Home Notizie Wladimiro Tallini: “Dalle suonerie a Cosa Succede, passando per quel proiettile…”

Wladimiro Tallini: “Dalle suonerie a Cosa Succede, passando per quel proiettile…”

Che fine ha fatto “quello delle suonerie”? Lavora in una tv regionale del Piemonte.

pubblicato 6 Agosto 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 10:05

L’avrete riconosciuto: Wladimiro “Wlady” Tallini è “quello delle suonerie”. Quello di “Materazzi ha fatto goal” o di “Mi chiamo Virgola, sono un gattino, sono la stella del telefonino”. “Questa etichetta mi rimarrà addosso fino in punto di morte: è inevitabile. Ma undici anni fa, proprio per cercare di togliermi di dosso questo marchio, ho creato questa trasmissione”. Si riferisce a Cosa Succede, la trasmissione del mattino di PrimAntenna, tv interregionale che parte dal Piemonte (canale 14) e arriva in Liguria (92) e Lombardia (298). Con lui continua il viaggio nel mondo della tv locali e regionali (qui il primo appuntamento).

Alle suonerie c’arriveremo poi. Prima, raccontaci Cosa Succede.

Cosa Succede è un contenitore del mattino che guarda all’informazione, dà spazio ai collegamenti con la polizia municipale o con le redazioni, ospita persone in studio. Lo immagino come un salotto tra amici. Principalmente ci concentriamo su cosa succede a casa nostra, nelle nostre regioni, ma prendiamo in considerazione anche argomenti a livello nazionale. Diciamo che è un UnoMattina o un Mattino 5 in salsa locale. Con la differenza che noi apriamo i telefoni e diamo la possibilità ai telespettatori di interagire con noi”.

Come?

“Le persone si raccontano, si fidano di me. Più che altro m’interessa dare voce e spazio alla gente comune, cosa che le emittenti nazionali non fanno”.

Cosa ruberesti a UnoMattina o Mattino5?

“Sicuramente la loro diffusione e il loro pubblico. E poi mi piace il loro modo di entrare in casa della gente”.

Vivete la concorrenza con la generalista?

“Affatto, no. Sono due cose completamente differenti. Non possiamo proprio competere”.

Ti senti la d’Urso di PrimAntenna?

“(ride, ndr) Con il cuore. Sicuramente sono uno dei volti principali per quanto riguarda l’etere piemontese. Non faccio solo tv: ogni giorno sono on air per cinque ore di diretta (dalle 10 alle 15) su RadioJukeBox, che è anche in radiovisione. E dalle 18 alle 19.30 sono in onda su MotoriTv, canale anche nel pacchetto di Sky. In più, ogni giovedì in prime time, conduco PrimaFila sempre su PrimAntenna”.

Immagino che questo sia il tuo lavoro con il quale ti mantieni.

“E’ il mio lavoro, certo, e mi piace molto. Conduco anche tanti eventi in giro. Per esempio, sono il presentatore ufficiale del concorso di bellezza nazionale Il più bello d’Italia”.

Sei molto noto?

“Diciamo di sì. Foto o autografi? Non ci faccio più caso. In giro per l’Italia mi fermano ancora come quello delle suonerie e non sono così tanto amato. Invece nella mia regione per quello che faccio, tra radio e televisione, le persone mi amano e questo mi fa piacere”.

Gli ascolti sono alti?

“La mia trasmissione in radio è la più ascoltata in Piemonte. Cosa Succede è l’unica trasmissione del mattino in Piemonte, non ce ne sono altre, dunque molto seguita. Insomma, posso dire di aver seminato bene”.

Quante telefonate ricevete al giorno?

“Tantissime. Proprio oggi un signore mi ha fermato per strada per dirmi che non riesce mai a entrare in diretta con noi. Poi a me piace parlarci con i telespettatori: non li tengo in onda un minuto e poi li saluto. No, parliamo tanto. C’è tanta gente sola che ha voglia di parlare e di compagnia”.

La cosa più incredibile che ti hanno raccontato in diretta?

“L’incesto. Un ragazzo sposato che ha scoperto che la moglie fa l’escort. Una mamma che ha raccontato la difficoltà del sesso per il figlio disabile. Tantissime donne mi hanno raccontato di aver subito violenze. Si fidano di me e aprono il proprio cuore”.

Ti considerano uno di casa?

“Sicuramente. Sono diventato una sorta di confessore”.

La tv locale rincorre la generalista, anche a livello di idee?

“Da ragazzino collaboravo con la redazione di Tempi Moderni e quando ho creato PrimaFila, lo ammetto, ho un po’ scopiazzato quello stesso format. Facendo diventare protagonisti i personaggi e le storie locali. La scuola è sempre la stessa: quella di Funari o di Costanzo. Si tratta di un riadattamento di idee che funzionano, ma parlando al vicino di casa”.

Ti piacerebbe tornare sulla generalista?

“Ovviamente. Il valletto di Barbara d’Urso, per esempio, lo farei volentieri (ride, ndr). Lei mi piace molto perché è una delle più brave a fare televisione”.

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Veniamo alle suonerie. Quell’esperienza ti ha più aiutato o chiuso porte?

“Sicuramente mi ha marchiato, ma non mi pento di averla fatta. Anche tra cent’anni sarò ancora quello delle suonerie, ne sono ben consapevole. Lì non ho fatto nient’altro che recitare una parte. Però non sono nato grazie alle suonerie: ho iniziato a lavorare in tv e in radio nel 1988”.

Erano davvero insopportabili quegli spot?

“Massì, sono d’accordo. Non è che anche io mi sopportassi così tanto. Perché se in una stessa fascia oraria vedi lo stesso spot per tre volte poi finisci per odiarlo. Durante il Festivalbar, per dire, andavo in onda per almeno tre volte in una sola serata. Per non parlare delle trasmissioni del mattino. Era un’esposizione incredibile. Ecco perché quello spot è rimasto così impresso e al contempo odiato. Ancora oggi continuano le pagine sui social contro di me…”.

Si era arrivati anche alle minacce di morte.

“C’è stato anche quello, sì”.

Era stata aperta un’inchiesta.

“Si era aperta l’inchiesta perché mi erano stati fatti recapitare dei proiettili”.

Siete poi riusciti a trovare i responsabili?

“Che io sappia no. Sicuramente abbiamo trovato tanta gente invidiosa. Se fai musica di professione e arriva un pinco pallino sconosciuto che ti canta una canzone come “Materazzi ha fatto goal” e che arriva ai primi posti della classifica, anche sopra al nuovo singolo di Madonna… capisco che questa situazione ti possa far arrabbiare. Ma da qui ai proiettili ce ne passa”.

Come vivevi quel periodo?

“Ho dei ricordi ben impressi. Una volta mi sono ritrovato alla festa patronale di Torino. Una persona mi si avvicina e mi dice: “Se non ci fosse così tanta gente ti ammazzerei di botte””.

Per un periodo giravi addirittura con le guardie del corpo, è vero?

“Non è che girassi con le guardie del corpo. Ma sicuramente devo dire grazie alle forze dell’ordine che mi hanno molto protetto in quel periodo molto brutto. Devo davvero dire grazie a loro”.

Avevano pure scritto che quelle suonerie erano una truffa e che eravate stati multati.

“No, no. Non mi risulta. Poi io ero solo il testimonial, non so neppure quante suonerie abbiano venduto. Ma credo milioni”.

Cosa Succede
tornerà su PrimAntenna il 3 settembre, mentre PrimaFila il 12 settembre.