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Vasco Rossi, Siamo Solo Noi, sei come 6: un docuconcerto con poca identità tra ricordi e musica in pillole

Vasco Rossi, Siamo Solo Noi: diretta live e recensione.

pubblicato 18 Giugno 2019 aggiornato 9 Novembre 2020 14:51

Vasco Rossi ha da poco concluso sei concerti a San Siro, il VascoNonStopTour 2019 con un’affluenza record di date e di presenze di pubblico. Del resto lo sappiamo, non è un mistero che Vasco abbia un pubblico fedele, quasi “credente” in una religione. Niente di blasfemo ma un semplice dato di fatto. Qualcosa che lo stesso cantante, nello speciale docuconcerto andato in onda questa sera su Canale 5, ha ammesso e che lo rende dubbioso, incredulo e soprattutto, inadatto al ruolo che -gli altri- hanno scelto che lui dovesse ricoprire. Un rocker sinonimo di leggenda per il suo pubblico che da decenni -e da generazioni- lo segue nei suoi live, nei suoi concerti e lo rende costantemente re delle charts e dei biglietti venduti nei concerti. Ma, la domanda chiave in questo contesto è: Avranno apprezzato, i fan di Vasco, questo speciale appena trasmesso?

“Siamo solo noi, Sei come 6” è un mix che non ha un suo genere e, per assurdità, una sua missione. E’ tutto quanto annacquato. Se lo scopo era trasmettere momenti live dei celebri 6 concerti a San Siro -come riportato dal titolo stesso- la missione è… failed. I video dei live trasmessi hanno percorso sì San Siro ma anche molto altri momenti della sua carriera e, in tutti i casi, raramente la canzone è stata fatto ascoltare quasi per intero, se non attraverso brevi spezzoni, un minutaggio risicato interrotto da ricordi, osservazioni, pensieri e via dicendo. Quindi, no, non era un concerto in tv e, no, non ci somigliava per niente.

La voce di Gerry Scotti si è sentita ogni tanto e ha fatto da Virgilio non-narrante. Le interviste a Vasco, infatti, erano a cura di Giorgio Verdelli (a faccia a faccia con il rocker) e il conduttore (la cui voce fuori campo, ahimè, mi portava immediatamente in testa la voce fuoricampo di Paperissima…) ha solo traghettato, in certi momento, lo spettatori, nei vari capitoli di questo docuconcerto.

La sensazione era quella -chiara- di assistere ad uno speciale stile “Unici” su Rai 2. Ma se in quel caso c’era la missione di una biografia, di una intervista vera e propria con aneddoti accompagnati da momenti live, qui è apparso tutto più confuso, senza nè capo nè coda (anzi, uguale, se vogliamo essere precisi, visto che si inizia con Albachiara e si chiude con… Albachiara).

Non sono mancati ricordi di “primi concerti”, canzoni che ispirano, momenti indimenticabili (da Luca Zingaretti a Victoria Cabello, passando per Federica Panicucci e Fabrizio Moro) tutti comunque in un contesto di ricordi e pensieri sparsi ed eventuali. Si partiva da San Siro, si tornava agli esordi, si ascoltavano i ricordi della madre, di un’amica di famiglia, si tornava agli esordi, poi ancora a San Siro, poi negli anni 90 e nei Duemila. Il tutto provocando un grande “Meh” da chi guardava da casa.

Il nodo cruciale di questo speciale è rappresentato proprio dalla forma, dal montaggio, dal suo stesso senso di esserci esente da qualsiasi linea guida. Sembrava di assistere ad un ibrido di Unici senza un ordine cronologico, una serie di ricordi e riflessioni libere, a briglia scolte.

Per assurdo, nello speciale “Siamo solo noi, Sei come 6”, è mancato Vasco. Perché quello che abbiamo ascoltato, visto e sentito, è stato snocciolato in pillole casuali, mai integrali, con un filo logico che poteva -forse, non ne sono così sicuro- piacere ai fan del rocker. Ma, anche loro, in quel caso, forse avrebbero preferito rivedersi integralmente il concerto in tv oppure assistere ad una lunga intervista (intervallata da canzoni citate da lui stesso e trasmesse PER INTERO) per far parlare il vero protagonista di questa serata.

Invece, Siamo solo noi -titolo inclusivo di una canzone di Vasco simbolo per lui e i suoi fan- ha richiamato alla memoria un altro celebre passaggio di un suo brano…

“che Un senso non ce l’ha”.

