nome del Movimento… ti ho fatto parlare il 90%, rispetto ai rappresentanti degli altri partiti. Questa è la grande apertura. Non è che proprio la mia sia una propaganda contro, anzi. Poi io non l’ho presentato come rappresentante. Non è che siamo proprio abituati. E’ una situazione un po’ particolare per noi. Non sappiamo niente noi del Movimento 5 stelle e di chi ne fa realmente parte. Abbiamo dato voce a una una persona che voleva esprimere delle opinioni. Io spero solo che loro trovino un modo per governare il Paese, altrimenti la gente morirà di fame e comincerà a suicidarsi. Tutto qui”.

Dietro questo “tutto qui” la D’Urso domani sarà di nuovo sui giornali, avrà di nuovo fatto notizia e sfruttato la polemica per far parlare di sé.

Questa volta, però, bisogna darle atto che il suo ragionamento fa meno acqua di quello dei grillini, ormai sempre più gieffini visto che si parla di loro solo da “espulsi” o “papabili”, per le polemiche o le loro partecipazioni, appunto, dalla D’Urso.

Barbara D'Urso