Home I ragazzi dello Zecchino d’Oro, Simone Gandolfo a Blogo: “Mago Zurlì? Ho rubato l’anima di Cino Tortorella per farla mia” (Video)

I ragazzi dello Zecchino d’Oro, Simone Gandolfo a Blogo: “Mago Zurlì? Ho rubato l’anima di Cino Tortorella per farla mia” (Video)

L’intervista di TvBlog a Simone Gandolfo.

pubblicato 3 Novembre 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 11:55

Simone Gandolfo è tra i protagonisti de I ragazzi dello Zecchino d’Oro, film tv di Ambrogio Lo Giudice che andrà in onda questa sera, domenica 3 novembre 2019, in prima serata su Rai 1.

In occasione della conferenza stampa di presentazione del film tv, noi di TvBlog abbiamo intervistato l’attore ligure che interpreterà il ruolo di Cino Tortorella.

Tu interpreti Cino Tortorella, il Mago Zurlì…

Come ragazzo, ovviamente, non sono più credibile! E’ stata un’esperienza molto bella? A me è già capitato di interpretare un personaggio popolare, Fausto Coppi, e quando approccio ad un tipo di personaggio così, devi uscire dalla tentazione di essere mimetico. Non si tratta di copiare quello che faceva Ciro Tortorella ma si tratta, in qualche modo, di rubare l’anima per poi farla tua. E io così ho fatto, sia per il lavoro sulla “lingua” che sulla gestualità. L’ho reinterpretato, cercando di cogliere il succo di quello che dovevo rappresentare.

Per preparare il personaggio, hai avuto l’opportunità di parlare con alcuni familiari di Cino Tortorella?

No e l’ho fatto volontariamente perché ormai, quando fai dei personaggi che appartengono all’ultimo secolo, al ‘900, hai tante fotografie e tanti video… A volte, la visione che hanno i familiari non è la visione che devi restituire tu perchè tu devi vestire una visione pubblica di quel personaggio non una visione privata. Anche se poi è stato molto bello quando mi è capitato che Faustino Coppi, il figlio di Coppi, dichiarò: “Ci voleva Gandolfi per rendere giustizia a mio padre!”. E non ci avevo mai parlato!

Questa esperienza cosa ti ha lasciato, a livello umano?

Mi ha lasciato sicuramente una grande speranza perché se siamo capaci di fare questo tanti anni fa evidentemente saremmo capaci di farlo di nuovo e un po’ di amarezza perché, effettivamente, rispetto a tanta tv che c’è adesso, lo Zecchino d’Oro era un programma che incideva non solo sull’intrattenimento ma anche sulla cultura e sull’educazione. Io non sono un nostalgico, assolutamente, sono un progressista convinto, però non bisogna liberarsi di ciò che di buono c’era del passato, bisogna cercare di portarselo nel futuro.

Un bilancio di questo 2019…

Guarda il 2019 è stato un anno estremamente positivo per me, lavorativamente parlando, sia per il mio lavoro da attore che per il mio lavoro da produttore, stiamo producendo un film con una società che si chiama Macaia Film. E’ stato un’anno molto molto denso e molto molto difficile e fare I Ragazzi Dello Zecchino D’Oro è stato una boccata d’aria in un momento in cui ne avevo bisogno quindi sono molto contento.

Nel video, ci sono le dichiarazioni integrali di Simone Gandolfo.

Rai 1