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Città della Scienza, la campagna in tv di Un Posto al Sole

Un Posto al Sole lancia una campagna per la ricostruzione di Città della Scienza: messaggi e appelli nel corso della puntata di oggi, 5 marzo 2013.

pubblicato 5 Marzo 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 20:40

Un Posto al Sole campagna per Città della Scienza
Un Posto al Sole campagna per Città della Scienza
Un Posto al Sole campagna per Città della Scienza
Un Posto al Sole campagna per Città della Scienza

Il fuoco ha distrutto Città della Scienza, uno dei luoghi del sapere e della conoscenza di Napoli è dell’Italia. Ricostruirlo è necessario. La produzione di Un Posto al Sole.

Questo il crawl che ha accompagnato tutta la puntata di Un Posto al Sole di oggi, 5 marzo 2013, all’indomani del devastante incendio che ha completamente distrutto la Città della Scienza di Napoli. Spetta così alla soap opera sensibilizzare il pubblico tv sulla grave perdita patita dal patrimonio culturale ed educativo italiano, là dove l’informazione si è limitata a rubricare l’evento come un fatto di cronaca, “probabilmente doloso”.
La soap di RaiTre conferma così, se ce ne fosse bisogno, non solo il suo intimo rapporto con la città, ma anche la sua profonda matrice sociale, che permea i suoi personaggi, la sua narrazione e il suo stile, anche produttivo. E così sulla home page del sito ufficiale di Un Posto al Sole si legge questo:

“05/03/2013 CITTÀ DELLA SCIENZA IN FIAMME
Città della Scienza come tutti sanno è letteralmente andata im fumo. Il danno economico è oltre ogni immaginazione, ma quello morale e civile sta solo a noi affrontarlo con coraggio, sostenendo la cultura e la Fondazione Idis ora che è tutto da ricostruire. Un posto al sole si schiera affianco alla Fondazione Idis e alla nostra Città della Scienza”.

Del resto Città della Scienza è stata per diverso tempo una delle location della soap: lì, infatti, erano stati ricostruiti gli uffici della Star Box, l’etichetta musicale guidata da Filippo Ferri (Michelangelo Tommaso) che vide la nascita della ‘stella’ Carmen Catalano (Serena Rossi). Recentemente, poi, ci ha lavorato Viola (Ilenia Lazzarin) come guida scientifica. E così anche chi non è mai stato a Bagnoli, anche chi tra il pubblico non sospettava l’importanza della Città andata in fumo, stasera si è trovato ‘investito’ ‘dall’Evento’ non solo a causa dell’inatteso crawl che ha rotto la liturgia, ma anche perché ha magari ricordato le storie che si sono svolte tra i mattoncini rossi della struttura. Dopo il salto Filippo ‘gioca’ in quel che era il museo interattivo.

Se anche Un Posto al Sole ne parla allora dev’essere una cosa importante” avrà pensato il telespettatore. L’impatto emotivo di un messaggio come quello firmato dalla produzione di UPAS è superiore a un qualsiasi servizio di tg, ascoltato distrattamente, o di un’intera puntata di Porta a Porta. E’ senza dubbio un modo semplice ed efficace per sensibilizzare il pubblico e lanciare una campagna tv per la ricostruzione.

Chapeau a Un Posto al Sole e al Centro di Produzione Rai di Napoli che, con il TgR Campania, hanno deciso di schierarsi in prima linea per la ricostruzione della Città della Scienza e si sono di fatto ‘candidate’ a presidio per la ‘rinascita’ civile di un area sempre tanto difficile da vivere. E siamo certi che appena possibile la troupe farà una capatina sulle macerie e inserirà il senso di ‘vuoto’ che quelle rovine hanno lasciato in chi ama la Città della Scienza. Rossellina prima o poi vorrà a tornare a fare un giro tra i capannoni di Bagnoli: e toccherà dirle che non ci sono più. Ma che risorgeranno.

Un posto al sole