  • 21.31

    Inizia Siamo solo noi, Sei come sei, lo speciale dedicato a Vasco Rossi. E si parte con il saluto di Vasco Rossi che saluta San Siro per 6 volte. come le tappe milanesi appena concluse.

  • 21.33

    Albachiara, il brano ascoltato alla fine dei concerti ma in apertira a questo speciale. Inquadrature del pubblico che canta, piange, si abbraccia.

  • 21.36

    “Albachiara è una provocazione, è stata la prima. (…) Il concerto è un rito laico”

  • 21.41

    “Hai una la sensazione cie ogni canzone di Vasco sia stata scritta per un momento preciso della tua vita” le parole di Luca Zingaretti, fan di Vasco. E anche Pezzali e Borghese sottolineano la sua abilità…

  • 21.43

    “Qui si fa la storia” è il prossimo brano che sentiamo live. Vasco spiega di trovarsi bene nel silenzio: “Adesso lo sto ricercando”. Segue “La verità”

  • 21.53

    “Sono stupefatto. neanche nei miei sogni ci avrei mai pensato. Io ho fatto davvero la gavetta” racconta Vasco, parlando delle sei date a San Siro.

  • 21.57

    Zingaretti ricorda del concerto con Luisa Ranieri (incinta), all’Olimpico di Roma. “Tale è stata l’emozione che alla fine me ne sono dovuta andare per le contrazioni” ride, lei, ricordando il concerto.

  • 22.10

    Si torna dalla pausa con “Senza parole”. “Al mattino quando esco non sono un mito per niente, la gente vede qualcosa che io non capisco… io sono un uomo, non sono un mito” racconta Vasco a Giorgio Verdelli. Segue “Cambia-menti”

  • 22.17

    Claudio “il Gallo “Golinelli racconta l’inizio della sua collaborazione con Vasco, “Siamo solo noi”.

  • 22.17

    “La nostra relazione” in scaletta nel concerto a San Siro. Ce lo racconta Gerry Scotti.

  • 22.21

    E’ il momento di “Sally”, una delle hit del rocker. Fiorella Mannoia ricorda di quando ha ascoltato questa canzone in radio: “In quel momento sapevo che l’avrei cantata”

  • 22.24

    Data zero a Lignano Sabbiadoro, sotto la pioggia. Pioggia ma entusiasmo totale del pubblico. Una nonna racconta di aver portato la nipote ai primi concerti e le ha passato, così, la passione.

  • 22.28

    Vasco conferma di essere stato convinto di morire da giovane. “Io ho sempre raccontato quello che facevo, espressione di una parte di giovani come me. Era una espressione di loro. Gli artisti di oggi che dicono che poi rovinano i giovani… non è un cazz0… raccontano solo”. Poi arriva la testimonianza di Achille Lauro… “Più che un cantante, per me è una icona religiosa”. Segue “Una canzone per te”

  • 22.36

    “Della scrittura di Vasco mi colpisce l’efficacia” confessa Ghali, anche lui tra i testimonial della serata.

  • 22.48

    Si torna dall pubblicità con Gerry Scotti che parla della fatica per Vasco nell’ottenere il successo e del padre che se ne è andato via troppo presto, quando lui aveva rilasciato “Canzone”. E la ascoltiamo live.

  • 22.51

    Il popolo di Vasco e la fede nell’artista da parte del suo pubblico. E’ il momento un altro classico, Rewind.

  • 23.01

    Il ricordo, nel 1990, di quando le presenze al concerto di Vasco Rossi furono maggiori rispetto a quelle per Madonna..

  • 23.06

    Vasco Rossi e i social: “Sono diventato uguale!” ammette parlando dei rapporti dei giovani con Facebook, Instagram e Twitter.

  • 23.14

    Vasco definito terapeutico dai fan, Moro ne sottolinea la simbiosi nelle sensazioni. “Vasco, ti amiamo perché sei imperfetto come noi” sottolinea una fan.

  • 23.20

    Palco di 100 metri a San Siro, spiega Vasco.

  • 23.27

    “Sono cresciuto con Vasco e morirò con Vasco, probabilmente” ammette Nigiotti. Autodromo del Mugello. 1996, clip di repertorio.

  • 23.39

    Dopo la pausa si torna con il live del concerto per il brano “Vivere”. E’ poi il momento della delicatissima “Anima Fragile”. “Mi ci vengono i brividi…” ammette Nigiotti.

