Home Notizie Ogni cosa è illuminata: un’altra televisione è possibile (senza virologi)

Ogni cosa è illuminata: un’altra televisione è possibile (senza virologi)

Il programma estivo di divulgazione scientifica condotto da Camila Raznovich alza l’asticella con una puntata monotematica sul coronavirus non coinvolgendo tuttavia gli esperti del momento

pubblicato 11 Giugno 2020 aggiornato 9 Novembre 2020 14:37

  • 21.25

    Ogni cosa è illuminata, preceduta da un anteprima con Camila Raznovich e Stefano Fresi, si apre con la storia di Antonella, un’imprenditrice che si è ritrovata a lavorare per la sua azienda di Londra dal suo paese di origine, Avellino. A seguire, un breve colloquio tra Camila e l’archistar Stefano Boeri sulle conseguenze dello smartworking sulle città.

  • 21.36

    Si torna in studio. Camila Raznovich chiede a Boeri come si sopperisca alla socialità nei piccoli borghi. Boeri: “Rischiamo di proporre una forma di sussistenza con la nostalgia. Dobbiamo prima rigenerare la città: il vicinato si è rivelata una riscoperta, dal macellaio ai servizi sanitari. Abbiamo vissuto tanti tipi di solitudine in questi mesi, anche una solitudine connessa. Eravamo chiusi in casa ma in rete: il digitale è diventato un pezzo della vita quotidiana di milioni di persone, in più lavoriamo da casa. La densità delle persone non si traduce subito in collettività. Il problema è come costruire una comunità: l’idea del borgo serve a ripensare la città”.

  • 21.40

    In collegamento viene interpellato Brunello Cucinelli, imprenditore noto come il re del cachemire e già oggetto di una imitazione di Crozza: “Se un giovane non si sposa e viene a vivere qui, il borgo muore”. Molto interessanti queste riflessioni dedicate alla socialità nei centri urbani. L’uomo vive dove ha la sua azienda, nel borgo Solomeo.

  • 21.48

    Servizio sullo stato dei borghi in Italia. La voce fuori campo appartiene al doppiatore di Robin Williams. Il Comune di Sambuca ha messo all’asta le case al prezzo simbolico di un mese. Politiche simili anche in Molise.

  • 21.52

    In collegamento interviene il poeta e “paesologo” Franco Arminio: “Dobbiamo tornare ai borghi ma non contro le città”. Stefano Fresi: “Io ho lasciato Roma per andare a vivere a Sacrofano”. Il primo dialogo della puntata si chiude qui.

  • 22.01

    Secondo blocco dedicato al rinvio delle Olimpiadi. In collegamento dagli studi Rai di Ancona il campione di salto in alto Gianmarco Tamberi, che non era riuscito a qualificarsi nemmeno alle Olimpiadi precedenti causa infortunio. Il ragazzo è andato a convivere con la ragazza poco prima del lockdown: i due erano fidanzati da dieci anni. Tamberi ha segnato il suo record proprio quando si è infortunato. Stefano Fresi legge un parallelo importante, quello con Yuri Chechi.

  • 22.18

    Si prosegue con un servizio dedicato a Tokyo, sede delle Olimpiadi che avranno luogo l’anno prossimo causa Covid. Rivediamo alcuni momenti intanto della cerimonia di apertura di Rio 2016.

  • 22.30

    Breve intervento del regista di cerimonie olimpiche Marco Balich.

  • 22.31

    Camila preannuncia il collegamento con il fotografo di fama mondiale Sebastiao Salgado per denunciare il genocidio della popolazione amazzonica che si sta consumando in Brasile.

  • 22.36

    Ecco l’atteso intervento di Salgado: il fotografo spiega che il coronavirus sta decimando la popolazione amazzonica, che non ha le difese immunitarie per malattie che derivano da zone esterne alla foresta. Più che il virus, la causa è da ricercare nei mancati controlli di taglialegna e altre persone che sono liberi di fare quello che vogliono nella foresta.

  • 22.38

    In collegamento Marino Niola da Napoli e da Bergamo Telmo Pievani, due antropologi. Niola: “Stiamo rischiando di perdere la popolazione amazzonica: queste culture sono portatrici di una straordinaria biodiversità culturale, un rapporto con la natura che dovrebbe essere un modello per noi. Per loro che non sono antropocentrici, il corpo umano non è di natura diversa dal corpo vegetale, c’è una sorta di comune natura che unisce tutti.

  • 22.41

    Telmo Pievani: “Il virus è geneticamente nuovo, quindi in linea teorica dovrebbe colpire le persone in modo uguale. In realtà queste popolazioni indigene potrebbero essere più esposte in quanto isolate: il loro sistema immunitario è meno robusto di chi ha più scambi. Le loro condizioni sanitarie ed economiche sono più basse in quanto il loro territorio è sempre più ridotto”.

  • 22.43

    Camila Raznovich chiede se ci siano altre culture a rischio. Niola: “Rischiamo la monocultura: questo si ritorcerà anche su di noi”.

  • 22.54

    Si continua con un servizio dedicato ai disastri del passato.

