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Auditel, al via la pubblicazione dei dati digitali

Debutta oggi, martedì 25 giugno 2019, la diffusione degli ascolti TV sui device digitali.

pubblicato 25 Giugno 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 17:49

La tv diventa ufficialmente ‘digital’: da oggi, martedì 25 giugno, la società Auditel diffonderà i dati di ascolto tv registrati su tutti i device digitali come SmartTv, Smartphone,Tablet, PC e Game Console, in casa e fuori casa. Proprio per la sua natura ‘estesa’ si parla di sistema di rilevazione censorio, chiamato ad affiancare – e non sostituire – il tradizionale sistema di rilevazione campionario basato sul panel.

I dati digitali, dunque, non dovranno essere sommati a quelli tradizionali, visto che i dati riguardano i devices e non gli individui, elementi disomogenei dunque.

I dati quotidiani degli ascolti sui device digitali saranno disponibili ogni giorno alle 18.00 ai clienti tramite software house autorizzate  (Nielsen, Techedge e MCS), mentre ogni martedì mattina alle 10.00 sarà pubblicata e distribuita a tutti una elaborazione ‘Standard relativa ai dati complessivi della settimana precedente.

Partiamo dalle basi: come funziona l’Auditel ‘tradizionale’?

Ribadiamo che il sistema ‘digitale’ cosiddetto censuario si affianca – e non sostituisce, né integra al momento – a quello ‘campionario’ classico, che non smette di essere usato e che si basa sul cosiddetto SuperPanel Auditel, composto da 16.100 famiglie, che negli ultimi anni è stato ampliato e ristrutturato nel tentativo di dare una panoramica sempre più ‘verosimile’ della platea televisiva italiana e che rileva non soltanto la performance dei contenuti ma anche quella della pubblicità, per la gioia degli investitori pubblicitari, che sono, in fondo, il primo ‘cliente’ di Auditel. Il sistema campionario distingue inoltre fruizione in modalità live e differita e monitora tv e device collegati, come desktop, mobile browser e Smart TV.

Come funziona la rilevazione digitale?

La rilevazione digitale riguarda i dati di ascolto della tv fruita attraverso  i device digitali, con un sistema di raccolta censuario, ossia riguardante su tutti i device che visualizzano i contenuti video dei broadcaster misurati (sei in tutto, come vedremo in basso).

La rilevazione è su tutti i device abilitati alla visione via protocollo IP: Tablet, Smartphone, Smart TV, PC, Set-Top-Box, Mini-Set-Top-Box, Game Console, etc.  I dati pubblicati non comprendono ancora la visione via app: si sta completando in questi giorni il processo di certificazione. La certificazione permette di escludere dati generati da software fraudolentie di poter contare su dati verificati e realmente fruiti.

 

Cosa misura il nuovo Auditel?

Con il tradizionale sistema campionario, Auditel rileva gli ascolti di circa 191 editori, mentre il nuovo sistema censuario rileva, per ora, gli ascolti di 6 editori, ovvero quelli che hanno aderito, che però rappresentano l’86,5% del totale ascolto televisivo. Si tratta di DeAgostini, Discovery, La 7, Mediaset, RAI e Sky.  Il meglio.

Di questi editori misura, dunque,  canali lineari, contenuti editoriali e contenuti pubblicitari fruiti via web utilizzando il protocollo IP su rete aperta e pubblica.

Quali sono le metriche della rilevazione digitale?

Auditel utilizza quattro nuove metriche per misurare gli ascolti sui device digitali, metriche che allo stato attuale non possono essere sommate ai dati ottenuti via campionamento, ma solo affiancate.

  1. AMR-D (Average Minute Rating-Device): ascolto nel minuto medio dei device. Di fatto è identico all’AMR della TV tradizionale, ma, invece di misurare gli spettatori nel minuto medio, allo stato quantifica i device nel minuto medio (dietro cui vi è almeno una o più persone in visione). Attenzione a farsi prendere dalla smania della SOMMA: la AMR-D è basata sui device, la AMR sugli individui, quindi sarebbe come ‘sommare’ mele e pere. Si possono ‘affiancare’, ma non sommare.
  1. LS (Legitimate Stream): misura il volume di stream erogati e visti per almeno 300 millisecondi (soglia tecnica per avere certezza dell’effettivo avvio dello stream) da ciascun device. Si calcola sia per la visione del contenuto lineare (live) che per la visione di quello on-demand (VOD).
  1. TTS (Total Time Spent): è calcolato sommando tutti i secondi in cui ciascun device ha visualizzato contenuti editoriali e pubblicitari di un singolo canale.
  1. ASD (Average Stream Duration): calcola la durata media di uno stream.

La principale notazione che fa Auditel a proposito della lettura dei dati digitali è lapalissiana, per quanto necesssaria:

£Il WEB non è la TV. Non esiste un totale internet. Non è possibile calcolare la share come siete abituati a fare”.

Come cambiano gli ascolti tv?

I dati relativi ai device digitali rilevati con il sistema censuario non sostituiscono né si sommano ma semplicemente si affiancano ai dati tradizionalmente raccolti con il sistema campionario.

Quello al via oggi è il primo primo step di un percorso che sarà poi perfezionato a settembre 2019, quando si prevede di pubblicare anche gli ascolti da app, mentre da gennaio 2020 sarà consultabile (e a disposizione di tutti) la library digitale di programmi tv e spot pubblicitari (che si arricchirà nel tempo). Sempre da gennaio 2020 sarà disponbile il CUSV (Codice Univoco Spot Video) che permetterà di misurare la perfomance del singolo spot e non più solo del singolo break.

L’obiettivo finale è quello di arrivare alla misurazone della Total audience della TV, ovvero all’integrazione degli ascolti della TV tradizionale con quelli dei device digitali, attraverso metriche univoche e omogenee per gli standard digitali e televisivi.