Home Notizie Non è l’Arena, Feltri litiga con Biancofiore e De Girolamo: “Dite caz*ate, ma vaff…”. Poi se ne va (Video)

Non è l’Arena, Feltri litiga con Biancofiore e De Girolamo: “Dite caz*ate, ma vaff…”. Poi se ne va (Video)

A Non è l’Arena Vittorio Feltri litiga con Michaela Biancofiore e Nunzia De Girolamo sulla vicenda dell’Alto Adige: “Dite cazzate”. Poi attacca Giletti e se ne va: “Fai le trasmissioni con chi vuoi e andate a fanc…”

pubblicato 18 Novembre 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 11:11

Vittorio Feltri senza freni a Non è l’Arena. Il direttore di Libero prima litiga con Michaela Biancofiore e Nunzia De Girolamo, poi lascia il programma anzitempo in segno di protesta (qui il video).

In studio si parla del caso dell’Alto Adige che chiede il ‘divorzio’ dall’Italia. Il giornalista si schiera subito dalla parte di Eva Klotz, leader di Sud-Tiroler Freiheit, forza che da tempo rivendica l’autonomia del territorio e l’annessione all’Austria.

Io sono d’accordo con Eva Klotz – esordisce Feltri – il problema dell’Alto Adige non riguarda gli ultimi anni, risale a molto tempo fa quando finita la prima guerra mondiale si è preso l’Alto Adige e lo si è annesso all’Italia con un’operazione incomprensibile, bisogna riconoscerlo. Nei tribunali sono stati messi giudici che parlavano solo italiano, negli uffici pubblici sono stati messi funzionari che parlavano italiano e non tedesco, chi stava in Alto Adige si è trovato a disagio. È successo in sostanza un casino. Inoltre l’invasione degli italiani in Alto Adige è stata pazzesca e ha modificato la popolazione”.

La Biancofiore, che inizialmente aveva espresso stima per il giornalista, si ribella immediatamente alle sue dichiarazioni, raccogliendo l’immediato sostegno della De Girolamo. L’esponente di Forza Italia mostra quindi una cartina del 1838 con le città di Bolzano e Merano trascritte in italiano. Prova – a detta sua – che la prima guerra mondiale non fu decisiva in tal senso.

Le continue interruzioni però irritano Feltri, che perde letteralmente le staffe:

“Parla tu, vai avanti tu a dire le tue cazzate e io sto zitto. Con questa prevaricatrice esaltata non discuto, dice cazzate enormi, ma vaffanculo”.

Il battibecco prosegue e Feltri insiste, prendendosela con Giletti:

“Tu fai parlare solo quelle due signore lì. Non me la sento di proseguire in una discussione dove non ho diritto di cittadinanza. Se le signore non sono d’accordo non mi importa niente […] Ogni volta che ho tentato di parlare sono stato sovrapposto a queste due signore. Se posso opporre le mie idee alle loro benissimo, sennò non mi straccio le vesti”.

A gettare benzina sul fuoco ci pensa la De Girolamo – tra l’altro collaboratrice di Libero – che arriva a contestare l’utilizzo del termine “signora”: “Io scrivo per lei, ma non consento nemmeno a lei di dire ‘quelle due signore’. Lo dice a sua sorella”. Immediata la controreplica di Feltri: “Non siete delle signore? Ne prendo atto”.

Lo scontro non si placa e alla fine Feltri decide di interrompere il collegamento: “Giletti, fai le tue trasmissioni con chi vuoi e andate a fanculo”.

Materiale preziosissimo per Crozza.