  • 22.55

    Ecco l’atteso collegamento con l’antropologo Premio Pulitzer Jared Diamond: “Tutto il mondo deve trovare una soluzione mondiale al Covid. Il nostro amato presidente è stato il più ignorante nella gestione della crisi col Covid. Un mio amico italiano ha perso la madre. I miei amici italiani sono sconvolti da questa situazione, ma è simile alla nostra negli Stati Uniti”. Camila non vuole sfiorare l’incidente diplomatico: “Per quanto riguarda il suo presidente, lo ha detto lei”. Ovviamente il riferimento è a Trump.

  • 23.07

    Filmato con Stefano Fresi alle prese con cinema e teatri chiusi nella Capitale. La prima puntata finisce qui.

Parafrasando il titolo di due episodi di Boris, mitica comedy italiana tornata in grande spolvero su Netflix, la prima puntata della terza edizione di Ogni cosa è illuminata dimostra che un’altra televisione è possibile nell’era del coronavirus, soprattutto senza virologi.

Il programma condotto da Camila Raznovich è tornato per il terzo anno consecutivo a presidiare il prime time estivo di Rai3, dedicando l’intero spazio ovviamente alla pandemia in corso. La trasmissione però ha avuto il merito di offrire delle riflessioni interessantissime dal punto di vista antropologico, aggettivo che viene riesumato solo quando Paolo Bonolis descrive il suo Ciao Darwin del quale pare voglia disfarsi ogni anno, ma che poi ripropone puntualmente in palinsesto (“uno show antropologico“, appunto).

Il momento più interessante della serata si è rivelato l’intervento dell’antropologo statunitense Premio Pulitzer Jared Diamond che ha dato dell’ignorante a Donald Trump, con la conduttrice che ha cercato di evitare l’incidente diplomatico (“Io le sto facendo solo un’intervista. Per quanto riguarda il suo presidente, lo ha detto lei“). La Raznovich tuttavia è apparsa pienamente soddisfatta dell’incontro con il saggista, descrivendolo in chiusura come uno dei momenti più belli della sua carriera.

Degna di menzione anche la denuncia del fotografo brasiliano Sebastiao Galdao riguardante il genocidio che si sta consumando ai danni delle popolazioni dell’Amazzonia, non solo per via del coronavirus (le tribù storicamente isolate non avrebbero il sistema immunitario adatto per farvi fronte), ma anche per una situazione fuori controllo che permette a taglialegna e cercatori d’oro di razziare i loro territori.

La trasmissione ha offerto riflessioni sui borghi come centri abitativi del futuro con un mini talk decisamente ripetitivo con Stefano Boeri e Brunello Cucinelli, mentre sul rinvio delle Olimpiadi di Tokyo 2020 è stato coinvolto il campione di salto in alto Gianmarco Tamberi, che ha segnato il suo record proprio nel momento in cui si è infortunato e che ci ha fatto sapere di essere andato a convivere con la fidanzata poco prima del lockdown, ma la sua storia è molto bella e sicuramente lo rivedremo tra qualche anno a Ballando con Le Stelle. Non convincono al momento gli spazi riservati a Stefano Fresi, alquanto retorici.

Ogni cosa è illuminata, anticipazioni puntata 11 giugno 2020

Nonostante molti programmi fossero sospesi per via del coronavirus, il suo Kilimangiaro ha continuato ad andare in onda. E la stagione televisiva per Camila Raznovich non è affatto finita, dal momento che torna stasera alle 21.20 con la terza edizione di Ogni cosa è illuminata, il programma di divulgazione scientifica che conduce in estate su Rai3. TvBlog seguirà la prima puntata in diretta. Quattro le puntate previste.

Grande spazio sarà dedicato naturalmente all’epidemia da COVID-19 in corso: come sta cambiando il mondo in seguito alla pandemia? Quali saranno le conseguenze dal punto di vista climatico e alimentare? Per questa e molte altre domande la conduttrice ha arruolato per l’esordio un antropologo di fama internazionale, Jared Diamond, autore del saggio Armi, acciaio e malattie, pubblicato nel 1997. Diamond è vincitore del Premio Pulitzer. Interpellati sull’argomento anche l’antropologo Marino Niola e il filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani.

Completano il parterre l’archistar Stefano Boeri e l’imprenditore Brunello Cucinelli per parlare di borghi, visti come centri del futuro abitativo. Ad intervenire nella discussione anche il poeta Franco Arminio.

Non mancherà una riflessione sulle Olimpiadi rinviate causa virus, che tuttavia sono state rinviate al prossimo anno e si chiameranno comunque Tokyo 2020. A parlarne con la conduttrice il campione di salto in alto Gianmarco Tamberi e il regista Marco Balich.

 

Ogni cosa è illuminata: dove vederlo

Ogni cosa è illuminata va in onda alle 21.20 su Rai3 ma è disponibile anche in livestreaming su Raiplay e in streaming sullo stesso portale.

 

Ogni cosa è illuminata: Second Screen

I social sono sostanzialmente quelli del Kilimangiaro, su Twitter con hashtag#OgniCosaèIlluminata e Facebook  Ogni cosa è illuminata si potrà seguire anche attraverso il liveblogging di TvBlog a partire dalle 21.20.