Home La7 Ilaria D’amico non fa come la Clerici: “Continuo su La7 e su Sky. La gravidanza non è invalidante”

Ilaria D’amico non fa come la Clerici: “Continuo su La7 e su Sky. La gravidanza non è invalidante”

Una creatura mitologica, Ilaria D’amico. Bella, in carriera, col pancione e a tutto spiano su due network nazionali, La7 e Sky, con medesimo riscontro. Qualcuno potrebbe storcere la bocca, certo: in fondo la presentatrice sta lì ad occuparsi di due argomenti prettamente maschili, di quelli che guai a chi li va a toccare, cioè il

pubblicato 13 Novembre 2009 aggiornato 5 Settembre 2020 21:17

Una creatura mitologica, Ilaria D’amico. Bella, in carriera, col pancione e a tutto spiano su due network nazionali, La7 e Sky, con medesimo riscontro. Qualcuno potrebbe storcere la bocca, certo: in fondo la presentatrice sta lì ad occuparsi di due argomenti prettamente maschili, di quelli che guai a chi li va a toccare, cioè il calcio e la politica. Ilaria, però, resiste, con la sua cartellina in mano, a fare quello che le donne, di solito, non fanno: parlare di pallone con la gravidanza in bella vista. Addirittura quelli di Sky l’hanno messa pure a fare la pubblicità del rugby. Storia curiosa, raccontata, in parte, in un’intervista al Corriere della Sera:

“Non è banale sentire la gioia per la tua gravidanza in un ambiente prevalentemente maschile, specchio di un Paese in cui non si ha più paura a diventare madri. Non so se è così dappertutto. Questa è la mia esperienza. Mi ritengo fortunata, ma io non sono tipo da sgabello. Ho bisogno di gesticolare, di stare in movimento. Quando sarà il momento verrò sostituita da uno dei molti colleghi validi che lavorano a Sky. Preferenze? Non spetta a me dirlo. Ce ne sono almeno una decina adatti al ruolo. Una donna? Perché no?”.

Tutto, insomma, pur di continuare a lavorare fino a quando possibile. Chissà che nella testa di Ilaria non vi sia prepotente la storia professionale e umana di Antonella Clerici, collega bionda e gravida, la quale proprio per i medesimi motivi, fu costretta a scegliere tra famiglia e professione, pagandone ancora oggi le conseguenze:

“Ho pensato di fermarmi del tutto. Ma mi chiedevano di continuare e a me stava bene. La maternità non è invalidante. Il fisico ti manda segnali stupendi e in diretta senti solo l’adrenalina. Maternità è sperimentazione: ti tira fuori energie nuove. Mi piace l’idea di passare un messaggio di normalità e tenerezza”.

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