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Tuttochiaro rispecchia l’anima di Buono a Sapersi, Marangoni rodata alla diretta

Il nuovo programma del day-time estivo si presenta come un piatto ricco di sapori, ma attenzione ai tempi della diretta (e alle bruciature…)

pubblicato 17 Giugno 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 18:09

Se Unomattina si conferma lo zoccolo duro del servizio pubblico RAI, curiosamente Tuttochiaro si mostra alla prima puntata già con delle basi solide e riconoscibili (anche troppo riconoscibili). Prendiamo d’esempio Buono a sapersi, o perlomeno lo scheletro di quello che è stato il programma in mano ad Elisa Isoardi tra il 2017 e il 2018: parlare dei prodotti che tutti i giorni entrano nelle nostre tavolte unendo un linguaggio pop, semplice, con la fine del servizio e dell’informazione ha fatto sì che il pubblico avesse un programma ‘alla portata’.

Così anche Tuttochiaro riprende questa caratteristica diventata fondamentale: “Questo vuole essere un programma di consigli utili” dice Monica Marangoni: l’obiettivo viene raggiunto con facilità attraverso vari spazi diversi per argomento.

L’approfondimento sulla qualità dei prodotti si unisce all’informazione, le indicazioni su come affrontare le vacanze o le linee guida per gli amici a 4 zampe. Tutto ciò rende il programma un contenitore variegato, svelto e persino preciso (alla prima puntata non è un lavoro semplice).

Tutto sa di già visto in un certo senso (ed è così, non lo neghiamo) ma quando meno te l’aspetti il programma spezza improvvisamente il suo ritmo grazie all’ospite di turno (oggi Valentina Bisti, direttamente da 3 ore e mezza di diretta a Unomattina, ndr) cui viene dedicata una breve intervista: la centralità dell’invitato ma soprattutto la caparbietà di chi conduce viene fuori con uno schiocco di dita.

Monica Marangoni pare già rodata alla diretta televisiva, non a caso in passato ha già avuto esperienze professionali a Sabato&Domenica, Unomattina Weekend e Unomattina. La conduttrice empatizza e non si irrigidisce, si immola nel curiosare quasi da non temere il fuori programma. Ha destrezza nell’interazione con l’ospite e il pubblico, non spegne il sorriso e per tanti quest’ultimo particolare può essere inutile: no, non lo è.

Sono tanti i fattori a favore di Tuttochiaro che qualche intoppo comunque l’ha dimostrato sul finale con una ricetta svolta nel giro di 6 minuti, ovvero un suicidio per una diretta se non ti chiami La prova del cuoco. La povera Marangoni si è trovata costretta a ripetere “Abbiamo poco tempo” alla cuoca che disperatamente provava a sbracciarsi per completare il lavoro. Gestire i tempi è una regola fondamentale ma è pur sempre la prima puntata, una giustificazione che vale per tutti. Tuttochiaro?

Rai 1