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Rai, nomine direttori Tg saltano ancora, Salini pensa alle dimissioni?

Nuovo rinvio per le nomine dei direttori delle testate, domani Salini parlerà in Cda

pubblicato 20 Febbraio 2020 aggiornato 30 Agosto 2020 06:17

Niente da fare, anche stavolta le nomine dei direttori dei telegiornali saltano. Infatti, non sono arrivati per tempo utile (24 ore prima rispetto alla riunione del Cda Rai convocata per le 10.30 di domani) i curricula dei candidati. Non c’è l’accordo politico: per le nomine dei direttori di testata, lo Statuto Rai prevede che il parere del Cda sia vincolante se espresso da una maggioranza qualificata (con 5 voti contrari si poteva bloccare una nomina proposta dall’ad Fabrizio Salini).

In particolare, come riassume l’AdnKronos, i problemi per le nomine che avrebbero rischiato di non passare domani sono più di uno: da un lato Pd e Italia Viva ritiene il mini-pacchetto di nomine (nelle ultime ore si era parlato soltanto di due nomine alle news, Mario Orfeo al Tg3 e Giuseppina Paterniti alla direzione Approfondimento) troppo esiguo per dare il segno di un riequilibrio filo-governativo rispetto al precedente governo giallo-verde, da un altro lato il consigliere espresso dai dipendenti Riccardo Laganà trova insensata la sostituzione di Paterniti al Tg3, non avendo mai avuto richiami da Agcom, non avendo problemi con la redazione ed essendo, peraltro, l’unica donna alla guida di uno dei tre telegiornali generalisti.

Ma non è finita qui, poichè il presidente Marcello Foa e i consiglieri all’opposizione, ossia Igor De Biasio e Giampaolo Rossi, ritengono che il Pd non abbia nulla da pretendere, essendo già stato accontentato abbastanza con la nomina di Stefano Coletta a Rai1 e con la permanenza di Antonio Di Bella a RaiNews24.

Secondo indiscrezioni di stampa, Salini in queste ore starebbe preparando un discorso per il Cda di domani con cui fare il punto della situazione, richiamando alla responsabilità di tutti. Non sono da escludere colpi di scena, compresa l’ipotesi delle dimissioni da parte dell’amministratore delegato che già era stato costretto a rinviare più volte le nomine dei direttori di rete.

Rai 1