  • 23.45

    “Mi si escludeva… è un brano attuale ancora oggi io ho provato sulla mia pelle cosa significa essere esclusi”

  • 23.49

    Altre clip da concerti sparsi degli anni 2000/90. E anche più recenti, dal Modena Park.

  • 23.53

    La Cabello racconta di un servizio creato per le Iene dove fingeva di essere sua figlia (illegittima). “Ho interrotto le riprese a un certo punto… sono stata pessima….” ricorda e ammette.

  • 00.01

    “San Siro 90 fu un’esperienza fantastica. Era agitatissimo… Gli ho detto “Goditela, Vasco…” E lui… “Hai ragione” racconta il medico di Vasco Rossi, Giovani Gatti.

  • 00.07

    Va’ dove ti porta il rock… è il prossimo capitolo, dopo la pubblicità. E si ritorno ad Albachiara. Come a inizio dello speciale.

  • 00.11

    E qua si chiudere questo speciale dedicata a Vasco Rossi, Siamo solo noi, Sei come 6.

Questa sera, lunedì 17 giugno, in esclusiva in prima serata su Canale 5 “Siamo Solo Noi”, il docuconcerto di Giorgio Verdelli dedicato a Vasco Rossi.

L’idea è quella di raccontare le 6 “splendide giornate” in programma a San Siro. Una vera e propria full immersion nel concerto di Vasco costruita come in un gigantesco flashback televisivo che inizia dallo smontaggio del palco e ripercorre la magia della serata, passando continuamente da Vasco al pubblico alla band, dalle prove sino all’ultima data. Un racconto innovativo e quasi in tempo reale in cui le emozioni si intrecciano coi ricordi del primo San Siro del 1990 attraverso foto e immagini inedite. Gerry Scotti sarà il narratore di questo viaggio all’interno del mondo di Vasco Rossi.

Siamo Soli Noi, ospiti e amici testimonial di Vasco Rossi

Tanti i testimonial, sugli spalti e non che in qualche modo, potrebbero rappresentare la “geografia” del grandissimo pubblico dell’artista e che raccontano l’influenza delle canzoni di Vasco nella loro vita: Joe Bastianich, Alessandro Borghese, Victoria Cabello, Marco Camisani Calzolari, Luca Zingaretti, Giovanna Caprioli, Piero Chiambretti, Sfera Ebbasta, Riccardo Genovese, Ghali, Luigi Lamarina, Achille Lauro, Fiorella Mannoia, Ermal Meta, Fabrizio Moro, Enrico Nigiotti, Federica Panicucci, Max Pezzali, Luisa Ranieri, Pepsy Romanoff, Valeria Solarino e Diego Spagnoli.

Il commento di Vasco (attraverso due interviste esclusive realizzate una a Lignano Sabbiadoro e l’altra a San Siro nello stadio vuoto) sarà il filo conduttore di questo “Diario di Bordo” che vuole catturare l’onda che si viene a creare tra il pubblico, l’artista e la band.

Un “racconto nel racconto” sarà quello del “Popolo di Vasco”: storie esemplari e rappresentative di chi era a San Siro nel 1990, quando Vasco fu il primo cantate italiano a calcare l’erba del Meazza, e che ha continuato a seguirlo. Qual è il segreto della “contemporaneità” di quattro generazioni che si ritrovano nelle canzoni del rocker di Zocca in momenti diversi della propria vita? Ciascuno di loro, giovane o vecchio leone, ha attraversato il momento “C’è chi dice no” oppure il “Come Vorrei” soffrendo perché “Mi si escludeva”, perché alla fine l’imperativo è “Vivere o niente”. Il tutto rispettando il ritmo “interno” del concerto, la sua ritualità, cercando di emozionare il pubblico a casa per immergerlo in quella l’atmosfera che fa di un concerto di Vasco una esperienza unica.

Ad accompagnare Vasco, la sua insostituibile band: Vince Pastano, Beatrice Antolini, Matt Laug, Alberto “Il Lupo” Rocchetti, Frank Nemola, Andrea Torresani, Stef Burns, e con la straordinaria partecipazione di Claudio “Il Gallo” Golinelli.

“Siamo Solo Noi” è un docuconcerto di Giorgio Verdelli, produzione Giamaica, produzione esecutiva Sudovest.

Noi di TvBlog seguiremo la diretta live dalle 21,15 circa.