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Passeggeri notturni su RaiPlay: un racconto che cerca il sussurro e l’intimità

Su RaiPlay è disponibile in esclusiva Passeggeri notturni, fiction tratta da due romanzi di Gianrico Carofiglio con protagonista Claudio Gioè nei panni di uno speaker radiofonico

pubblicato 28 Febbraio 2020 aggiornato 30 Ottobre 2020 14:29

La notte come protagonista, con i suoi racconti, i suoi personaggi ed il suo sguardo sulle cose che, di giorno, sarebbe impossibile avere. La notte non appartiene a tutti, ha dei frequentatori assidui, che per Gianrico Carofiglio sono dei passeggeri, che viaggiano lungo le ore più buie della giornata e si fanno carico di sensazioni da condividere con tutti.

Una sensazione che l’autore ha messo nero su bianco nel suo libro di racconti “Passeggeri notturni” (edito da Einaudi) e che RaiPlay ha invece tradotto in immagini e -soprattutto- voci. Si chiama proprio Passeggeri notturni la nuova fiction disponibile in esclusiva sulla piattaforma streaming della Rai, tratta dall’omonimo romanzo e da “Non esiste saggezza” (Rizzoli), scritto anch’esso da Carofiglio, che della serie cura anche il soggetto, con Salvatore De Mola.

Una stagione da dieci episodi, ciascuno della durata di circa tredici minuti, che saranno trasformati in un unico film, della durata di novanta minuti, che Raitre manderà in onda venerdì 20 marzo 2020, in un’unica soluzione che, vista la trama, ben si presta alla trasmissione televisiva.

Di cosa parla Passeggeri notturni?

La serie è infatti composta da due filoni narrativi, entrambi con protagonista Enrico (Claudio Gioè), speaker di RadioFuturo, emittente che trasmette da Bari. Il suo programma, in onda la sera, raccoglie racconti e testimonianze di ascoltatori che la notte, per un motivo o per l’altro, non dormono: c’è chi è tormentato dai propri pensieri, chi sta vivendo un periodo particolare, chi per lavoro raramente vive alla luce del giorno.

Dicevamo, due filoni: uno è composto proprio dai racconti dei vari personaggi che telefonano in diretta ad Enrico e raccontano le loro storie. L’altro, invece, vede lo stesso protagonista rendersi parte attiva di una storia: la telefonata di Sabrina (Marta Gastini), scatena infatti una serie di episodi che lo coinvolgeranno inevitabilmente.

Sabrina, a causa di un trauma subìto anni prima, non riesce mai a dire di no a nessuno, causandole un forte senso di infelicità. Enrico prova ad aiutarla e crede di avercela fatta, ma scoprirà di essersi sbagliato quando il suo amico Nicola (Gian Marco Tognazzi), poliziotto, gli comunica che Sabrina si è suicidata.

Nel frattempo, Enrico fa anche conoscenza, durante un viaggio in treno, di Valeria (Nicole Grimaudo), giovane donna di cui rimane affascinato ma di cui perde le tracce. I racconti dei suoi ascoltatori iniziano a sembrare ricondurlo sempre a lei che, però, ha anche un legame proprio con Sabrina.

Passeggeri notturni è scritto da De Mola con Francesco Carofiglio, Claudia De Angelis e Riccardo Grandi, quest’ultimo anche alla regia. La serie tv è prodotta da Anele e Rai Fiction.

Un racconto sussurrato a più voci

Il bello di Passeggeri notturni sta nel suo voler dichiaratamente restare vicino all’intimità che solo un libro può avere: andando controtendenza rispetto alle altre fiction italiane, il lavoro fatto da Carofiglio e De Mola è stato di rispettare i silenzi ed i sussurri delle pagine, cercando di tradurli in immagini mai troppo eccessive ma lievi, con un cast pronto a lavorare per sottrazione.

Se un bravo Gioè tiene le fila dei racconti, sono proprio questi, sia quelli meno legati alla linea narrativa principale che quelli interconnessi alla storia del protagonista, a rendere Passeggeri notturni un noir contemporaneo che fugge dalla trappola del luogo comune per cui l’ambientazione notturna sia portatrice solo di violenza e luci rosse.

Il senso, qui, è piuttosto un altro: indagare l’animo umano chiudendolo dentro le stanze con luci ancora accese, o comunque in ambienti circoscritti, come se i personaggi non avessero via di scampo e si ritrovassero e confrontarsi con loro stessi.

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